Le grotte da visitare con i bambini mostrano un insospettato e coloratissimo mondo sotterraneo: dimensioni imponenti, pareti a strapiombo, soffitti a spigolo vivo, macigni ciclopici e piccoli anfratti.
Organizzare una giornata “underground” per portare i bambini a vedere le grotte sotterranee è tutto tranne che una ordinaria occasione di noia.
Grotte da visitare con i bambini: i consigli preliminari
Le grotte hanno un fascino antico e sono una visita che appassionerà tutta la famiglia, grandi e piccini, adolescenti inclusi. Tra miti e leggende, raccontano verità scientifiche che solo il mondo ipogeo sa conservare.
Lasciamo agli speleologi l’esplorazione delle grandi cavità più impegnative, ma scendiamo ad ammirare la bellezza naturale delle grotte turistiche, accessibili a tutti. Le passerelle hanno quasi sempre una copertura antiscivolo, ci sono corde o ringhiere di sicurezza e i percorsi sono a misura di bambino (ma bisogna saper camminare, dai tre anni in su).
Unico avviso: indossare sempre scarpe comode con la suola non liscia e con un buon “grip” perché spesso il percorso è bagnato e potrebbe essere scivoloso.
Portatevi sempre anche una comoda e calda giacchetta a vento: sottoterra la temperatura è stabile, ma si aggira sui 16 gradi. Se d’inverno è più calda che fuori, d’estate ci si raffredda!
Le grotte più colorate d’Italia: Borgio Verezzi
Compare, scompare e poi riappare l’acqua del Rio Battorezza in queste grotte dalle mille sfumature. Le Grotte di Borgio Verezzi si trovano in Liguria, poco distante da Savona e da altre famose grotte, quelle di Toirano.
In caso di forti precipitazioni il torrente scompare all’interno del pozzo e raggiunge i numerosi laghi presenti sul fondo della grotta.
In questo stupefacente scenario idrogeologico, stalattiti eccentriche e drappi sottili come lenzuola sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni e in mille sfumature diverse, dal bianco al giallo al rosso.
Sono le acque trasparenti dei laghi, però, le vere protagoniste, in un percorso turistico che si snoda per ottocento metri, tra enormi blocchi appartenenti alle diverse ere geologiche, a trenta metri di profondità.
Per i piccoli Indiana Jones ci sono i reperti ossei di antiche tigri, macachi e mammuth vissuti tra i 500 mila e i 750 mila anni fa, a testimonianza dei diversi periodi glaciali che hanno caratterizzato gli ultimi due milioni di anni di vita del nostro pianeta.
L’itinerario è guidato e la spiegazione che viene data è coinvolgente anche per i bambini.
Il biglietto di ingresso prevede sconti per le famiglie numerose e per i bambini più piccoli. www.grottediborgio.it
Le Grotte di Postumia: al centro della Terra, sul trenino dei sette nani
Si sfreccia come sulle montagne russe a Postumia in Slovenia (www.postojnska-jama.eu), passando tra cunicoli, curve strette e piccoli sobbalzi.
Ma il tutto vale la sorpresa, perché ci si ritrova letteralmente circondati da stalattiti e stalagmiti dalle forme più strane: ci sono gli spaghetti e i ghiaccioli, le fette di pancetta e le palle di gelato. Oltre a “Brillante”, la stalagmite probabilmente più famosa al mondo, cinque metri di pura calcite bianca cangiante.
Il tracciato è facile da fare anche con i bambini (è accessibile ai passeggini) ed è commentato anche in lingua italiana. Sono assolutamente necessarie le scarpe con la suola antiscivolo e una confortevole giacca a vento perché, soprattutto sul trenino, la temperatura si abbassa sui 7 gradi anche in piena estate.
Alla fine della visita si arriva a un acquario che è diventato cuore e simbolo di Postumia: qui vivono alcuni esemplari di proteo, il piccolo anfibio cieco che vive nelle profondità più buie e che è diventato l’animal star delle grotte.
Le Grotte di Frasassi: tra obelischi, fate e cammelli
Nel cuore delle Marche si possono ammirare le “Cascate del Niagara”, spettacolari colate di calcite pura che brillano come diamanti. Si trovano alle Grotte di Frasassi (frasassi.com), disposte su otto piani geologici con laghetti cristallizzati, pozzi e cunicoli.
Le Grotte di Frasassi si trovano non lontano da Ancona, sono facilmente accessibili con una visita guidata che dura quasi due ore, su un percorso di un chilometro e mezzo a 14 °C costanti, d’estate come d’inverno.
Accanto alle “Cascate del Niagara” si distinguono stalattiti e stalagmiti secolari dalle forme affascinanti. Il castello della fatina, quello delle streghe, la Spada di Damocle, l’Obelisco, i Cammelli e i Dromedari sono solo una parte di ciò che fantasia e immaginazione riusciranno a mostrarvi.
