Il figlio preferito esiste! Lo dice la scienza

da | 31 Gen, 2025 | Lifestyle, News, News in evidenza, Podcast

Lo studio americano conferma che le preferenze esistono: ecco come si manifestano e come riconoscerle

I genitori affermano di amare tutti i figli allo stesso modo (o per lo meno fanno il possibile per evitare favoritismi troppo marcati). Eppure uno studio pubblicato dall’American Psychological Association sulla rivista Psychological Bulletin suggerisce che, in realtà, il favoritismo esiste, eccome. Analizzando quasi 20.000 partecipanti attraverso una meta-analisi di 30 studi, i ricercatori hanno scoperto che alcuni fattori, come il genere e la personalità, possono influenzare le preferenze dei genitori nei confronti dei figli.

Chi è il figlio preferito?

Secondo la ricerca, le figlie femmine hanno maggiori probabilità di essere le favorite, sia dalle madri che dai padri. Inoltre, i bambini con un carattere responsabile, organizzato e gradevole ricevono più attenzioni, probabilmente perché i genitori li trovano più facili da gestire. Al contrario, l’estroversione, che nella società è spesso considerata una qualità positiva, non sembra influenzare le preferenze genitoriali in modo significativo.

Conta l’ordine di nascita?

Si è sempre pensato che il primogenito riceva maggiori attenzioni perché, almeno per un periodo, è l’unico figlio. Altre teorie sostengono che sia il più piccolo a essere il cocco di casa. Tuttavia, lo studio non ha trovato prove schiaccianti a favore di queste ipotesi. È emerso, però, che i figli maggiori tendono a ricevere maggiore autonomia, forse perché considerati più maturi e affidabili rispetto ai fratelli minori.

Come si manifesta il favoritismo?

I genitori possono mostrare preferenze in diversi modi: attraverso il tempo e l’attenzione dedicati, il tono delle interazioni, la gestione delle risorse economiche e persino il livello di controllo esercitato sui figli. Questo favoritismo può avere effetti positivi su chi lo riceve, ma può anche creare squilibri: i figli che si sentono meno considerati rischiano di sviluppare problemi di autostima e di avere relazioni familiari più tese.

Come rendere tutto più equilibrato?

Alexander Jensen, autore principale dello studio, sottolinea che essere consapevoli di queste dinamiche può aiutare i genitori a evitare squilibri e a trattare i figli in modo più equo. Sebbene sia difficile eliminare del tutto certe preferenze, riconoscerle è il primo passo per creare un ambiente familiare sereno e armonioso.

Quindi, se vi siete sempre chiesti se vostro fratello fosse il preferito, ora avete qualche elemento in più per capirlo. Ma ricordate: il favoritismo genitoriale è un fenomeno complesso, che dipende da molteplici fattori e non da una semplice predilezione per il più grande o il più piccolo della famiglia.

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