Novità, turbolenze e nostalgia dell’inserimento a scuola. Insieme ai nostri figli nel cambiamento, anche grazie ai libri illustrati.
Il primo distacco è sempre faticoso. Il distacco in generale lo è; ma il primo è carico di tanti significati. Per i grandi c’è la paura, c’è la fiducia/sfiducia, il dubbio di fare e sbagliare, il senso di colpa, la nostalgia per un tempo di simbiosi finito. C’è anche quel sospiro di sollievo per qualche ora libera guadagnata però. E per i piccoli? “All’inizio è probabile molta confusione”, commenta Francesca Sisto, referente del progetto Menounopiùsei per l’Opera Munifica Istruzione di Torino. “Il primo inserimento, che sia al Nido o alla scuola dell’infanzia, segna un passaggio epocale, ovvero quello dal rapporto individualizzato con i propri genitori a quello di gruppo insieme ad altri bimbi e altri adulti. Praticamente come passare dalla vita in un piccolo villaggio dove sei conosciuto e ri-conosciuto da tutti, a New York! E New York può essere bellissima, entusiasmante, ma certo c’è bisogno di imparare ad orientarsi, capire le strade, trovare punti di riferimento e volti amici di cui fidarsi. Inoltre c’è da capire se e come, mamma e papà, dopo che mi hanno salutato, tornano”. Quelli dell’inserimento sono emozioni ed apprendimenti molto impegnativi: si portano dietro la nostalgia e la mancanza, la rabbia, la tristezza..insomma, i segnali del legame d’amore che c’è tra noi e i nostri figli.
L’inserimento si fa insieme
E allora? Come si fa? Si fa insieme, ognuno per la sua parte. “Per i bambini – continua Francesca Sisto- è molto prezioso sentirsi capiti e compresi in questi aspetti della loro vita: la confusione che porta il nuovo ha bisogno di essere dipanata e decantata perchè possa lasciare spazio anche alla ricchezza presente nelle nuove esperienze”. Soprattutto vanno rassicurati. Vanno abbracciati e accolti nei capricci, rassicurati del ritorno, del nuovo tempo insieme.
L’aiuto dei libri illustrati anche per l’inserimento
Uno dei mille modi per “fare insieme” è quello che i libri, gli albi illustrati: uno spazio aperto, che consente ad entrambi di pensare insieme al momento che si sta attraversando. Abbiamo chiesto proprio a Francesca Sisto, che da sempre accompagna i genitori nella scelta del Nido, della struttura o dell’esperienza più adeguata, di consigliarci alcuni testi per rassicurare e rasserenarci durante i periodi di novità e crescita.
So che ci sei, Valentina Edizioni
Questo albo illustrato, di Yael Frankel, presenta una bambina e un grande orso bianco. Ci sono giorni in cui i due stanno molto vicini e giorni in cui i loro occhi non si incrociano; giorni in cui guardano la stessa cosa eppure vedono cose diverse; volte in cui l’orso grande non guarda la bambina per paura di vederla cadere. Ma, sempre, entrambi sanno di esserci l’uno per l’altra in modo incondizionato. Tenero, dolce anche nelle linee delle illustrazioni, questo testo racconta la vicinanza indiscussa tra grandi e piccoli, anche nella diversità, ed è perfetto per raccontare la presenza di un genitore (il grande orso) che sta vicino alla propria bambina anche quando lei guarda in una direzione diversa, cade o si allontana per poco. Qui la scheda.
Lacrime che volano via, Babalibri
Questo è un libro speciale, scritto e illustrato da Sabine De Greef, che racconta di un bimbo disperato che piange e piange e piange inconsolabile. Per fortuna arriva qualcuno che gli svela un segreto: sai cosa si può fare con tutte queste lacrime? Innanzitutto vanno coccolate e cullate con gentilezza; poi una volta rassicurate bisogna far loro il solletico e vanno fatte saltare, ballare e girare. Solo così le lacrime diventano leggere e possono volare via. Un libro meraviglioso, già per piccolissimi, che li aiuta ad accogliere il pianto e la tristezza, suggerendo un modo perchè quelle lacrime possano diventare un sorriso. Ideale per i momenti di tristezza da allontanamento e inserimento.
Fili, EDT
Tutti i genitori dovrebbero avere questo libro. Tutti tutti, madri e padri. Un testo commuovente, da leggere (e forse un po’ spiegare) ai più piccoli, ma incisivo anche per gli adulti. Torill Kove, scrittice e illustratice, racchiude tutto il un filo, il filo che lega una mamma (un genitore) a un figlio. È un filo di vita che li lega e che man mano si allunga a dare spazio. Legate da quel filo la mamma si prende cura della figlia, poi, legate, vanno alla scoperta del mondo, del gioco, dell’altro al fuori di loro. E quando i tempi sono maturi, sono entrambe pronte per tagliarli quel filo e arrotolarne ognuna un pezzetto, da tenere sempre con sé, proprio all’altezza del cuore. Così, con quel gomitolo rosso, la figlia potrà partira alla ricerca della propria vita e del proprio filo, sempre certa che quel legame, quel filo vicino al cuore, non la abbandonerà mai.
