Lasciare la vecchia casa

da | 31 Lug, 2013 | Lifestyle, Soldi e Diritti

Gentile avvocato, mia moglie e io abbiamo acquistato una casa in febbraio e da poco abbiamo iniziato a viverci. Sarebbe tutto bello e perfetto se il proprietario della casa in cui abbiamo vissuto in affitto negli ultimi sette anni, prima gentile e disponibile, non fosse improvvisamente diventato antipatico e scostante, facendoci capire che l’unica cosa che gli interessa a questo punto è spillarci quanti più soldi possibile. Noi vogliamo chiuderci questo capitolo alle spalle senza peraltro rimetterci. Ad esempio, il proprietario insiste perché ritinteggiamo le pareti e vuole che tutto sia esattamente come lui l’ha lasciato, dalle tende alla disposizione dei mobili (l’appartamento era ammobiliato). Nel contratto era stata inserita una clausola per cui l’appartamento deve essere riconsegnato nello stato in cui si trovava al momento della consegna. Ma fino a che punto? 

Grazie e saluti, Giacomo

 

Caro Giacomo,

è assolutamente normale e usuale inserire in un contratto d’affitto ad uso abitativo una simile clausola: l’articolo 1590 del codice civile, infatti, statuisce che “il conduttore deve restituire la cosa al locatore nello stato medesimo in cui l’ha ricevuta, in conformità alla descrizione che ne sia stata fatta dalle parti, salvo il deterioramento o il consumo risultante dall’uso della cosa in conformità al contratto”. Gli alloggi devono sempre essere riconsegnati nello stato in cui si trovavano al momento dell’ingresso dell’inquilino, senza arrivare all’eccesso relativo alla disposizione del mobilio (qualunque locatore di buon senso non dovrebbe sollevare obiezioni o doglianze se, ad esempio, trova il tavolo della cucina accostato a una parete anziché al centro della stanza – l’importante è che detto tavolo non sia stato in qualche modo rovinato!), è buona norma restituire le chiavi dopo aver verificato che nell’appartamento non vi siano ad esempio finestre e/o porte rotte, nè altri danni di tale entità. Ciò precisato, non credo che le pareti di casa vostra siano diventate nere per l’usura, le tende stracciate o i mobili rigati: immagino abbiate vissuto normalmente in quella casa come una famiglia qualunque, rispettando le buone norme di igiene e decoro. Se quindi l’alloggio è in buone condizioni (anche in considerazione dello stato in cui vi è stato consegnato), non mi preoccuperei delle eventuali lamentele di pura provocazione del locatore: certo è una valutazione assolutamente oggettiva che solo voi potete fare.

Quanto alla ritinteggiatura delle pareti, di norma vi provvede ogni inquilino nel momento in cui prende possesso dell’alloggio: valutate quindi se le condizioni di usura delle stesse richiedano obbligatoriamente un vostro intervento ovvero se rientrino piuttosto in quello che il codice definisce “uso della cosa in conformità del contratto”.

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