La Casa del Cuculo: due famiglie e un ecovillaggio

da | 19 Nov, 2023 | Lifestyle, Persone

Una casa, due famiglie e tanti progetti: nella Casa del Cuculo si coltiva arte, cura, attenzione all’ambiente e alle relazioni

Sara e Giulio vivono con i loro figli, Greta di 9 anni anni e Livio di 4 insieme a Elena e Marcello con Gianluca, 15, Lara, 10 e Arturo, 5, nella Casa del Cuculo. Un luogo speciale, nella natura, in cui hanno sviluppato un progetto di convivenza in armonia con l’ambiente. 

“Sono andata a viverci con il mio ragazzo di allora quando avevo 22 anni – racconta Sara -. Era già all’epoca una casa speciale, nata come progetto di convivenza nel 2001-02: un luogo dove negli anni sono passate e hanno vissuto tante persone diverse che avevano in comune tra loro la passione per l’arte, la musica, l’ambiente. Mi attraeva proprio per il progetto alla base, improntato alla sostenibilità e all’armonia con l’ambiente e per la commistione di arte ed ecologia. E ho finito per rimanerci anche quando la storia con il fidanzato è finita. Nel frattempo avevo conosciuto Giulio, che anche lui viveva qui e qui siamo rimasti insieme, qui sono nati i nostri figli”.

Due famiglie e una cucina

Con il tempo nella Casa del Cuculo sono passate tante persone: ora sono rimaste a viverci due famiglie, quella di Sara e quella di Elena e Marcello. “Per alcuni anni abbiamo convissuto in tre famiglie, ma la casa era troppo piccola e tutti insieme ci stavamo stretti. Continuiamo a ospitare altre persone, temporaneamente, ci piace l’idea di aprire la casa all’esterno. Facciamo parte della rete degli ecovillaggi, e a volte arriva qualcuno a stare da noi per un periodo. Certo, si vive molto insieme, anche perché in casa c’è una sola cucina ed è lì che ci si ritrova. Una volta c’era anche un solo bagno, ma ora finalmente ne abbiamo fatto costruire un altro e ogni famiglia ha il suo. All’esterno ci sono un orto e un frutteto, coltivati in permacultura, un sistema per la raccolta dell’acqua piovana e un impianto di fitodepurazione: nel nostro modo di vivere il principio che seguiamo qui è quello dell’eco-rigenerazione.

Nati in casa

A parte il più grande, Gianluca, tutti gli altri bambini sono nati in casa, con l’assistenza di un’ostetrica. “I nostri parti sono stati vissuti collettivamente. Certo, abbiamo entrambe partorito da sole, nella nostra camera, ma sapevamo che gli altri fuori c’erano ed erano e sentivamo il loro sostegno e presenza. Sono stati momenti intensi e belli; ci si ritrovava insieme in cucina a preparare i cappelletti per portare un brodo fumante e saporito alla mamma che aveva appena partorito. E dopo la nascita è impagabile avere il supporto di una piccola comunità, fa una bella differenza nei primissimi tempi: io ho ricordi bellissimi di quei periodi!”. 

I figli delle due famiglie crescono insieme. “La loro è una relazione speciale, sono sorelle-non sorelle, fratelli-non fratelli. Si sentono e di fatto sono molto vicini: in casa ho un’amica o amico speciale con cui ho una relazione molto stretta. Poi hanno anche amici e amiche fuori della casa, e ci mancherebbe! Frequentano sin da quando sono piccoli le scuole pubbliche della zona: ci piace sentirci parte della comunità locale”.

viviamo così

La gestione dell’entropia 

Come fate a gestire la quotidianità di due diverse famiglie in uno stesso spazio? “Nella gestione della casa condivisa si fanno i turni e ci si divide i compiti: io ad esempio faccio il pane e vado a fare la spesa ma non porto via la spazzatura. In cucina c’è un tavolone attorno al quale ci ritroviamo ogni giorno per mangiare e intorno al quale regna spesso una gran confusione. È il principio dell’aumento dell’entropia, siamo 4 + 5 ma a volte, specialmente quando sono stanca, è come se fossimo molti di più, può essere più complicato e faticoso.

Il lato positivo è che c’è sempre qualcuno che ti aiuta a relativizzare, a riflettere sul tuo approccio all’educazione e alla vita, hai continuamente dei testimoni di quel che succede nel tuo piccolo nucleo”. 

