Come si lavano i vestitini dei neonati? Dieci consigli per un bucato impeccabile
Prende sempre più piede la tendenza di riutilizzare i capi più volte – se non hanno macchie evidenti – per tutelare l’ambiente. Siamo tutti, o quasi, d’accordo, ma va detto che quando si tratta di un neonato l’attenzione al bucato deve essere più accurata.
Una buona igiene tiene conto di molti aspetti: ecologia, rispetto della pelle, attenzione al portafoglio, tempo a disposizione. Ecco un decalogo per aiutare i genitori alle prime armi con le lavatrici piene di tutine e body di cotone.
Lavare anche i capi nuovi
È bene lavare tutti i capi prima dell’utilizzo, sia quelli nuovi che quelli di seconda mano.
Bucato a basse temperature
Non è necessario lavare ad alte temperature per ottenere panni puliti. 30 o 40 gradi sono sufficienti. Ringraziano l’ambiente, il portafoglio e anche gli abitini.
No al detersivo specifico per i neonati
I detersivi specifici per bambini sono un’idea commerciale, più cara ma non più efficace. Va benissimo un detersivo delicato senza profumi. Le formule in polvere possono essere più efficaci contro le macchie.
Via le macchie
Macchie da svezzamento, fuoriuscite dai pannolini, colori a dita? Non preoccupatevi, tutte (o quasi) le macchie vanno via. Basta mettere subito a mollo e usare sbiancanti a base di ossigeno o candeggina. Un accorgimento intelligente? Evitare la macchia, usando grembiuli e grandi bavaglini con le maniche per coprire i vestitini più carini. E vestirsi “male” per fare esperimenti e lavoretti.
Igienizzare non serve
Non è necessario igienizzare e sterilizzare qualunque cosa: uccidere tutti i batteri non solo è impossibile, è anche poco ecologico (gli igienizzanti hanno un grande impatto ambientale) e controproducente. Vivere in un mondo sterile non è possibile, bisogna abituarsi un po’ alla volta.
L’ammorbidente nel bucato si può
Non è indispensabile, ma si può. Meglio dell’ammorbidente c’è l’acido citrico, che rende i capi morbidi ma non profuma ed è meno aggressivo sulla pelle. L’ammorbidente aumenta invece il rischio di reazioni allergiche.
Non occorre cambiare la lavatrice
Per risparmiare tempo e denaro e per la salute della lavatrice, è bene lavare sempre a pieno carico. Una lavatrice media (da 7 – 8 kg) è sufficiente per una famiglia con due figli. Non è necessario comprarne una più grande con l’arrivo del bebè.
Nessun programma di lavaggio specifico
Non ci sono programmi “baby” migliori del lavaggio normale. È sufficiente accertarsi che la fase di risciacquo tolga tutti i residui di detersivo, che possono dare irritazione. Eventualmente, procedete con il programma di extra-risciacquo.
Sì all’asciugatrice
Scelta terribile per l’ambiente, può fare differenza nel caso di una famiglia numerosa, con poco spazio e poco tempo. Però solo in inverno. Un piccolo lusso che possiamo concedere, in caso di necessità e col freddo, solo ai neogenitori.
Pannolini lavabili insieme al bucato
Ebbene sì, i pannolini lavabili vanno pretrattati (in ammollo con bicarbonato o sapone per bucato), e poi possono essere lavati insieme al resto dei vestiti. Non serve una lavatrice a parte né un detersivo specifico.