In inverno i bambini hanno spesso la tosse. Come affrontarla al meglio, senza preoccupazioni eccessive
Tra i malanni di stagione che affliggono tutti i bambini, il più fastidioso è senz’altro la tosse, tipica dei mesi più freddi e inquinati dell’anno. Può essere secca o grassa, spesso non li fa dormire di notte e a volte va avanti fino a farli vomitare. Ci siamo passati tutti e tutti abbiamo cercato di trovare una risposta alla domanda “cosa fare per prevenirla e combatterla?”.
Per essere certi di dare un’indicazione corretta, abbiamo fatto due chiacchiere con la dottoressa Federica Lavista, pediatra che si occupa di sostegno alla genitorialità a tutto tondo. Alla nostra richiesta di rimedi contro la tosse, ha scelto di ampliare un po’ il focus per aiutarci a capire quello che pediatri e genitori possono fare per affrontare al meglio i malanni di stagione.
Dottoressa, come si previene e si cura la tosse nei bambini?
La tosse va monitorata e i rimedi di cui ci si avvale sono diversi: è importante idratare molto assumendo brodi, minestre e tisane. Per accompagnare il decorso si utilizzano spesso, con buoni risultati, la fisiologica ipertonica (una soluzione sterile decongenstionante) oppure preparati a base di bava di lumaca o prodotti fitoterapici. Ma a volte non è questo il consiglio più importante che noi medici possiamo dare.
Qual è il consiglio?
È fondamentale instaurare una relazione comunicativa tra medico e genitore. Il primo deve aiutare il genitore a imparare a tenere d’occhio il bambino, a capire come sta, a monitorare le famose “condizioni generali” che le mamme e papà, stanchi dalle notti insonni e dal timore che la sintomatologia si protragga troppo a lungo, a volte perdono di vista.
Dall’altra parte, il genitore deve capire che nella maggior parte dei casi la tosse, anche quando persiste per settimane, non deve destare particolari preoccupazioni e, soprattutto, è una condizione che deve fare il suo decorso. La produzione di catarro è una risposta naturale a uno stimolo infiammatorio della mucosa delle vie respiratorie, un ciclo che non è quasi mai possibile – né utile – interrompere.
Insomma, dobbiamo far pace con la tosse. Perché ci preoccupa tanto?
“Probabilmente perché è un disturbo fastidioso che si prolunga a lungo, rendendo difficili sonno e alimentazione. Lo stesso accade con la febbre che, pur essendo una condizione nella maggior parte dei casi benigna, preoccupa sempre moltissimo i genitori. Quello che possiamo fare noi medici non è solo prescrivere medicine, ma anche instaurare una relazione con il genitore, aiutandolo a contenere i propri timori e le proprie angosce e spiegando che l’entità del rialzo febbrile non corrisponde necessariamente alla gravità della condizione che la sostiene. Anche la febbre è un meccanismo di difesa che il corpo sano mette in atto nei confronti dei germi.
Quindi il ruolo del genitore è importante per gestire un malanno di stagione?
Non è solo importante, è fondamentale, anche perché il pediatra ha le nozioni, ma nessuno conosce un bambino come la mamma e il papà. I genitori dovrebbero, anche grazie al dialogo con il pediatra, riacquisire autonomia e lucidità nella gestione delle malattie dei loro figli e ritrovare la fiducia nella propria capacità di riconoscere e monitorare le condizioni generali dei piccoli.
Fare riferimento al pediatra di famiglia è fondamentale ed è una cosa che ogni genitore deve sentirsi libero di fare, sempre. Ma è altrettanto utile che il pediatra insegni a guardare il bambino, ad ascoltarlo e a capire da soli il quadro generale del decorso di un malanno stagionale, senza preoccupazioni eccessive.