Viaggiare sicuri: i diritti di chi parte per le vacanze, spiegati bene

da | 29 Mag, 2018 | Lifestyle, Soldi e Diritti

È il momento più atteso dell’anno, ma siamo sicuri di viaggiare sicuri?

Che sia il classico soggiorno in albergo al mare, la settimana tra i monti o il viaggio all’estero, quali sono gli accorgimenti da adottare per assicurarsi una vacanza serena?

Lo abbiamo chiesto a Marco Stucchi, avvocato dell’associazione Altroconsumo, specializzato in diritto dei trasporti.

Ecco alcuni consigli per partire tranquilli e viaggiare sicuri.

Come scegliere una destinazione dove viaggiare sicuri?

Con i problemi di sicurezza e di terrorismo internazionale non è facile orientarsi nella scelta delle destinazioni per trascorrere una vacanza in assoluta tranquillità.

I confini nazionali offrono una percezione di maggiore sicurezza, ma i costi elevati delle nostre spiagge spingono le famiglie a privilegiare altri lidi.

La geografia turistica è cambiata: la Tunisia e l’Egitto sono state vittime di gravi attentati, tuttavia non è detto che queste siano destinazioni meno sicure di altre.

Come può una famiglia capire se un soggiorno in Africa o in Asia è sicuro per i bambini? Il Ministero degli Affari Esteri ci aiuta con il sito Viaggiare Sicuri, su cui segnala per ogni paese le criticità e le regole da adottare.

È buona norma, inoltre, registrarsi su questo sito quando si viaggia all’estero, indicando tutte le tappe del viaggio e le strutture nelle quali si soggiorna per facilitare, in caso di bisogno, eventuali contatti con le autorità diplomatiche.

Vaccinazioni e bambini

La Farnesina sconsiglia di recarsi in paesi nei quali sono presenti malattie endemiche particolari, che possono essere pericolose soprattutto nei primi anni di vita.

Il riferimento da consultare periodicamente per essere informati su questo aspetto e sul tema delle vaccinazioni necessarie è sempre il sito Viaggiare Sicuri.

Sito viaggiare sicuri

Viaggi organizzati: cosa devo sapere?

Nei pacchetti turistici “tutto compreso” il tour operator si impegna a confezionare in un unico contratto tutti i servizi di alloggio e trasporto.

I clienti devono essere informati dei servizi compresi nel prezzo e di quelli, eventuali, da pagare in loco.

Generalmente, bisogna stare attenti alle clausole di aumento del prezzo in relazione alle tasse del paese di destinazione o all’aumento del carburante per i viaggi in aereo.

Le modifiche comunque non possono avvenire nei venti giorni che precedono la partenza.

Per aumenti superiori al 10%, il turista ha sempre il diritto di recedere dal contratto e avere il rimborso integrale di quanto pagato.

Attenzione anche al fatto che le prenotazioni anticipate consentono un grosso risparmio, ma potrebbero indicare un piano di voli non definitivo con potenziali disagi, per esempio con partenze spostate in altri aeroporti o voli in orari scomodi.

E se il viaggio è fai da te?

Nei viaggi organizzati direttamente dai turisti, l’utilizzo di Internet è una ottima risorsa, ma può rivelarsi anche pericoloso per le truffe che posso nascondersi dietro a fotografie di paradisi a basso prezzo.

Mettere insieme i vari servizi, dal trasporto all’alloggio fino al noleggio auto, può comportare un risparmio di denaro.

Tuttavia, in caso di disservizi, bisogna tenere presente che non ci sarà un unico soggetto a cui presentare reclamo, né un referente unico che possa intervenire per risolvere i problemi e fornire l’assistenza necessaria.

Per esempio, in caso di cancellazione del volo, si rischia di perdere la prima notte di soggiorno, il noleggio auto già prenotato o la coincidenza con un
altro mezzo di trasporto.

Visti e documenti per viaggiare sicuri: cosa fare?

Attenzione ad avere i documenti in regola quando si viaggia.

In Europa, per genitori e bambini, è sufficiente la carta d’identità, mentre fuori dall’Unione Europea serve il passaporto individuale anche per i minori (non è più valida l’iscrizione del minore sul documento dei genitori).

Per il rilascio del passaporto dei bambini è necessaria la presenza di entrambi i genitori.

Se uno dei due è impossibilitato a presentarsi, serve una dichiarazione scritta di assenso all’espatrio.

