È nata poco più di un anno fa l’associazione “Il Cuore di Giampy”, per sostenere la ricerca sulle malattie cardiache del feto: l’ha fondata una mamma milanese, Susanna Rossi, con un obiettivo ambizioso: contribuire, grazie a raccolte di fondi, al lavoro scientifico e medico che studia le anomalie genetiche del cuore dei piccolissimi in gestazione. Il progetto si occupa di sostenere le cure di terapia intensiva dopo la nascita e di fornire un sostegno adeguato alle famiglie che hanno subito un lutto perinatale. Susanna Rossi è mamma di cinque bambini: ce n’era anche un sesto, Giampaolo, partorito senza vita a causa di un’anomalia al cuore. E una delle sue figlie, Agnese, ha rischiato anch’essa la vita per un’anomalia cardiaca, che non poteva essere rilevata durante la gravidanza. Agnese ce l’ha fatta, ma nel corso della terapia Susanna ha avuto modo di osservare i punti deboli del sistema ospedaliero e le carenze nelle attrezzature, costosissime, che servono a curare bambini così piccoli e malattie così complesse. Da lì l’idea di far nascere l’associazione e il relativo calendario di appuntamenti e aste benefiche.
Il Cuore di Giampy ha annunciato di voler seguire con attenzione anche le attività di Famiglie Sma, genitori per la ricerca sull’atrofia muscolare e spinale, ma tra le associazioni in lizza per i premi ci saranno altri enti di ricerca che lavorano a interventi di sostegno culturale e psicologico. https://it-it.facebook.com/cuorediGiampy
[Claudia Silivestro]
[photo by MouMou Photography]