L’amore è, Lemniscaat
Ormai conosciutissimo, l‘albo illustrato di Mies Van Hout mostra tutte le diverse espressioni dell’amore di un genitore, fin dall’idea di volere un bambino. Per questo l’amore, ancora prima del concepimento, è sperare, è attesa, è stupore. Con la nascita l’amore diventa nutrimento, conforto e accudimento. Col il tempo amare significa divertirsi, ascoltare, incoraggiare e anche lasciare andare.
A piu tardi, Babalibri
Per i più piccoli, meno metaforico e più semplificato, questo testo di Jeanne Ashbé illustra una tipica mattina all’asilo, con Milo accompagnato dalla mamma e Anna accompagnata dal papà. Dopo aver salutato i genitori, Milo e Anna giocano, mangiano, fanno il pisolino e la pipì. A fine giornata, dopo tanto fare e tanta condivisione con gli amichetti, i due bimbi ritrovano e riabbracciano i genitori. Link alla scheda.
Zeb e la scorta di baci, Babalibri
Una dolcissima idea quella dell’autore Michel Gay, facile anche da mettere in pratica prima dei saluti. Zeb parte per il soggiorno estivo e si rattrista molto all’idea di dover dormire senza i baci di mamma e papà. Ma i genitori hanno una bellissima idea per consolarlo nei momenti di nostalgia! Si danno un bacio mettendo un foglietto tra le loro bocche: così si hanno due baci in un colpo solo; da una parte del foglietto c’è il bacio della mamma, quello rosso di rossetto, e dall’altra il bacio del papà. Quando sente la loro mancanza, Zeb può avvicinare il foglietto alle guance e sentirli vicini vicini. I foglietti di baci aiutano anche le altre piccole zebre, ma una volta arrivati al mare la nostalgia svanisce ed è tempo di giocare!
I tre piccoli gufi, Mondadori
Un libro consigliatissimo dalle mamme già bis e tris, che, per mano di Martin Waddell e Patrick Benson, racconta di tre piccoli gufi che una notte si svegliano e non trovano più la loro mamma. Dove sarà finita? La cercano e la aspettano, domandandosi che fine abbia fatto. Starà cercando del cibo per noi? Magari si è persa? O è stata presa dalla volpe? Ma alla fine la mamma arriva e quanti balli e salti al ritrovarla.
“Perchè vi agitate tanto?” chise Mamma Gufa. “Lo sapevate che sari tornata”.
I piccoli gufi ci pensano (tutti i gufi pensano molto!). “Io lo sapevo” disse Sara. “Anch’io lo sapevo!” disse Bruno. E Tobia disse: “Io voglio bene alla mia mamma!”.
Un gentilissimo e dolcissimo testo, anche per piccoli, per rassicurarli del ritorno. Disponibile in formato maxi o mini ottimo da zainetto.
Ti voglio bene anche se.. , Mondadori
Mini è una piccola volpe, piantagrane e prepotente, e pure un po’ provocatrice. Cerca le attenzioni di Maxi, e soprattutto tante conferme. Mi vorresti bene anche se fossi un orso sbrana ossi? O un grande insetto o un coccodrillo? “Certamente! Tra di noi non cambia niente. Che tu sia un insetto o no…io per sempre ti amerò!”. La piccola volpe si fa tante domande, se l’amore dei grandi dura per sempre o si strappa e si rompe, se si incolla e rattoppa, e poi che cosa diventa quando non ci siamo più? “Finché le stelle splendono nel cielo buio e nero, l’amore sarà vivo per sempre e per davvero”. Anche questo testo è disponibile nel doppio formato.
Il libro che va a scuola, L’Ippocampo
Il libro che va a scuola si aggiunge alla serie di testi dedicati alle emozioni di Ramadier e Bourgeau. Il libro deve tornare a scuola; chiediamogli allora se ne ha voglia, se è contento di ritrovare la maestra, di conoscere nuovi amici e di impiastricciarsi con gli acquerelli. Alcune domande gentili e pacate, da fare al libro e in cui il piccolo lettore può ritrovarsi e rassicurarsi.
Lo scacciapensieri, Edizioni Usborne
Per chi invece ha bisogno di strumenti per gestire il cambiamento e lo stress da inizio scuola (per bambini più grandi, in età da scuola primaria), Lo scacciapensieri di Alice James può essere un modo divertente per dare forma e lasciar andare tutta la pressione che le ore al banco possono portare. In modo snello e divertente, questo quaderno raccoglie consigli, suggerimenti e esercizi anti stress, per riconoscere le emozioni e imparare a gestirle, magari con un po’ di rilassamento e yoga guidati dalle illustrazioni o provando a scarabocchiare e dare una forma a quello che si sente, che sia paura, ansia o preoccupazione. Un bel regalo per i più grandicelli e uno strumento utile per i genitori per comprendere le emozioni dei bambini e star loro vicino.