Da che mondo è mondo si gioca e i giochi sono figli del loro tempo. Mai come oggi si è avuta così tanta scelta. Come far coesistere modernità di idee e materiali antichi? Come coniugare i giocattoli di una volta con il nuovo design? Ci siamo divertiti a curiosare in cinque meravigliosi regni della fantasia, guidati dall’esperienza di giocattolai esperti, capaci di orientarci nella scelta.
Antichi falegnami e mondo dei Makers
Quanto è bello un gioco che è insieme divertimento, artigianato, design e innovazione? Parole d’ordine: pezzi semplici e resistenti, possibilità di personalizzazione pressoché infinita. Matteo ed Edoardo vivono in Brianza e sono le menti – e le mani – di Babau Lab (www.facebook.com/babaulab), nuova realtà che si affaccia sul mondo del giocattolo artigianale, fatto e pensato con cura. Con una particolarità. “Provengo dal movimento Maker e dai Fablab – racconta Matteo -. Edoardo è invece un designer classico. Entrambi siamo nati e cresciuti in Brianza, dove abbiamo respirato fin da piccoli il culto del legno lavorato”. Tirature limitate, quasi su commessa, con proposte di giocattoli della tradizione riscoperti in luce moderna. “Siamo attenti al tema della sostenibilità e al mondo Fablab. Utilizziamo materiali italiani ed ecologici, dal legno di rovere alla lana, ai colori 100% eco”. Piste in legno personalizzabili, strutture a chiodini che diventano stupefacenti appendiabiti. E poi le illuminasogni: gufi, scimmie e lorilenti luminosi, con tanto di USB raccontafiabe. “Sono lampade con sensore di prossimità, gli occhi si accendono con il passaggio. All’interno, grazie a una chiavetta USB, si possono inserire fiabe e musica, per accompagnare i bimbi nella nanna, nel gioco, nella scoperta della musica”.
Di giochi educativi e modellismo
La cultura digitale piace, ma non tralasciamo, man mano che si cresce, le attività creative e manuali. Sollecitiamo i nostri bambini a giocare e li vedremo divertirsi con passatempi semplici che ci ricordano la nostra infanzia o quella dei nostri genitori. Diego Carena di Stupeficium, il negozio di via Pollenzo 69 a Bra (CN), che vende anche online sul sito www.stupeficium.com, ci guida nel mondo dei giocattoli educativi anche per piccolissimi. “Non è mai troppo presto per regalare un gioco educativo. Ne esistono di bellissimi in versione per i più piccini: costruzioni soffici e giochi da bagno sono alcuni esempi adatti fin dalla nascita. Ci sono i doudou che accompagnano i primissimi giorni, i libri morbidi, gli animaletti trainabili e i sonaglini. Regalano intelligenza, creatività e spensieratezza”. Man mano che si cresce ci si può mettere alla prova con il modellismo. Stupeficium ha un’attenzione particolare per i giochi che spingono a fare attività genitori-bimbi insieme. “Il piccolo modellista potete star sicuri che non si annoierà mai – racconta Diego -. Ci sono i set di costruzione Toifoc, per realizzare edifici con veri mattoni e cemento, adatti dai 6 anni: si costruiscono casette, castelli e tutto quello che la fantasia può suggerire. E poi ci sono i torni per creare vasi di argilla, set per assemblare bambole e peluche e set per creare gioielli”. Mille modi per giocare e divertirsi, anche per gli appassionati di motori. “Le Mini 4Wd giapponesi, macchinine a batteria, sono semplici da montare e poi ci sono i mezzi radiocomandati per guidare, come i grandi, automobili sportive e trattori. La scelta è ampia, i bambini vanno matti per i modelli più semplici, ma si arriva fino a quelli a benzina, che consiglio dai 12 anni in su”.
Natural Wood
Il mondo caldo, affascinante e intramontabile del legno si trova da Mihai, in corso Indipendenza 14 a Milano (www.mihai.it). “La storia dei giocattoli in legno è molto diversa – racconta Mihai -. Alcuni giochi sono modelli antichi che vengono elaborati e ridisegnati, altri vengono studiati per specifiche attività motorie o creative. E poi ci sono i giocattoli con una loro filosofia, che lasciano spazio alla fantasia e alla manualità dei bambini di tutte le età”. Il legno grezzo trasmette emozioni e spesso osservando i bambini giocare possono nascere nuove idee per giocattoli ancora più nuovi e stimolanti. Senza contare i giocattoli in legno di ispirazione scientifica, come le Invenzioni di Leonardo trasformate in kit di costruzioni per bambini da 8 anni in su. Se cercate un’idea originale, che vada oltre il trenino e il cavallo a dondolo, qui troverete puzzle, giocattoli musicali e un vasto assortimento di giochi di società fatti in legno, di cui vi innamorerete voi per primi.
