Momenti di pace per rigenerare mente e spirito, accogliere e comprendere: come ‘condividere’ il silenzio con bambine a bambini
Il silenzio. Tutti sappiamo quali sono i benefici del silenzio, non abbiamo bisogno di un Maestro Yoga per capirlo. È nel silenzio che accade l’ascolto, di noi stessi come dell’esterno. È nel silenzio che nasce la creatività e possiamo trovare un’isola di pace in cui rigenerare la mente e lo spirito. Non solo, è nel silenzio, che troviamo le risposte a tutte le nostre domande.
In un momento storico in cui siamo quasi sopraffatti dalla quantità di informazioni uditive e visive, dalle notifiche del cellulare e dalle mille chat sui social, questa isola di pace sembra diventare sempre più l’isola che non c’è. Eppure è proprio quando siamo circondati da mille stimoli che abbiamo più bisogno di silenzio.
Accoglienza, ascolto, comprensione
Perché il silenzio ci dona profondità e la profondità ci permette di metterci in contatto con le nostre autentiche esigenze, ci insegna a entrare in empatia con l’altro attraverso l’ascolto, l’accoglienza, il non giudizio. Ci permette di prendere coscienza di ciò che siamo e di ciò che accade. In questo modo, il silenzio crea lo spazio per fare delle scelte. Capire quello che è veramente importante.
Il silenzio in noi
Non si tratta esclusivamente di un silenzio “esterno” a noi, per esempio quello che troviamo quando andiamo a passeggiare in un bosco spegnendo magari il cellulare, ma, soprattutto, di un silenzio “interno”, fatto dell’assenza, o quasi, di pensieri. Possibile? Difficile? Certo l’ambiente, soprattutto all’inizio, aiuta, ma dovremmo cercare di focalizzarci anche sull’essere in silenzio dentro di noi.
Ma come fare con i bambini e le bambine? Non è un’impresa impossibile? No, soprattutto se puntiamo sul gioco e la scoperta e soprattutto se noi “giochiamo” con loro. Non essendo esperti in silenzio, possiamo permetterci di non essere adulti per un po’, ma farci noi stessi bambine e bambini che stanno scoprendo qualcosa di nuovo.
Un gioco nel verde
Per giocare iniziamo con una bella passeggiata nel verde tutti insieme. Quando avremo trovato il giusto posto, sediamoci a giocare al gioco del silenzio. Possiamo decidere insieme quanti minuti di silenzio contare, e se il silenzio viene interrotto prima dello scoccare del timer, bisogna ricominciare da capo. Di volta in volta, si possono aumentare i minuti. Una volta che ci prendono gusto, saranno le bambine e i bambini stessi a chiedere più minuti!
Per invitarli a vivere il silenzio interno, possiamo aggiungere la “regola” del disegnare a casa tutto quello che si è sentito o visto intorno a noi nel bosco durante i minuti di silenzio, oppure raccontarcelo subito dopo!
La condivisione del silenzio
Per noi adulti, può essere utile iniziare a contare i tempi di inspiro ed espiro, cercando di rallentarli, e con loro il flusso di pensieri. Anche noi possiamo concentrarci sui suoni e l’ambiente per poi condividere l’esperienza.
Perché c’è un altro aspetto meraviglioso del silenzio ed è la sua condivisione. Chissà perché tendiamo sempre a riempire il silenzio quando siamo in compagnia di altre persone e a imbarazzarci se nessuno parla. Eppure è meraviglioso, anche attraverso il gioco, incontrare davvero un’altra persona, un’altra anima, nel silenzio.
Di Giulia Efnael