Lascio la città e vado a vivere in montagna

da | 21 Giu, 2021 | Lifestyle, Persone

La forza di inseguire un sogno: Francesca e Simone ci raccontano come lo scorso anno, dopo il primo lockdown, hanno lasciato la città con il loro piccolo Lorenzo per andare a vivere in Valtellina

Vivere più vicini alla natura, passare più tempo insieme: sono queste le motivazioni che hanno spinto una famiglia milanese, Francesca, Simone con il piccolo Lorenzo, a lasciare la città e trasferirsi in montagna, a Bormio, in Valtellina.

“Abbiamo vissuto i primi tempi della pandemia nel nostro piccolo appartamento milanese – racconta Francesca -. Appena abbiamo avuto la possibilità di lasciare Milano, era maggio dello scorso, siamo subito partiti per Bormio dove abbiamo un appartamento.

Avevamo sentito la mancanza di grandi spazi, dell’aria aperta”. Ritrovare la libertà e la natura è stato così bello che l’esperienza di un weekend si trasforma in una scelta di vita.

Rincorrere un doppio sogno

Una mattina di un fine settimana di luglio, in Valtellina, Francesca e Simone erano seduti al tavolino di un bar, sorseggiando un caffè, con vista sulle montagne tutt’intorno.

Francesca, da tempo viveva una sensazione di inquietudine, ha proposto al suo compagno la sua idea: partire, trasferirsi, andare a vivere lì, tra i monti.

Un pensiero ad alta voce, al quale Simone ha risposto dicendo: “È tanto tempo che dici che vuoi cambiare qualcosa, facciamolo davvero!”.

La voglia di trasferirsi portava con sé anche un altro sogno, professionale, che Simone custodiva da tempo. Simone è un designer, da sempre appassionato di maglioni e di cashmere.

“Ero ancora uno studente, quando acquistai una macchina per fare maglie e ho iniziato a creare nello scantinato di casa. Da quel giorno, indosso sempre maglioni creati da me!”.

Il suo percorso professionale è continuato con corsi per imparare l’arte della maglieria e, terminata l’Università, ha avviato la sua attività e un negozio, insieme a Francesca: I Love Cashmere Milano. Era il 2014, prima che nascesse Lorenzo.

Erano passati pochi giorni da quel caffè preso sui tavoli del bar, quando Francesca e Simone, passeggiando per le vie del centro di Bormio, hanno visto un negozio sfitto, adatto a quel che stavamo cercando.

“L’abbiamo interpretato come un segnale e ci siamo detti: ‘Ripartiamo da qui, apriamo un negozio!”. Piano piano il sogno prendeva forma.

viviamo così

Le risposte che desideravamo

“Sul piatto c’erano delle certezze: il mio lavoro, da dipendente, che avrei potuto svolgere in smart working e l’asilo di Lorenzo. Simone avrebbe seguito l’apertura del negozio, ma la sua attività di produzione maglieria è nel distretto dell’Emilia e per lui i viaggi sarebbero stati più lunghi e faticosi rispetto al vivere a Milano – racconta Francesca – Feci delle telefonate: chiamai il mio capo e l’asilo di Bormio per chiedere se Lorenzo avesse potuto frequentare il terzo anno lì. Nel giro di mezz’ora, ricordo, arrivarono le risposte che tutti desideravamo: potevamo vivere la nostra nuova vita”.

L’avventura può iniziare

E così, nel novembre dello scorso anno, la famiglia è partita. “Abbiamo caricato le nostre macchine di vestiti e di, tanti tantissimo, giochi. Abbiamo riorganizzato la casa vacanza per trasformarla nella nostra ‘nuova vera casa’.

Con Lorenzo, abbiamo ricreato i diversi spazi giochi che aveva nella sua cameretta, a Milano, e abbiamo appeso i suoi disegni alle pareti. A Bormio ha un letto a castello: ha deciso di dormire sopra, sotto Simone gli ha montato una tenda e lui gioca a creare la sua casetta speciale”.

