Ci sono genitori che iniziano a prepararsi già dopo la prima ecografia, altri ottimisti che arrivano in sala parto senza essersi procurati neanche un bodino. Tutti, in generale, si ritrovano con troppe cose mai utilizzate o ingombranti. E alla fine manca sempre qualcosa. Ma cos’è che ci dobbiamo davvero procurare per il primo mese di vita del nostro piccolo?
Mamma
L’ospedale fornisce una lista dettagliata del necessario per i giorni di degenza. Viene data alle partecipanti ai corsi preparto. Se non ci andate, chiedete almeno di visitare il reparto assieme al futuro papà: in quell’occasione fatevi consegnare il prezioso foglio. Di solito comprende camicie da notte aperte sul davanti (per facilitare l’allattamento), una vestaglia per girare in ospedale, pantofole o ciabattine (comode! pochi fiocchetti e poco tacco), le inquietanti mutande a rete (prima di partorire sono un oggetto del mistero, poi se ne capisce e apprezza l’esistenza), un paio di reggiseni da allattamento e asciugamani. E un beauty con spazzolino, dentifricio, saponi e creme varie. Normalmente, dopo il parto le mamme sudano come delle maratonete, le camere sono calde, quindi meglio scegliere camicie da notte leggerissime, in materiali naturali (cotone). Stando tanto a letto, i tessuti si stropicciano in fretta, vale quindi la pena portarsi un bel numero di camicie, in modo da potersi cambiare spesso evitando di spedire il partner alla ricerca di mercerie ben fornite in zona ospedale. Alcuni ospedali ricordano di portarsi i generi di conforto per il travaglio (acqua, thermos di tè, cioccolata, frutta secca e altri cibi digeribili ed energetici). Se vi proponete per il parto in acqua o se l’ospedale offre altre commodity, come l’aromaterapia, probabilmente dovrete procurarvi l’olio essenziale e l’accappatoio.
Papà
Nello zainetto per l’ospedale: whisky e sigarette, monetine per la macchinetta del caffé, biscotti ipercalorici per ritemprarsi dopo undici ore di esercizi di respirazione al fianco della partner. Da non dimenticare nell’eccitazione del momento un cellulare carico e macchina fotografica funzionante per immortalare i primi istanti del vostro pupetto. Fate il pieno di benzina in prossimità della data presunta del parto. Prendete ferie nei giorni in cui lei torna dall’ospedale: le farete piacere, vi sentirete coinvolti e vivrete momenti indimenticabili.
Bebé
Indispensabili body, tutine, berrettino-cuffietta per uscire dall’ospedale. Sarà tutto il suo abbigliamento, anche a casa e durante le visite dei parenti, per il primo mese di vita. La taglia 50 dura poco più di una settimana e, in generale, i primi tre mesi i bimbi crescono a una velocità incredibile. In genere un set di quattro o cinque tutine e body è sufficiente, anche perché ne riceverete a bizzeffe da parenti e amici nelle canoniche visite di ammirazione. Se fate gli acquisti in anticipo, pensate alla temperatura del mese in cui vi serviranno. Negli appartamenti cittadini iperriscaldati, tutina di ciniglia e body sono più che sufficienti anche d’inverno. Tenete presente che l’abbigliamento neonato non fa grande differenza fra giorno e notte. Tutte le tutine sembrano pigiamini e viceversa. In generale, per tutti gli acquisti di abbigliamento, tenete presente queste caratteristiche: comodo, soffice, non irritante, non pericoloso (quindi niente spille, niente lana a contatto con la pelle, niente lacci intorno al collo, niente indumenti stretti). Un paio di copertine leggere sono comodissime e utili in ogni occasione e si useranno fino a tre anni nelle situazioni più disparate. Ottime quelle con un lato di cotone (a contatto con il bimbo) e un lato di lana, pile o altro materiale caldo. La testa disperde calore e i bimbi vanno protetti: procuratevi un paio di cuffiette morbidissime, anche di cotone, da usare in casa. Se scegliete di usare pannolini usa e getta, non fate incetta di prima taglia. Un paio di pacchi sono sufficienti perché anche qui la misura cambia in fretta. Scarpine, calzine, fiocchetti, golfini e altri accessori di bellezza sono utili solo “per rappresentanza”. Li userete pochissimo e rimpiangerete i soldi spesi, quindi lasciate che siano gli altri a regalarveli. Per pochi euro, acquistate in farmacia un paio di forbicine dalla punta arrotondata per tagliare le unghie al bebé. Utilissimi gli asciugamani piccoli. Si chiamano lavettes e si trovano abbastanza facilmente nei negozi ben forniti. Li userete ovunque: sul fasciatoio, in macchina, in vacanza e ve ne troverete uno in borsa per anni, anni e anni. Infine: il ciuccio. Se ne può fare a meno, ma averne uno in casa è rassicurante. In caso di inutilizzo si trasformerà in un giocattolo per gli anni a venire.