Le Grotte di Bossea: biodiversità sotterranea
Un canyon scavato nella roccia dal fiume sotterraneo, il fragore dell’acqua e una sorprendente varietà di stalattiti e stalagmiti alte fino a dieci metri. Questo il paesaggio da assaporare alle Grotte di Bossea, che si trovano in Piemonte, a Frabosa Soprana in provincia di Cuneo (grottadibossea.com).
L’itinerario si sviluppa per circa tre chilometri tra andata e ritorno e la visita dura circa due ore. Nella Sala del Tempio troverete lo scheletro dell’Ursus spelaeus, un antenato dell’orso vissuto nel Quaternario, di cui sono stati ritrovati cumuli di ossa e che qui veniva per il letargo e per dare alla luce i suoi piccoli.
Ma se questo grande animale oggi è estinto, le grotte pullulano di una fauna ricca e rara: oltre cinquanta specie, delle quali più di una non vive in altre parti del mondo. Nomi che imparerete a conoscere, come Diplopode Plectogona Bosseae, Palpigrado strinato e il ragno Troglohyphantes pedemontano.
Ogni caverna è un microcosmo a sé, con abitanti esclusivi e non condivisi con altri biotopi.
Le Grotte di Toirano: alla ricerca dell’impronta perduta
Ancora in Liguria, tra colate di alabastro e stalattiti e stalagmiti cangianti, si possono ammirare le Grotte di Toirano (toiranogrotte.it) in uno scenario di rocce calcaree e dolomitiche mozzafiato.
Ma non è tutto: impronte di piedi, mani, ginocchia (mescolate con quelle degli orsi) segnano il passaggio di uomini preistorici che qui venivano a compiere riti magici. Insomma, il percorso è un viaggio tra geologia e paleontologia adatto anche ai bambini con una durata di visita di 70 minuti.
E oltre ai reperti del passato, in questo ambiente ci sono anche forme di vita: le acque delle grotte sono abitate da un piccolo crostaceo (genere Nyphargus) che non arriva a un centimetro, senza colore e cieco per via della sua evoluzione cavernicola. Durante la visita arriverete davanti a grandi formazioni tondeggianti che accenderanno la curiosità dei bambini: è l’Antro di Cibele, affascinante e misteriosa dea della fecondità.
Percorso avventura nel canyon, le Grotte del Vento
“E se provassi io?” È l’agosto del 1898 quando una bimba di appena quattro anni, Bettina, si cala per alcuni metri nel fantastico mondo sotterrano e scopre la Grotta del Vento, al centro di una delle zone più pittoresche del Parco Naturale delle Alpi Apuane, in provincia di Lucca (grottadelvento.com).
Qui, tra profonde vallate e pareti rocciose modellate dall’erosione, si accede alla grotta camminando su comodi sentieri in cemento che permettono di passare accanto alle stalagmiti vive e brillanti, ai drappeggi d’alabastro, ai laghetti incrostati di cristalli.
Tre gli itinerari: il primo ha un andamento pianeggiante ed è quasi ovunque tappezzato da splendide concrezioni calcaree, il secondo (per bambini dai quattro anni in su) aggiunge un percorso sul misterioso fiume sotterraneo che attraversa vasti ambienti dalle rocce levigate.
Il terzo percorso, della durata di tre ore, consente la visita completa della grotta e mantiene il massimo comfort e la massima sicurezza anche lungo incredibili passaggi sospesi sul vuoto di un abisso che pare senza fondo (consigliato dai sei anni in su). Per i veri esploratori c’è anche un “percorso avventura” con corde e moschettoni.
Diverse le tipologie di biglietto e convenzioni. L’ingresso è gratuito fino ai quattro anni.
Grotte di Castellana: visita anche in notturna
Si scende a una profondità media di 70 metri, sotto l’omonima città di Castellana in provincia di Bari, dove si estendono le famose grotte a misura di bimbo (grottedicastellana.it).
Comode da visitare perché i percorsi sotterranei non sono scoscesi o troppo lunghi (da uno a tre chilometri) e ci sono sempre le guide appassionate che si divertono a meravigliare i visitatori più piccoli, scatenando la fantasia e mostrando le concrezioni dalle forme più sorprendenti. Chi trova per primo la civetta o la lupa?
Se i bimbi sono grandicelli, si può scegliere la visita notturna: con casco, bomboletta e illuminazione ad acetilene, si riassaporano i percorsi, i colori, le sensazioni e le emozioni vissute dai primi esploratori. Assolutamente da programmare in compagnia dei bambini l’itinerario che porta fino alla Grotta Bianca: è la caverna più splendente del mondo, grazie alla ricchezza e alla luminosità dell’alabastro che rischiara gli ambienti.