La fine del 2015 è stata tragica dal punto di vista dello smog in tutta la regione Lombardia. “Una situazione su cui si poteva intervenire per tempo con misure drastiche per attenuare e limitare l’immissione di polveri sottili in atmosfera – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Non esistono ricette preconfezionate ma un insieme di misure per migliorare l’ambiente e la salute dei cittadini”.
Le richieste di Legambiente a Regione Lombardia sono:
• Più trasporto pubblico: rendere competitivo il sistema del trasporto pubblico, puntando al raddoppio in cinque anni del numero di viaggiatori trasportati. Solo così è possibile ridurre la congestione nelle città e sulle arterie extraurbane e ottenere una riduzione delle emissioni da traffico.
• Riscaldarsi senza inquinare: messa al bando del gasolio nel riscaldamento degli edifici nelle aree critiche, incentivando la sostituzione delle caldaie. Obbligo di applicazione della contabilizzazione di calore nei condomini. Obiettivo del 3% all’anno sulla riqualificazione energetica degli edifici.
• Stop ai diesel in città e più controlli auto: limitazione della circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti: progressiva limitazione della circolazione dei diesel fino a Euro 4, per arrivare a vietare nel 2020 la circolazione anche dei veicoli diesel Euro 5. Maggiori controlli su strada.
• Riduzione velocità: imporre il limite di 30 km/h nei centri abitati, con l’eccezione delle principali arterie di scorrimento, e limitare a 80 km/h la velocità massima su tutta la rete in caso di emergenza smog.
• Chi inquina paga: prevedere l’estensione del modello dell’Area C milanese a tutte le grandi città e con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale.
• Città senza auto: approvare un piano regionale che imponga target di mobilità a livello urbano per arrivare entro due anni a una quota di spostamenti individuali motorizzati al di sotto del 50% del totale nelle città capoluogo.
• Riduzione dell’inquinamento industriale: rivedere le autorizzazioni integrate ambientali nel senso più stringente e rendere il sistema del controllo pubblico efficace. Avviare il programma di decommissioning degli inceneritori di rifiuti obsoleti.
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