Non basta una palestra qualsiasi per improvvisarsi scuola di danza. La dotazione delle attrezzature è fondamentale, dal pavimento alla sala d’attesa
Vero legno nudo, senza vernici, trattato a mano: il pavimento dei grandi centri coreografici internazionali è così bello che chi lo prova non lo dimentica più. Un lusso? No! Piuttosto un elemento da considerare con grande attenzione quando si sceglie la scuola dove praticare danza.
Al di là dell’insegnante e al di là dello stile di danza, il luogo dove si acquisisce la tecnica è importante, almeno per chi vuole impegnarsi seriamente.
La palestra tuttologa non va bene. Serve un luogo pensato apposta per rendere perfetta la pratica la disciplina della danza.
La qualità prima della comodità
Quando si sceglie la scuola di danza, viene spontaneo pensare prima di tutto alla comodità. Se è vicino casa, se ci va l’amichetta del cuore e se ha orari comodi, allora automaticamente va bene.
Magari nella scelta della piscina siamo più attenti, controlliamo vasche e spogliatoi, ma per la danza ci poniamo assai pochi problemi. E sbagliamo.
La scuola giusta per avvicinarsi, con passione e divertimento, alle discipline coreutiche, è un luogo da amare a prima vista. Accogliente e luminoso, curato e pulito, deve prendersi cura della sicurezza del ballerino. Ecco le cose essenziali da sapere.
La sala di danza
La sala, vero cuore della scuola, deve essere ampia per consentire un corretto svolgimento delle lezioni. È importante che sia luminosa, con grandi finestre e un buon impianto di aerazione e climatizzazione, così da non avere freddo d’inverno o caldo d’estate.
Le sbarre devono essere adeguate: fisse a parete o al suolo, devono essere robuste, forti e adatte a una serie di usi che vanno dalla danza all’allenamento. E ovviamente vanno posizionate all’altezza giusta per gli atleti!
Gli specchi, a schieramento continuo, vanno allineati per riflettere l’intera immagine del corpo. Al contrario di quanto si pensa, non si usano per guardarsi e criticarsi, ma devono permettere all’allievo di “allungare” lo sguardo verso spazi più ampi, per avere una vista simile a quella che dovrebbe poi ritrovare in teatro.
L’importanza del pavimento
Al momento di scegliere la scuola di danza, controllate il pavimento. Un buon pavimento è il miglior biglietto da visita per la scuola.
Deve avere caratteristiche di elasticità per evitare traumi e proteggere le articolazioni dai contraccolpi, deve offrire un certo tipo di attrito, abbastanza omogeneo e per facilitare le spinte del corpo.
Il miglior pavimento tra tutti è un palchetto ammortizzato che può essere coperto da tappeti danza, come lo sono i palcoscenici. Ovviamente è preferibile la prima soluzione.
Non sono molte le scuole che offrono pavimenti di qualità, capaci di garantire l’elasticità necessaria della superficie.
I pavimenti delle grandi sale sono in legno, ma esistono anche ottimi materiali contemporanei, come l’elastico “Pvc ballet”, che garantiscono una copertura elastica, morbida e liscia e una facile e sicura igiene.
Pulizia e comfort
Al momento della scelta bisogna considerare la pulizia della scuola. Il pavimento della sala ben pulito rende più agevole l’espressione corporea e un ambiente confortevole serve a rendere più piacevole la frequenza.
Gli spogliatoi devono avere una buona dotazione di panchine ed essere riscaldati. Le docce e i bagni devono essere di qualità.
La musica
Trattandosi di una scuola di danza, l’impianto per la musica deve essere adeguato ed efficiente. Ne serve uno per ogni sala musica, che emetta un suono limpido e pulito anche se rimane in funzione per molte ore di seguito.
Il campo sonoro deve essere omogeneo, per non assordare chi si trova vicino al diffusore ma per essere ben udito anche da chi si trova in fondo alla sala.
Anche la presenza di un pianoforte (e un pianista che accompagni anche saltuariamente le lezioni) è un valore aggiunto perché riconosce nella scuola la consapevolezza che tale strumento può dare ai ragazzi, dal punto di vista artistico e di arricchimento personale.
I ballerini professionisti delle grandi compagnie e nelle granfi accademie fanno lezione solo con accompagnamento dal vivo.
La sala d’attesa
Da non dimenticare infine la sala di attesa, dove gli accompagnatori devono poter attendere gli allievi con il giusto comfort.
Oltre a riscaldamento e sedie comode, la sala d’attesa deve essere separata dalla sala di danza, così chi aspetta non disturba la lezione e permette agli allievi di mantenere la giusta concentrazione.