Abbiamo incontrato Chiara Carminati, scrittrice per l’infanzia che ha vinto il Premio Strega e il Premio Andersen, al Festivaletteratura 2018 di Mantova
L’abbiamo incontrata al Festivaletteratura di Mantova, Chiara Carminati, tenera e delicata autrice di storie, poesie e testi teatrali dedicati ai bambini e ragazzi. L’argomento dell’intervista è stato semplice: qual è il libro più divertente che hai letto?
“Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome – ci ha risposto Chiara -. È un libro che mi ha fatto ridere fino alle lacrime. Spesso viene proposto ai ragazzi come lettura per le vacanze, ma consiglio di non scegliere edizioni ridotte, che magari mancano proprio delle parti che lo rendono unico e spassoso”.
I libri sono importanti per vivere di più
Secondo te cosa offrono oggi i libri, ai bambini e ai ragazzi? “Esattamente quelle che hanno sempre offerto: un’opportunità per vivere emozioni e avventure attraverso le parole e le storie. E quindi per ampliare la nostra vita grazie alle vite altrui”.
Ti ricordi qual è stato il primo libro che hai letto? “Non proprio, però ricordo il primo libro che ho letto e amato. Si tratta di una raccolta di filastrocche illustrate da Seymour Chwast, che mi incantava per l’assurdità delle piccole storie e per la sorpresa delle immagini”.
Chiara Carminati e l’adolescenza
Chiara Carminati ha un’attenzione particolare per l’adolescenza, quel momento in cui tutto cambia, anche per i genitori.
Com’è nata l’idea di “Viaggia verso” il tuo ultimo libro di poesie delicate, rivolte a quel tempo elastico e infinito che chiamiamo adolescenza? “La raccolta è germinata da un piccolo nucleo di poesie, che sono nate dalle immagini di Pia Valentinis. Erano immagini ricche di stimoli e potenti. L’ideale per creare dei testi brevi e densi come sono le poesie.
Mi capitava, nello stesso periodo, di incontrare sempre più spesso ragazze e ragazzi. Rivolgere a loro quelle parole mi è sembrato naturale. Poi, parlandone con Beatrice Masini, direttrice editoriale di Bompiani, è venuta l’idea di una raccolta di poesie esplicitamente destinate a loro, i ragazzi più grandi”.
Dovessi tratteggiarli in poche righe, i ragazzi di oggi? “Impossibile generalizzare. Le poesie sono tante e differenti proprio perché guardano in tante direzioni, cercano tanti occhi, rispondono a tante voci diverse. L’adolescenza è un’età inafferrabile e sfaccettata”.
A tu per tu con Chiara e le sue opere
I tuoi personaggi rimangono nel cuore e nella mente. Ti è capitato anche di raccontare le imprese dell’oceanografa Sylvia Earle per Editoriale Scienza o di tratteggiare Artemisia Gentileschi e Gae Aulenti in “E negli occhi scintille”. Qual è stato l’approccio per questi lavori?
“Mi entusiasma raccontare vite realmente vissute, a maggior ragione se non sono troppo conosciute dal pubblico, benché abbiano cose importanti da raccontare ai ragazzi. La storia di Sylvia Earle o quelle delle ‘magnifiche sette’ che ho scelto per il libro sulle artiste. Dare voce a un personaggio che è anche una persona reale è un impegno. Richiede studio, approfondimento, intuizione… e anche un pizzico di fortuna”.
Un’esperienza anche a teatro
Sei molto attiva a teatro. Dove possiamo seguirti? “In teatro i sogni migliori si coltivano in compagnia. Gli spettacoli in cui sono coinvolta sono nati dal dialogo con musicisti e illustratori, dal desiderio di contaminare i linguaggi creando qualcosa di nuovo. Prossimamente sarò impegnata a raccontare ai bambini i “Quadri di un’esposizione” di Modest Mussorgsky, insieme alla pianista Giovanna Pezzetta e in collaborazione con la Fondazione Concerti di Milano”.
Grazie Alce Nero!
Da più di 20 anni Festivaletteratura è uno degli appuntamenti più importanti per il panorama culturale del nostro Paese. Abbiamo incontrato Chiara Carminati grazie ad Alce Nero, che sostiene e partecipa al Festivaletteratura con una proposta pensata per offrire una pausa di gusto a tutti i visitatori.
GG ama chi sostiene la cultura!
