Basta chiudere la porta per lasciare fuori l’inquinamento? La risposta è no. Ecco dieci consigli per vivere nell’aria pulita inquinamento domestico
L’aria che respiriamo in casa è, fondamentalmente, la stessa che troviamo. Anzi, spesso è persino peggiore. L’inquinamento esterno, che si accumula tra le mura di casa, si somma agli agenti inquinanti presenti nelle abitazioni.
Il risultato? Un forte inquinamento domestico, che deriva anche da noi e dalla nostra attività quotidiana: pulire, cucinare, riscaldarsi, fumare. I nemici? Sempre gli stessi: i gas di combustione, gli idrocarburi policiclici aromatici, il fumo passivo, il radon, i residui biologici, i composti allergenici e gli inquinanti biologici come batteri, virus, pollini e acari.
In Italia manca una legislazione organica di riferimento per l’inquinamento domestico, anche se esistono leggi specifiche sull’amianto, il fumo passivo e il radon. Eppure vivere nell’aria malsana espone a rischi. Quali? Danni al sistema respiratorio, allergie e asma, ma anche effetti nocivi sul sistema cardiovascolare e su quello nervoso, irritazioni alle mucose e alla cute.
I bambini, con i loro piccoli organismi sono in via di sviluppo, sono più esposti a questi rischi.
Consigli pratici contro l’inquinamento domestico
Si stima che il 90% della nostra giornata trascorra tra quattro mura: se l’ambiente di casa è inquinato, come possiamo difenderci?
La Società italiana di Medicina ambientale ha stilato un decalogo di azioni concrete e realmente efficaci per ridurre l’inquinamento indoor.
Partiamo dalla temperatura ambientale, che va mantenuta non troppo elevata, così come l’umidità. La temperatura ideale non supera mai i 20 °C.
L’areazione è importantissima. Le nostre case sono poco ventilate, il che, unito a un eccesso di umidità, porta a un proliferare di pollini e spore delle piante, batteri, funghi, alghe e alcuni protozoi.
Aumentando la ventilazione si riduce la concentrazione degli inquinanti biologici, oltreché di quelli chimici: l’ideale è areare gli ambienti.
Il purificatore d’aria, un alleato ancora poco conosciuto
L’areazione va ripetuta più volte al giorno, ma aprire le finestre non è sempre la soluzione più efficace. Nelle nostre città troppo inquinate, la condizione ideale per “cambiare aria” in casa può non verificarsi per settimane.
L’alternativa è dotare la casa di un purificatore d’aria, un apparecchio che oltre a fornire informazioni sulla qualità dell’aria, filtra i gas e raccoglie gli allergeni e le particelle inquinanti.
Come per gli impianti di condizionamento, il purificatore d’aria va mantenuto sempre efficiente attraverso la pulizia periodica dei filtri. Il rischio è che l’apparecchio con il filtro sporco riversi nell’ambiente quanto ha raccolto dall’aria. Per questo motivo è bene scegliere un prodotto che informi accuratamente sullo stato di salute del filtro.
Buone pratiche per l’aria pulita
Altri elettrodomestici aiutano a mantenere pulita l’aria dentro casa. Quando cuciniamo, per esempio, è bene accendere sempre la cappa. Anche della cappa va pulito e sostituito periodicamente il filtro.
Le muffe sono pericolose: se ne troviamo in casa, rimuoviamole immediatamente utilizzando una spugna imbevuta di acqua e candeggina.
È bene sapere che i prodotti per la pulizia della casa (inclusi i deodoranti per gli ambienti) contengono sostanze inquinanti, i composti organici volatili (COV). Vanno usati con moderazione, preferendo prodotti meno nocivi per la pulizia quotidiana. Aceto e bicarbonato soddisfano la maggior parte delle esigenze domestiche.
Gatti, cani e altri animali domestici possono trascinare materiali microscopici in giro per la casa: soprattutto peli e “residui di bisognini” polverizzati.
I tappeti sono bellissimi oggetti di arredamento, ma sono anche un ricettacolo di polvere: vanno mantenuti puliti usando un aspirapolvere di buona qualità che non rilasci polveri durante l’utilizzo.
Mai fumare in casa! Neanche se a fumare è il caminetto
Caminetti o stufe rappresentano una fonte rilevante di emissioni di particolato atmosferico e altri composti nocivi. Se proprio vogliamo utilizzarli, è necessario che siano dotati di sistemi di abbattimento degli inquinanti.
Candele profumate: alcune sostanze chimiche presenti nella candele profumate possono rilasciare
benzene e formaldeide nell’aria quando accese.
Va rispettata scrupolosamente la normativa sul divieto di fumo in tutti gli ambienti. Ormai è noto ed è diventata una buona abitudine condivisa. A norma di legge non si fuma al lavoro, non si fuma negli ambienti pubblici e non si fuma in macchina in presenza dei bambini. Il buon senso guida i genitori che sanno che non devono mai fumare a casa e che va prestata molta attenzione anche all’aperto, soprattutto in presenza di bambini e donne in gravidanza.
Con questi accorgimenti, relativamente semplici, riusciamo ad abbattere sensibilmente la concentrazione degli inquinanti tra le mura di casa nostra. Il risultato è un qualità dell’aria migliore. Un elemento cruciale per la salute, nostra e dei nostri figli.