Il freddo non fa ammalare e i bambini devono uscire tutti i giorni, anche d’inverno e anche in tempi come questi. I consigli di Maria Luisa Roberti, pediatra
Non correre, che sudi e poi ti ammali! Dimentica il pallone e la bicicletta, fa troppo freddo! D’inverno si sta in casa, quando torna il bel tempo uscirai di nuovo a giocare!
Miti da sfatare
Quante volte abbiamo sentito frasi come queste? Rientrano tutte nella categoria dei miti da sfatare, perché la possibilità di prendere l’influenza e tutte le tipiche malattie invernali non è legata alle basse temperature ma a germi, virus o batteri, che circolano maggiormente negli ambienti chiusi e affollati come ormai tutti abbiamo ben presente.
Oltre al benessere fisico, stare all’aria aperta e il contatto con la natura hanno anche risvolti psicologici. Poter giocare tutto l’anno in un prato, sulla terra, vicino a un albero ha un valore immenso: permette di toccare con mano il trascorrere delle stagioni, verificando il modificarsi delle sensazioni tattili, olfattive, uditive.
L’abbigliamento adatto
Il freddo in sé non veicola i germi e quando si sta fuori ci si ammala solo se non si è adeguatamente coperti. Come vestire i nostri figli per uscire? Dipende dall’età e dalle attività previste. Il lattante che sta immobile nella sua carrozzina va protetto e tenuto ben caldo. Per i bambini molto attivi, che una volta al parco giochi non stanno fermi un attimo, va bene un abbigliamento comodo e più leggero. Se invece i bambini sono più tranquilli e prediligono attività calme, come la ricerca di sassetti o foglie, vanno vestiti più pesante.
Aria aperta e inquinamento
Un altro dubbio dei genitori che vivono nelle città più inquinate è: non è pericoloso portarli a giocare fuori, esponendoli a smog e polveri sottili? La risposta è, ancora una volta, no. Anche quando l’inquinamento ambientale è elevato, è difficile che la qualità dell’aria all’esterno sia peggiore di quella dentro casa.
All’interno, infatti, si accumulano sia gli inquinanti esterni, che passano anche attraverso le finestre chiuse, sia quelli interni. Al chiuso, poi, le particelle di inquinanti diventano vettore di allergeni, virus e batteri che vi si attaccano, circolando più facilmente.
Unica circostanza metereologica in cui può essere consigliato limitare le uscite è la presenza di vento. Il vento può essere un trasportatore: nelle città fa circolare polveri inquinanti che possono dare irritazioni alle alte vie respiratorie. Anche in questo caso bisogna usare il buonsenso: se il vento è sostenuto, meglio uscire poco, se si tratta qualche refolo non ci sono problemi.
Stare all’aperto rinforza il sistema immunitario?
Un recente e interessante articolo della Northern Illinois University, “Why children need to play outside”, raccomanda di stare all’aperto anche nella stagione invernale perché si rinforza il sistema immunitario. Lo dimostra il caso dei bambini che vivono o passano molto tempo all’aperto in ambienti naturali o di campagna, o in compagnia di animali: si ammalano statisticamente meno dei bambini che passano quasi tutto il loro tempo invernale in ambienti chiusi.
Un toccasana per la salute
Giocare all’aria aperta fa bene anche perché ci si espone in modo naturale alla luce solare che serve per fissare la vitamina D, fondamentale per varie funzioni tra cui il metabolismo del calcio e la prevenzione delle infezioni. Muoversi all’aperto contribuisce inoltre a prevenire e ridurre i rischi di sovrappeso e obesità. E mettere il bambino in condizione di fare un’attività motoria libera giova anche allo sviluppo delle sue competenze. Insomma, a meno che non sia malato, un bambino non dovrebbe mai passare i pomeriggi chiuso in casa, sia in estate che in inverno!
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Questo articolo è stato scritto in collaborazione con SOSPEDIATRA