Phon, aspirapolvere e cappa: i rumori bianchi aiutano davvero i bambini ad addormentarsi? Ecco esperienze e consigli
In tutti i corsi preparto, sempre, c’è una mamma che a un certo punto consiglia i rumori bianchi. Ovvero, tenere il phon acceso per rilassare il neonato urlante favorire il sonno del piccolo.
Così asciugacapelli, aspirapolvere e persino la cappa della cucina paiono rumori amici, suoni bianchi, capaci di rilassare i bambini e aiutarli nell’addormentamento. Ma davvero è così? Ecco le esperienze e i consigli.
Rumori bianchi: di cosa si tratta
Il rumore bianco è la somma delle frequenze udibili e ricorda la luce bianca, da qui il nome, che unisce tutti i colori.
I white noises aiutano a mascherare suoni singoli forti e fastidiosi e pare si sincronizzino bene con la bassa frequenza delle onde cerebrali tipiche del sonno profondo. Alcuni dicono che rilassano perché ricordano i suoni uditi all’interno dell’utero materno.
Non ci sono ricerche dettagliate, eccetto pochi studi condotti in alcuni reparti pediatrici, che dimostrino l’efficacia di questi suoni; eppure per alcuni genitori non ci sono dubbi e mai ne farebbero a meno.
Passare ai riproduttori
Dopo aver tentato la ninna nanna con un phon in mano, o aver lasciato la cappa accesa tutta la notte, stupiti dal successo di questi rumori casalinghi, molti genitori si chiedono come rendere più comoda la riproduzione dei rumori bianchi con finalità rilassanti.
In risposta a questa tendenza sono stati lanciati riproduttori portatili, app per smartphone e tablet, compilation o playlist specifiche, anche su YouTube. Ce ne sono di ogni tipo e forma, varietà e durata.
Mai più senza
Sui gruppi Facebook di genitori sono numerosi i dibattiti e le richieste di consigli sui rumori bianchi e i dispositivi che li riproducono. Dai commenti si direbbe che i genitori italiani facciano ampio ricorso a dispositivi, app e programmi white; e solo poche sono le posizioni contrarie.
“Mia figlia dormiva solo con il rumore della cappa e allora siamo passati alla macchinetta. La usiamo da un paio di anni e ci troviamo benissimo”, tra i commenti letti. “Io ho usato il riproduttore di rumori bianchi da subito. All’inizio mettevo un video su YouTube con l’aspirapolvere; e visto che a mia figlia piaceva e la aiutava a dormire meglio, sono passata al dispositivo.
Uno semplice, molto basico. Funziona benissimo, è resistente anche alle cadute dal letto e dura pur tenendolo acceso tutta la notte”.
Zero cell e le posizioni contrarie
Qualche mamma ha provato ad accennare a app per tablet e cellulari, ma nella maggior parte delle case si preferiscono i riproduttori per evitare la luce dello schermo e per non tenere il cellulare vicino ai bambini.
Ma ci sono anche alcuni genitori contrari ai riproduttori in generale: “Scusate se mi permetto – ha scritto una mamma – in realtà l’utilizzo del rumore bianco per i neonati è fortemente sconsigliato da ostetriche e pediatri”.
“Non andrebbe usato per lunghi periodi perché esistono studi che lo collegano a un ritardo neurologico dei bambini, soprattutto quelli molto piccoli. Bisogna considerare che è una specie di muro a frequenze particolari”.
Eppure, gli altri pare dare troppo peso a queste posizioni contrarie. “Io la uso dalla notte zero e non avrei potuto farne a meno; spero di aver fatto troppi danni!”, ha ribadino una con leggerezza.
“Ma no, dai, non siate distruttive. Molte consulenti del sonno lo consigliano ed è utilizzato anche per curare alcuni disturbi e gli adulti come l’acufene”, ha concluso un’altra.
Utilizzo con cautela
Se la classica ninna nanna cantata dalla voce di mamma o papà all’infinito e il pelle a pelle con il loro calore, magari in fascia o marsupio, proprio non funzionano (bisogna certamente avere un po’ di tempo e pazienza!) e volete tentare i riproduttori di rumori bianchi, ecco qualche raccomandazione. Il dispositivo, come qualsiasi altro supporto, può essere utilizzato ma senza abusarne.
Innanzitutto, attenzione al volume, da tenere sempre basso.
È già stato dimostrato che rumori sopra i 20 decibel possano disturbare il sonno dei bambini e causare dei piccoli risvegli che influiscono sull’attività cardiaca e respiratoria. Il dispositivo poi va tenuto lontano dal bambino, mai vicino o dentro culla e lettini.
Ma, soprattutto, è importante tenere la fonte di rumore accesa solo pochi minuti e assolutamente non tutta la notte.