La legge sui dispositivi anti-abbandono é stata approvata, il decreto ne ha confermato l’obbligo e le caratteristiche di conformità
La legge sui seggiolini anti-abbandono é stata approvata anche se dovrebbe prevedere l’obbligatorierà 120 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto. Nel frattempo, molti genitori hanno già acquistato i dispositivi scegliendo tra le numerose tipologie presenti sul mercato.
Nel frattempo, ricordiamoci che non saranno i seggiolini ad essere sostituiti: dovranno semplicemente essere dotati di dispositivi salva-bebè in grado di fornire ai genitori un aiuto tecnologico e prevenire i fenomeni di “amnesia dissociativa” descritti nei casi di cronaca.
I dispositivi sono già in commercio da tempo e molti genitori li utilizzano. Non é sempre necessaria la legge per scegliere di dotarsi di ulteriori misure di sicurezza, a volta basta solo la responsabilità individuale.
Il decreto, tanto atteso dai costruttori, ha il compito di definirne le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali e i criteri per ottenere l’attestato di conformità e uniformarsi a livello europeo.
Le caratteristiche generali dei dispositivi
I dispositivi anti-abbandono sono sistemi in grado di attivarsi in automatico e dare un segnale di conferma al conducente in caso di abbandono del minore.
Segnalano la dimenticanza emettendo un allarme che attrae l’attenzione del conducente attraverso segnali visivi e acustici dentro o fuori l’auto.
Risultano più efficaci i dispositivi che suonano all’interno dell’auto non appena si spegne il motore e segnalano immediatamente la presenza del bambino in auto.
Molti di questi, sia gli universali che gli integrati, hanno l’opzione di inviare messaggi e chiamate al proprio telefono cellulare in caso di mancato funzionamento del segnale.
Un ulteriore sistema di sicurezza da non sottovalutare.
I sistemi universali
Si tratta di dispositivi applicabili ai seggiolini già esistenti e molto più versatili in quanto possono essere spostati da un macchina all’altra e quando sostituiamo il seggiolino.
Le aziende produttrici sono numerose e il costo medio decisamente abbordabile.
Tra questi ci sono i “Baby Bell” – dell’azienda Italbell – sensori a pressione da inserire sotto la seduta del bambino e dotati di un device da inserire nella presa dell’accendisigari della vettura. Ogni volta che si spegne il motore il device inizia a suonare per ricordare che c’è un bimbo a bordo. Se il primo segnale è ignorato, il sistema è anche collegato a un’app sul cellulare.
In alternativa al sensore a pressione c’è il BebèCare easy-tech di Chicco, un sistema che viene attaccato allo schienale del seggiolino o alla cintura di sicurezza a 3 punti attraverso una pratica clip.
Tra i più tecnologici invece c’è Tippy, che si collega al Bluetooth con il cellulare e controlla la sicurezza del bimbo tramite un’apposita app.
E per i più comodi, Bébé Confort ha sviluppato un cuscino intelligente e-Safety, che avverte attraverso l’applicazione quando il bambino viene lasciato solo nel veicolo.
I sistemi integrati
I sistemi integrati al momento sono disponibili su alcuni seggiolini Chicco e Cybex. Sono più pratici rispetto a quelli universali, ma hanno una durata più limitata rispetto al seggiolino stesso e la scelta é limitata a pochi modelli. Nel caso dei sicurissimi seggiolini Cybex, per esempio, nella seduta é inclusa la clip SensorSafe, collegata al sistema di ritenuta con cinturine, che informa i genitori in ogni momento della sicurezza e della salute del proprio bambino.
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