La perdita del desiderio è la nuova malattia femminile?

da | 11 Nov, 2019 | Lifestyle

Desiderio, eccitazione, orgasmo, piacere: quando si parla di sessualità si guarda sempre al positivo. Ma se il desiderio non c’è più, o non c’è mai stato, che si fa?

“Anni fa le donne venivano da me soprattutto perché avevano problemi legati all’assenza dell’orgasmo – racconta Eugenia Mastrelli, ginecologa -. Adesso invece è proprio l’eccitazione che manca. A parer mio si fa un sesso migliore, più libero e disinibito, ma il problema è che si ha sempre meno voglia di farlo”.

La colpa è dello stress e della pressione quotidiana data dal lavoro e dalle incombenze domestiche, ma c’entra anche la tecnologia. “Le donne sono così stanche che preferiscono giocherellare con i cellulari piuttosto che trovare un momento per l’intimità. Se non ci tocchiamo e non ci guardiamo negli occhi, l’eccitazione non scatta”.

La nuova malattia femminile? 

La perdita di desiderio sembra quasi essere la nuova malattia femminile. Le giovani madri sono tra le più colpite, ma non sono le sole donne a soffrirne. Una ricerca svolta nel 2013 in Gran Bretagna e pubblicata dalla rivista medica The Lancet, ha mostrato che anche tra le ragazze di età compresa tra i 16 e i 24 anni, una su quattro dichiara di non avere interesse per il sesso. 

E’ possibile che siano così tante donne con qualcosa di sbagliato? No. Il punto è che il desiderio, per molte persone, non è qualcosa di innato e autono. E’ un sentimento reattivo, cioè qualcosa che risponde a uno stimolo, per esempio una carezza o un contesto erotico. L’eccitazione dipende dai preliminari e dall’intimità.

Se non c’è tempo, se il partner non è disponibile, se il contesto è ostile, in molte donne non scatta l’interruttore. E la voglia di sesso, semplicemente, non si presenta.

Reattive e non reattive

Esistono donne il cui desiderio è spontaneo e la voglia di fare sesso cade dal cielo. Esistono, dall’altro lato, donne a cui interessa poco il sesso e che prendono poco l’iniziativa a letto. Tuttavia queste donne, quando riescono a entrare nell’atmosfera giusta, vivono la sessualità in maniera appagante, esattamente come quelle che hanno ricevuto in dono la pura e semplice voglia di fare sesso.

La maggior parte delle donne si colloca in un punto intermedio tra questi due tipi. A volte si ha voglia di sesso senza sapere il perché, altre volte si vive il sesso come una fatica, un’imposizione, una prevaricazione, persino come un regalo o una generosità rivolta al partner che si ama e non si vuole scontentare, privandolo di qualcosa per lui importante.

Solo un 5%  di donne non prova assolutamente desiderio sessuale.

Nessuno muore per mancanza di sesso

La perdita del desiderio succede perché la testa non lascia al corpo la libertà di lasciarsi andare. Il sesso non è una pulsione, come la sete, la fame o la stanchezza. Queste sì agiscono come un istinto per mantenerci in vita. Il cervello, in modo inconscio, ci dice che è indispensabile compiere una determinata azione: mangiare, bere o dormire.

Se esistesse un “istinto sessuale” sentiremmo il bisogno di sesso così come sentiamo il bisogno di dormire. Per qualcuno è così, ma non è un dato universale. “Il sesso non è un istinto – continua la dottoressa Eugenia Mastrelli -. E’ un premio. Nella misura in cui procura piacere ed è gradevole, ci piace e vogliamo ripetere l’esperienza. Ma se non è gradevole, cioè se fa male, se è noioso, se è faticoso, se il partner non ci coinvolge, allora la voglia di sesso diminuisce”.

Le donne (ma anche gli uomini) che hanno poca voglia di sesso, non sono nati sbagliati. Non sono malati. E’ che ad alcuni piace mangiare, ad altri no. Ad alcuni piace correre, ad altri no. A qualcuno piace fare sesso. Ad altri no.

Il potenziale di eccitazione

La libido sale e scende nel corso della vita, collegandosi ai rapporti in cui ci veniamo a trovare. Se stiamo passando un periodo in cui il nostro bagaglio di esperienze non ci indirizza verso il sesso, possiamo benissimo farne a meno.

Se questo crea problemi al partner, in un rapporto di coppia stretto, bisogna chiarire la situazione e cercare di risolvere le dinamiche che allontanano dal sesso e dall’eccitazione. Assodato che per le donne non è automatica la concordanza del desiderio tra il cervello e la vagina, prima di parlare di sesso bisogna parlare di quello che non va a livello mentale. Bisogna capire perché il cervello non va d’accordo con la vagina e non produce desiderio.

Il partner e la perdita del desiderio

Il desiderio femminile risiede innanzitutto nella testa. Alle donne non basta, come spesso accade agli uomini, avere nel letto una persona attraente. C’è bisogno di più. Per alcune donne servono seduzione e gentilezza. Per altre sottomissione e dominanza. Possono aiutare gli stimoli visivi, per esempio qualche buona produzione di pornografia pensata appositamente per soddisfare il desiderio femminile. 

Soprattutto, c’è bisogno di preparativi e di tempo. Tempo per rilassarsi. Tempo per riposarsi, prima e dopo il sesso. Tempo per sentirsi belle e in forma. Tempo per andare in palestra, farsi un bagno caldo e passare parrucchiere. 

C’è bisogno di un partner coinvolgente. Capace di giocare sui punti che producono eccitazione e non sui musi lunghi e i sensi di colpa. 

Il Viagra al femminile non esiste

L’unica cosa di cui non c’è bisogno è il Viagra per le donne, anche se alcuni tentativi sono stati fatti. Per recuperare desiderio sessuale, se è quello che desiderate (e se lo desidera il vostro partner) la prima cosa da fare è ridurre lo stress e prendersi cura del proprio desiderio, che sta nella testa e può essere guidato.

Il premio deve essere più grande dello sforzo. A volte succede spontaneamente, come quando siamo innamorate. A volte bisogna lavorare sulla perdita del desiderio. Cosa ci eccita? Una sveltina senza troppo parlare? Un libro erotico?L’oscurità totale? Gadget erotici? Cose nuove a letto? Sentirmi amata? Un nuovo partner?

E cosa ci spegne? Magari fare sesso prima di andare a dormire è troppo faticoso? La gelosia? Il sesso abitudinario? Sentirsi brutta? Fate anche voi la vostra lista: da qui comincia il percorso alla ricerca di un nuovo desiderio. 

Leggi anche –> Quando gli ormoni remano contro: la sessualità in allattamento. 

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