Lorenzo è contento di questa nuova vita? “Prima di partire ci siamo presi un po’ di tempo per spiegargli bene quel che progettavamo, sempre con il sorriso.

Gli abbiamo detto che avremmo vissuto un’esperienza unica e nuova che l’avrebbe arricchito perché avrebbe conosciuto nuovi bambini, una nuova realtà e mamma e papà sarebbero stati sempre al suo fianco.

La maestra di Milano ci è stata vicina e ha aiutato Lorenzo a vivere il passaggio e, dall’altra parte, le maestre di Bormio l’hanno accolto con grande calore. Certo, passata l’euforia delle prime settimane, i momenti difficili ci sono stati.

Lorenzo sentiva la mancanza dei nonni o degli amichetti, ma dopo qualche tempo ha iniziato anche lui a prenderci gusto!”.

viviamo così

La natura e la montagna

“In questo periodo abbiamo avuto la possibilità di scoprire e di apprezzare la montagna in ogni stagione, con i suoi colori e i suoi profumi. E non ci ha deluso. La vita qui scorre in un modo davvero diverso, così lontano delle frenesie e dalle corse quotidiane della città“. 

Ora Francesca passa la mattina al computer e lavora da remoto mentre Lorenzo è all’asilo. Terminati gli impegni trovano sempre il mondo di uscire per passeggiare o giocare. “Abbiamo scoperto un modo di vivere molto più rilassato e tranquillo! Quest’inverno a volte in pausa pranzo, andavo a fare sci di fondo. Pranzo al sacco e, poi, di nuovo al lavoro, fantastico!”.

Simone, ora, deve macinare molti più chilometri per seguire la produzione, ma è riuscito a organizzarsi in modo da ottimizzare gli spostamenti. “Va via per due giorni, poi ritorna da noi. Riusciamo a stare molto più tempo tutti insieme e a goderci la vita di famiglia.

La qualità della nostra vita è migliorata davvero! Viviamo all’aria aperta, spostarci a piedi o, quest’inverno, in bob e ora in bici è la normalità. Quando siamo qui non usiamo mai la macchina: è stato bellissimo riscoprire che è possibile fare ogni cosa camminando. Questa nuova vita fa bene anche al fisico e alla mente”.  

Se la settimana è dedicata alla famiglia, il weekend è il momento degli appuntamenti con gli amici di Milano che, pandemia permettendo, vengono a trovarli. “Abbiamo ritrovato un nuovo equilibrio psicofisico. La quotidianità qui è totalmente diversa, per alcuni potrebbe essere spiazzante. Ma per noi, anche durante le settimane in cui non viene nessuno a trovarci, stare in mezzo a questi paesaggi è molto terapeutico”.

Vedere la città con occhi nuovi

Vivere in montagna ha portato Simone e Francesca a riapprezzare la loro città. “Quando dobbiamo tornare a Milano per qualche giorno siamo felici di ritrovarci in mezzo al suo caos, alle sue vie piene di vita e rumori, persone, cani, motorini, passeggini.

Qui, in montagna, nei periodi meno frequentati capita di non incrociare neanche una persona quando si va a passeggio nella via principale. In programma c’è il rientro a Milano, a settembre quando Lorenzo inizierà la scuola elementare.

“Siamo molto felici del nostro anno qui, abbiamo imparato a fermarci, a respirare, a guardare le cose che abbiamo attorno a noi, a soffermarci sui particolari e a goderci i dettagli.  Guardiamo alla vita con molto più serenità e consapevolezza.

Questa pandemia, che ci ha chiuso forzatamente in casa e ha limitato le nostre relazioni, ma ci ha aiutato a rivalutare tutto, anche cose prima scontate come una cena con gli amici. E poi ci ha dato la forza di inseguire quel sogno che, fino a quel momento, non avremmo mai avuto il coraggio di trasformare in realtà”.

montagna

 

Viviamo così: il mondo delle famiglie raccontato da GG

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