La Finlandia è il Paese più felice del mondo, seguita da Danimarca, Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria. L’Italia si giudica il 36esimo posto e risale rispetto alla 47esimo posizione dello scorso anno. Questi i risultati del World Happiness Report, lanciato alle Nazioni Unite di New York nella Giornata mondiale della felicità.
Il World Happiness Report
È stata presentata il 20 marzo, Giornata mondiale della felicità, dalle Nazioni Unite la settima edizione dell’annuale World Happiness Report. Il rapporto presenta la classifica dei 156 Paesi valutati in base alla percezione della felicità dei propri cittadini. Redatto da Jeffrey Sachs, John Halliwell e Richard Layard, la ricerca è prodotta dal Sustainable Development Solutions Network (SDSN) in partnership con la Fondazione Ernesto Illy.
I temi della felicità
Il World Happiness Report quest’anno si concentra sulla relazione tra felicità e comunità, con uno speciale focus sulla tecnologia, le norme sociali, i conflitti e le politiche del governo. Uno dei capitoli del rapporto in particolare si concentra sulla generosità e la partecipazione degli individui alla società, per dimostrare quanto questa incida sul livello di felicità percepito. “Viviamo un momento di transizione verso una nuova era e questo genera un senso di incertezza”, ha commentato Andrea Illy, Presidente di illycaffè. “La felicità sociale è quindi sempre più rilevante, per dare prospettive positive e guardare con fiducia sul presente e sul futuro”.
La felicità in calo
Tenendo in considerazione la crescita della popolazione, il livello di felicità nel mondo è calato negli ultimi anni. È aumentato il livello di “emozioni negative”, tra cui preoccupazione, tristezza e rabbia. Si è più tristi specialmente in Asia e Africa, ma più recentemente anche altrove. Tra i 20 Paesi che hanno acquistato più posizioni rispetto ai dati 2005-2008, 10 si trovano in Europa centrale e orientale, 5 sono nell’Africa subsahariana e 3 in America Latina. I 10 paesi con il più marcato declino sono invece quelli in cui ci sono state combinazioni di fattori economici politici e sociali negativi. I cali più evidenti sono stati in Yemen, India, Siria, Botswana e Venezuela.
Dipendenze e infelicità
Jeffry Sachs, direttore del Sustainable Development Solutions Network, si è concentrato sull’epidemia di dipendenze e infelicità degli Stati Uniti. Gli USA, nonostante la loro ricchezza, hanno visto crollare il livello di felicità dei propri cittadini. “Il rapporto di quest’anno fornisce una serie di elementi che dovrebbero far riflettere su quanto le dipendenze possano causare infelicità e depressione negli Stati Uniti”, ha detto Sachs. “Le dipendenze possono essere di vari tipi: dall’abuso di sostanze al gioco d’azzardo, fino all’utilizzo incontrollato dei media digitali. L’uso compulsivo di sostanze e comportamenti di dipendenza stanno causando una grave infelicità”.