Se si viaggia all’estero è bene informarsi per tempo sul sito della Farnesina e presso l’Ambasciata del paese di destinazione anche circa le procedure di rilascio di eventuali visti necessari all’ingresso nel paese.

Assicurazione: quando è bene stipularla?

È consigliabile sottoscrivere un’assicurazione che metta al riparo da eventuali disservizi e problemi soprattutto quando si viaggia con i bambini.

Nei pacchetti organizzati solitamente è compresa l’assicurazione per l’annullamento del viaggio, per i disservizi legati ai bagagli e una copertura degli infortuni. Se così non fosse o se il viaggio è stato organizzato in autonomia, è bene stipulare un’assicurazione che comprenda il rimborso totale della vacanza.

Il rimborso avviene dietro presentazione di un certificato medico che dimostra l’impossibilità a viaggiare per almeno uno dei membri della famiglia.

Nella scelta dell’assicurazione il consiglio è verificare che la sede sia in Italia o che il call center per l’assistenza abbia operatori di lingua italiana.

Noleggio auto, attenzione alle franchigie

In caso di noleggio di un’autovettura è bene leggere attentamente le clausole relative al carburante e alla copertura assicurativa in caso di furto o incidente riportate nel contratto.

È importante prestare molta attenzione alle franchigie della polizza, che a volte possono nascondere delle brutte sorprese (è sufficiente pagare qualcosa in più per eliminarle).

Molti autonoleggi richiedono come garanzia una carta di credito per coprire un valore molto elevato.

Se questa somma viene bloccata può creare qualche problema quando si ha un plafond limitato e magari si era programmato di pagare con la carta di credito altre spese della vacanza.

Con bambini al seguito bisogna ricordarsi di richiedere, al momento della prenotazione, il seggiolino auto.

Bisogna anche informarsi, se si è all’estero, sulle normative vigenti nel paese di destinazione.

Voli e traghetti: i diritti di chi viaggia

La normativa comunitaria ha uniformato i diritti dei passeggeri che viaggiano nei paesi dell’Unione Europea in tutte le modalità di trasporto.

In particolare, chi viaggia in aereo o in traghetto e subisce un disservizio, ha diritto a essere informato dei propri diritti e a ricevere l’assistenza in maniera proporzionale all’attesa.

Qualora si verificassero ritardi lunghi può essere compreso il pernottamento in albergo a spese del vettore.

In generale, i passeggeri vittima di una cancellazione o di un ritardo prolungato hanno diritto di ricevere un indennizzo pecuniario.

Il rimborso viene quantificato in maniera standard per il trasporto aereo, a seconda della lunghezza della tratta o in una percentuale del prezzo del biglietto nel trasporto marittimo.

Questa compensazione pecuniaria viene meno se il disservizio è causato da una circostanza eccezionale non imputabile al vettore, come le condizioni meteo avverse.

Cure mediche: informarsi per tempo

In caso di vacanze all’estero è sempre bene tener presente il sistema sanitario del paese di destinazione, soprattutto quando si viaggia con i bambini.

Nei paesi comunitari non vi è alcun problema perché è possibile usufruire del sistema sanitario nazionale del paese di villeggiatura.

Tuttavia è opportuno (se non addirittura obbligatorio in alcuni paesi come gli Stati Uniti, nei quali vige un sistema sanitario privato) munirsi di un’assicurazione che copra tutte le spese mediche, consenta di avere un traduttore e sostenga il rientro anticipato in Italia, anche con mezzi particolari.

Un esempio? Basti pensare al caso di un bambino con una gamba ingessata che necessiti di un rientro in aereo con maggior spazio per sedersi.

E se qualcosa va storto?

Se qualcosa va storto si può richiedere il risarcimento per il danno da vacanza rovinata.

Questo danno si verifica tutte le volte in cui il desiderio di svago, riposo e relax venga pregiudicato da un inadempimento dell’organizzatore del viaggio, che non ha eseguito correttamente la sua prestazione in riferimento a tutti i servizi compresi nel pacchetto (volo, soggiorno, qualità dei servizi).

Non è facile quantificare questa tipologia di danno, ma in generale è consigliabile munirsi di prove relative a tutti i disagi, per esempio fotografare i disservizi.

Il turista è tenuto a segnalare i disagi immediatamente al referente in loco e ripetere la segnalazione appena rientrato in Italia.

Per i viaggi organizzati, bisogna ricordarsi che il tour operator è sempre tenuto a offrire l’assistenza ai propri clienti in caso di disservizio e offrire una soluzione alternativa, in base al livello di viaggio prescelto.

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