E se gli approcci nell’educazione dei figli sono diversi, come fate? “Ognuno di noi ha le proprie idee e quindi anche gli stili educativi possono differire. E a volte non è semplice. Ad esempio, si sta tutti seduti a tavola per tutta la cena o i bambini si possono alzare quando hanno finito? Come gestiamo gli scatti di rabbia dei figli? Il modo in cui ti rapporti con i tuoi figli riflette tanto di te e ti mette di fronte al perché di certe scelte. Il confronto con un’altra famiglia è certo più faticoso, ma è anche un’occasione impagabile di crescita, per tutti”. 

E se ci sono conflitti di regole, come riuscite a mediare? “Ogni famiglia ha le sue regole e questo vale anche per i bambini: accettano il fatto che siamo due famiglie diverse con abitudini diverse”.

L’alleanza di due nuclei famigliari

“La struttura della famiglia nella società di oggi è ancora quella classica di genitori + figli, noi invece abbiamo formato un nucleo atipico, fatto dall’alleanza di due famiglie. Per facilitare la convivenza una volta al mese facciamo un cerchio per un check-up su come ci sentiamo. Al momento lo facciamo solo noi 4 adulti, perché abbiamo provato a coinvolgere i figli ma è stato più frustrante che efficace. Tutti insieme invece ci concediamo ogni tanto delle micro-feste, momenti di gioia condivisa che sono molto nutrienti per le relazioni tra di noi. A volte ci possono essere tensioni – anche perché non solo viviamo insieme ma lavoriamo tutti e 4 prevalentemente da casa – ma c’è molto meno isolamento. 

Elena e io abbiamo formato un’alleanza e un’amicizia fuori dagli schemi. Siamo molto allineate. Trovo che nelle famiglie solitamente si tende ad aspettarsi troppo dal partner: io invece condivido alcuni della mia vita con Elena piuttosto che Giulio, questo toglie anche un po’ di pressione alla coppia”.

A proposito di coppia, come fate a vivere una vostra dimensione a due in una casa in cui la quotidianità è così piena? “Beh, innanzitutto abbiamo la nostra ala della casa, con due camere e un bagno, che è tutta per noi. E lì siamo come tutte le coppie e ci possiamo ritagliare degli spazi a due. Lo stesso accade se vogliamo trascorrere una serata in famiglia, noi 4: allora, magari ordiniamo delle pizze e le mangiamo nei nostri spazi. Quello che a volte manca, invece, è la possibilità di invitare altri amici, perché già siamo 9 di base, se ne aggiungi altri 4 o 5 si finisce per dover cucinare per un sacco di persone! Insomma, a volte sentiamo la mancanza di uno spazio privato da aprire ad amici e parenti. In estate però facciamo entrambe lunghe vacanze ed è bello godersi per un periodo la casa tutta per noi!”. 

E i nonni? “Vengono spesso a trovarci ma ancora più spesso sono i bambini a andare da loro”.

Un ambiente creativo

Nel 2010 Sara, insieme a Elena e Marcello, ha fondato una cooperativa che ha come missione lo sviluppo di comunità. “Lavoriamo molto per le pubbliche amministrazioni su progetti legati alla partecipazione, come processi partecipativi e Festival di arte pubblica. . 

C’è molta arte nel nostro lavoro, perché Marcello è un pittore e Giulio è un musicista e un liutaio: questo rende la nostra casa un ambiente creativo”. 

Negli ultimi anni Sara ha sviluppato un altro progetto, legato alla maternità e internazionale: Mother Nature. L’idea di base è quella della maternità come momento sfidante ma allo stesso tempo anche occasione di crescita. Insomma, consideriamo la maternità come viaggio a tappe, un’occasione di apprendimento e mettiamo in evidenza il legame tra maternità e leadership. La visione del progetto è che ogni mamma abbia un cerchio di donne a portata di mano, dove sentirsi parte di una comunità e ritagliarsi momenti di rigenerazione personale. 

Siamo partite concentrandoci sulle neo-mamme ma ogni fase della maternità ha le sue complessità e ora partecipano donne di tutte le età, anche alcune nonne. 

Il cerchio ha un potere molto rigenerativo ed è bello per tutte!”.

Per saperne di più:

https://www.casadelcuculo.org/

www.mothernatureproject.org 

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