Lanzarote, l’isola nera

da | 11 Lug, 2022 | Lifestyle, Viaggi

Per visitare Lanzarote bastano pochi giorni, ma non sono mai abbastanza

Per capire perché Lanzarote è così tanto amata bisogna andarci. E non sono necessari neanche tanti giorni: è un’isola piccola e si gira facilmente, anche con bimbi a seguito.

Tra nord e sud

Lanzarote, isola dell’arcipelago delle Canarie, pare vivere di due anime: ha un sud piuttosto turistico ma concentrato, con Playa Blanca e Puerto del Carmen che sono i due centri di ricezione turistica, con resort, appartamenti e negozi per ogni gusto.

Poi ci sono il nord e l’interno, per chi scappa dal caos, con paesini piccoli e silenziosi, casette basse, qualche baretto e chioschetto sull’oceano. Sono zone decisamente più autentiche e meno gettonate, ma forse con meno servizi.

In realtà l’isola è davvero piccola quindi l’ideale è avere una macchina (o meglio ancora visitarla in camper!) per girarla in lungo e in largo.

Lungo la costa

Arrecife è la città più grande, dove con ogni probabilità si approderà, sia in aereo che in nave da altra isola. La zona El Charco vale assolutamente una passeggiata, lasciando magari perdere la città più alta. Puntando verso nord, meritano una sosta Arrieta, un paesino con una bella caletta ideale per i bambini, e Orzola, altro piccolo centro da cui partono le barche verso l’isola de La Graciosa.

Sulla costa ovest è tappa d’obbligo Playa de Famara, una spiaggiona immensa famosa per il surf. Il piccolo centro di Famara è fatto di casette bianche e basse con stradine ricoperte di sabbia: un ottimo compromesso tra le località turistiche del sud e la pace del nord.

Gli appassionati di surf non possono perdere La Santa, un pueblito raccolto ma delizioso che si affaccia sul tratto di costa che pare vantare le onde più incredibili di tutta l’isola e che ospita svariati contest internazionali.

Ancora, lungo la costa, merita una menzione speciale El Golfo, un paesino turistico molto piccolo, visitato (spesso purtroppo per una toccata e fuga) per ammirare il bel lago verde che costeggia una splendida spiaggia nerissima.

Poco più a sud si trovano le saline, con una grande spiaggia protetta che costeggia la zona lagunare. Playa Blanca è da cartolina e molto comoda per i bambini, ma molto caotica. Bellissima, specialmente al tramonto, Punta del Papagayo: la punta di un parco naturale incontaminato, con spiagge incredibili e panorama mozzafiato (la strada è sterrata quindi un po’ lunga e ballerina).

Le vasche naturali 

Lanzarote è un’isola molto ventosa e questo può rendere l’oceano agitato, non adatto per un bagno coi bambini. In diversi punti della costa si creano a seconda della marea o sono state create artificialmente delle piscine naturali incantevoli.

A Punta Mujeres, nel nord est, le vasche sono diverse, alcune anche dotate di scalette per la discesa. A Los Cocoteros, sullo stesso tratto di costa, c’è una piscina enorme, che si alimenta di acqua dell’oceano con tanto di pesciolini.

Uno dei posti più incredibili dell’isola è, sempre nella stessa zona, Charco del Palo, un villaggio interamente nudista (la gente esce di casa, sta sul balcone o fa jogging nuda) con due vasche meravigliose, stupende per i bambini, se non ci si sconvolge della nudità.

Nell’estremo sud della costa ovest ci sono Los Charcones, delle vasche naturali che si creano nelle pareti rocciose con la bassa marea.

vasche naturali Lanzarote

Gli imperdibili

I CACT sono i punti di maggiore interesse turistico dell’isola, luoghi in cui la natura e la mano dell’uomo hanno trovato perfetto equilibrio creando vere e proprie opere d’arte.

Sarebbero da vedere tutte, magari approfittando dei giorni ventosi, ma coi bambini non si possono assolutamente perdere il Giardino dei cactus, con oltre 1.200 specie diverse di cactus, e il Parco Nazionale di Timanfaya con la visita ai vulcani.

L’isola è interamente vulcanica, tutta nera, e girando nell’interno si è costantemente circondati da vulcani. Ma la visita al parco è interessante, soprattutto per i più piccoli. Al centro visita si può assistere ad alcuni esperimenti di calore e acqua e ammirare, al ristorante, la cottura del pollo con il calore che arriva dal profondo della terra.

Casette bianche in un paesaggio nero

L’interno dell’isola è nero, molto nero! Nei giardini ci sono solo piante grasse e cactus e non esistono quasi giardini, non per come li intendiamo noi. I paesini nell’interno sono piccoli, con le casette bianche, ma è piacevole fermarsi quando ci si passa durante gli spostamenti o per mangiare in un Tele Club (le nostre bocciofile).

A Teguise la domenica c’è un vero e proprio pellegrinaggio di turisti, in occasione del mercato artigianale, molto particolare da vedere anche se in alta stagione è davvero troppo caotico e pare che stia perdendo un po’ della qualità dei prodotti. Carini anche i centri di Haria e Yaiza, da visitare in occasione dei mercati o dei Presepi.

La Geria è la strada del vino, luogo di coltivazione del vigneto vulcanico unico nel suo genere. Ogni pianta è protetta da muretti che la riparano dal vento in un contesto rigorosamente total black.

Lungo la strada si incontrano cantine e aziende agricole per la degustazione, poco baby friendly ma imperdibile.

La Graciosa

Un giorno almeno bisogna riservarlo alla visita de La Graciosa, l’isoletta a nord di Lanzarote. Ci si arriva in traghetto dopo una traversata di 20 minuti circa da Orzola.

La Graciosa è un’occasione più che un’isola. L’occasione di perdersi in un luogo ancora poco costruito, di andare in giro senza meta, a piedi, alla ricerca di angoli profondamente naturali e integrali.

Gli unici punti per cibo e acqua sono vicino al porto, quindi è bene attrezzarsi prima di partire in escursione. L’isola si gira a piedi o in bici e per i bambini troppo piccoli o pigri c’è la possibilità di prenotare dei tour in fuoristrada, anche se perde un po’ della poesia. 

Lanzarote

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