La lotta all’inquinamento nelle nostre città può partire anche da un’azione spontanea, come quella dei comitati dei genitori antismog.
Come genitori non si può infatti rimanere indifferenti alla questione inquinamento: sono tanti e spaventosi gli studi che evidenziano come l’esposizione alle polveri sottili, sia a breve che a lungo termine, possa causare danni all’apparato cardio-respiratorio. E i bambini sono purtroppo i più vulnerabili. Qualche sito fornisce previsioni dell’aria aggiornate e indicazioni su come proteggersi dallo smog: nelle giornate da bollino rosso viene consigliato ai bambini di non praticare attività fisica all’aria aperta, in certe fasce orarie è addirittura sconsigliato uscire. Nonostante la situazione sia critica, molti cittadini non sono consapevoli delle ricadute negative dell’inquinamento sulla salute. O non ci vogliono pensare. Secondo i dati Arpa nei grandi centri urbani il limite consentito di PM10 viene sforato troppo spesso. Per spronare l’amministrazione comunale a mettere in atto misure concrete e tempestive contro l’inquinamento è nato a Milano il comitato spontaneo Genitori Antismog. Tra le iniziative è stata scritta una lettera aperta al sindaco con la richiesta di provvedimenti radicali, come il blocco del traffico. Nel prossimo futuro sono previsti momenti di confronto con altri genitori per sensibilizzare i cittadini sulla questione inquinamento. Consapevoli che sarà una lunga battaglia, ma che i risultati potrebbero esserci, così come è stato con la lotta al fumo nei locali pubblici: l’importante è iniziare con piccoli passi nella giusta direzione.
Si possono contattare i genitori su www.facebook.com/Genitori Antismog.
[Ugo Finardi – Chimico, ricercatore CNR]