Trasporto
Per i primi mesi in macchina serve l’ovetto con riduttore oppure una carrozzina omologata per il trasporto in auto. Per quanto riguarda la carrozzina, al momento dell’acquisto ricordatevi che la utilizzerete solo i primi tre o quattro mesi, mentre il passeggino dura qualche anno. Se proprio avete deciso di svenarvi, comprate una carrozzina a buon mercato e un ottimo passeggino. Le considerazioni più importanti da fare al momento dell’acquisto sono il peso e le dimensioni (oltre al costo, ovviamente). È importante che carrozzina e passeggino stiano comodamente nel bagagliaio della vostra macchina ed entrino nell’ascensore di casa. I modelli combinati (ovetto-carrozzina-passeggino) sono convenienti dal punto di vista economico, ma hanno spesso il difetto dell’ingombro, perché il telaio con le ruote ha dimensioni gigantesche e dopo qualche mese i genitori tornano al negozio per comprare un passeggino leggero, minuscolo e semplicissimo. Talvolta sarà comunque utile avere due passeggini: uno per i genitori e uno per i nonni, oppure uno per le passeggiate e uno di ingombro minimo per i viaggi in aereo. Considerate anche la facilità di apertura o di montaggio di carrozzina e passeggino: se siete da sole/i, con il pupo in braccio, non vi restano molte mani disponibili. Procuratevi anche una fascia portabimbo o un marsupio, che vi serviranno a casa e nelle passeggiate. Si usano quando il bimbo tiene la testina sollevata e sono ottimi perché uniscono al calore del corpo del genitore la facilità di trasporto. Cosa è meglio, tra i due, dipende dalle abitudini e dallo stile di vita. L’unico consiglio è: provateli bene prima di comprarli e non tendete al risparmio: praticità, qualità e comodità sono cose che si pagano.
Cose da NON comprare
Cornici. Anche se le odiate ve ne arriveranno a bizzeffe, d’argento o etniche, tenere o eleganti. Lo stesso vale per gli album di fotografie.
Scarpine e babucce. Non c’è zia che non sappia sferruzzare, purtroppo.
Bavaglini. Ce ne sono di tre tipi: con il fiocco, con l’elastico e con il velcro e ci sono tre scuole di pensiero che elogiano uno piuttosto che l’altro. Scegliete secondo i vostri gusti, ma fate attenzione che siano piuttosto grandi altrimenti non servono a nulla.
Canottiere e mutandine. Ormai si usano solo i bodini, fino a due anni.
Bilancia per bambini. Quelle che funzionano bene costano molto, quelle che costano poco funzionano male. Noleggiatela in farmacia, se proprio non potete farne a meno.
Guantini. Se fa freddo coprite il bimbo con una coperta.
Portapannolini. La velocità di consumo rende faticoso lo spostamento dalla pratica confezione di plastica all’elegante porteur di pizzo ricamato.
Prodotti per l’igiene del bimbo. Sono sufficienti un sapone neutro, olio naturale, pasta di zinco o crema emolliente per il cambio e latte detergente. Evitate i prodotti con profumo.
Casa
Anche la culla, come la carrozzina, dura pochi mesi e non vale un investimento astronomico, mentre un buon materasso è sempre raccomandabile. Se non ereditate una cameretta da parenti o amici, tenete presente che la culla che dondola concilierà il sonno del pupo. Servono lenzuolini della misura giusta e copertine leggere. Acquistate un buon cuscino antisoffocamento, meglio se con imbottitura antiacaro. Se a casa fa freddo la notte, preferite un sacconanna piuttosto di ricoprire il pupo con strati di coperte (in un paio di mesi i piccoli imparano a scalciarle via). I sacchinanna sono dei piccoli sacchi a pelo che assicurano il caldo alla pancina e alle gambe del bimbo, sono molto comodi e li tengono al caldo fino al risveglio. Nell’Europa del Nord sono utilizzatissimi e qui si trovano in negozi specializzati o si possono ordinare su Internet. Anche se allattate procuratevi una confezione di latte in polvere e un biberon da riporre in fondo alla dispensa. Con tutta probabilità non vi serviranno (e noi vi auguriamo di dimenticarli dove li avete lasciati) ma dormirete meglio e rassicureranno la nonna quando vi terrà il bebé (e che faccio se il piccolo ha fame e siete bloccati nel traffico?). Davvero utile è il cuscino da allattamento, una specie di cuscino-ciambella che si mette intorno alla pancia per appoggiare il bimbo quando prende il latte. Ne saggerete la versatilità in mille occasioni: al corso preparto, durante il travaglio, come paracolpi per il lettino, come sostegno per il bimbo che comincia a sedersi e come gioco quando è più grande. Vi serviranno anche un fasciatoio e un bagnetto. Il primo è normalmente una cassettiera con sopra un piano ampio a sufficienza da appoggiare un materassino dove cambierete il bimbo. Qualche genitore ne fa a meno e preferisce cambiare il bimbo sul letto o sulla lavatrice, ma la sua schiena non è contenta. Per il bagnetto non lasciatevi tentare da acquisti folli. All’inizio la cosa più comoda è lavarlo nel lavandino (utile una bottiglia di Amuchina per pulire le superfici del bagno). Crescendo si divertirà di più se acquistate una vaschetta. Ce ne sono di tutti i modelli e di tutti i prezzi. Meglio scegliere vaschette sobrie, poco ingombranti e riciclabili (leggi: una bacinella). Ottime, per chi non ha la vasca da bagno, le vaschette di gomma gonfiabili che entrano nella doccia.