La scienza è un gioco
Il vero must have 2015 è il gioco che invita ad avvicinarsi alla scienza. “La sperimentazione è alla base del pensiero scientifico – spiega Claudia, responsabile di Eureka Kids di Busnago (MI), che ha sede in via Italia 197 presso il Centro Commerciale Il Globo (www.eurekakids.it) -. Le possibilità di fare un regalo che avvicini alla scienza, incuriosisca e diverta sono tantissime. Partiamo dall’astronomia: che ne pensate di un proiettore di stelle e di un proiettore per vedere nel tetto le costellazioni, pianeti, nebulose e altre immagini dello spazio fornite dalla NASA e catturate dal telescopio Hubble o dalle sue navi spaziali? O preferite andare alla scoperta dei fenomeni naturali con lenti e binocoli? Oppure creare polimeri senza più fermarvi, facendo magari un vero viaggio al centro della Terra per scoprire come nascono le pietre preziose con Crystal Mistery?. Le novità sono davvero tante: nello shop online di Eureka Kids c’è “La scienza in cucina”, per scoprire tutti i segreti del cibo e giocare a chi trova più somiglianze tra ricercatori e regno dei fornelli. Sempre online c’è il nuovissimo “Impronte digitali” della portoghese Science for you: investigare il crimine, cercare l’orma delle scarpe o la marca dei pneumatici per smascherare il colpevole. Il tutto corredato da librettino sulle scienze forensi a cura dell’Università di Lisbona.
Travestimenti e giochi di imitazione
Da Vita Beata, in via California 24 a Milano, ci si perde in un universo colorato, che sorprende con proposte che sono scelte da ogni parte del mondo. Se è vero che il gioco più antico è imitare, perché non cominciare a essere mamma e papà? “Il gioco di imitazione per eccellenza è sempre la cucina – dice il titolare Alessandro Mariotti -. C’è un periodo in cui anche i maschietti cucinano a più non posso. Noi proponiamo cucine nei toni neutri, in legno, che sono regalate, direi in parti uguali, a bimbi e bimbe”. Interessanti ed educativi i set di cibi dal mondo in legno e feltro o in stoffa: c’è anche il set per preparare la merenda sana, con la fetta di pane, il prosciutto e la marmellata. Ci innamoriamo dei banchetti da lavoro e dei garage, che hanno reso felici e indaffarati generazioni di bambini e che continuano a essere tra i “must have”.
Il tuffo nel mondo delle favole con burattini e marionette ci fa riassaporare il fascino di storie senza tempo: oltre ai superclassici che prevedono la trasformazione di mamma e papà in Mastri Burattinai, ci sono proposte anche per gli under 3. Tra le più belle, ci sono le morbide, soffici e guantate marionette della belga Beleduc: coccinelle e scoiattoli, ricci e farfalle per inventare storie, e poi ancora e ancora. Per i piccolissimi (a partire da 1 anno) c’è la Cappuccetto Rosso della Lilliputienne: un unico gesto e via, la bambina si trasforma nella nonna e da lì, in un attimo, diventa il famelico ma sfortunato lupo. Giocare creativo? No limits! È il meraviglioso gioco del “Facciamo che…”: pirati e principesse, ma anche e soprattutto le professioni vere, quelle di mamme e papà. “I più richiesti sono il medico e il veterinario, i preferiti di bimbi e bimbe – racconta Alessandro – Per diventare infermieri e cuochi perfetti non è necessario un costume intero, come a Carnevale: basta una blusetta unisex, in taglia unica 3-6 anni e gli accessori. E il gioco è fatto”. Il bello sta proprio nel reinventarsi continuamente, trasformandosi in un turbine di fantasia e creatività. Tanto che in Nord Europa e in Inghilterra nelle camerette dei bambini c’è un cassone di legno con dentro tutti i travestimenti. Un gioco semplicissimo, che rende indipendenti i bambini perché imparano a vestirsi e svestirsi in autonomia. A noi di GG l’idea dello scatolone piace tantissimo: e a voi?
E ora si gioca!
Le vacanze di Natale sono il momento per eccellenza dedicato al gioco: si aprono i pacchetti, ci si diverte a montare piste e trenini, a far trotterellare anatre trainabili sul parquet. Condividere le ore di gioco è importante, ma ci sono alcune accortezze a cui non sempre si fa attenzione. Su tutte, questa: il gioco si fa insieme, ma ricordiamoci di lasciare la giusta indipendenza. Il detto “Sbagliando si impara” è più che mai vero, lasciamoli sperimentare e misurarsi con le proprie capacità. I nostri cuccioli saranno più che svelti nel correggersi da soli e saranno soddisfatti di esserci riusciti senza il nostro aiuto.
[Marta Vitale Brovarone]