C’è libertà, come in tutti i luoghi comunitari e di aggregazione, ma ci sono anche regole da rispettare (dette e non dette) anche negli skatepark
C’è un luogo che più di altri è stato riscoperto in questi mesi dedicati allo sport all’aperto e individuale: lo skatepark. Piazza dove si mescolano movimento, performance e aggregazione informale, ci si allena con gli skateboard o con i roller, non è così simile a un parco giochi, un giardino o un baby parking, anche se lo sembra.
Allo skatepark ci sono regole di sana e pacifica convivenza. Quali? Lo abbiamo chiesto ai maestri di RA Skateschool Asd, che organizzano corsi itineranti di skateboard di gruppo o individuali.
Leggi il regolamento
Di solito gli skatepark sono ben delimitati, in aree riconoscibili. Quasi tutti hanno un regolamento scritto su un cartello e messo in vista nei punti di accesso. Chiunque decida di svolgere attività nello skatepark dovrebbe prima di tutto cercare e leggere bene il regolamento, per una sana convivenza con tutti e tutte.
Il saluto
È la scena classica di ogni telefilm: una persona entra in uno skatepark e fa un cenno di saluto. Salutare chi sta già skateando o pattinando è un segno di cortesia, gentilezza, educazione e civiltà. Impariamo a farlo, perchè anche ricevere il saluto fa sentire ben accolti da subito, anche se si è alle prime armi.
Usa le protezioni
Dovrebbe essere scritto sul regolamento, ma meglio ricordarlo: usate le protezioni, soprattutto per le prime lezioni. Non c’è da vergognarsi: tutti, anche i più bravi, hanno iniziato cadendo e solo cadendo si impara e migliora. Per i minori di 18 anni il casco è obbligatorio. L’ideale è prendere le protezioni a tre pezzi, con ginocchiere, gomitiere e polsiere (queste ultime sono utili soprattutto per chi va sui roller). Le più comode sono quelle con lo strap che si allacciano esternamente senza dover togliere le scarpe.
Il riscaldamento sempre
Prima di mettersi sullo skate, sul monopattino o sui roller è sempre bene scaldarsi un pochino. Non serve un riscaldamento potente, ma qualche esercizio semplice per preparare il corpo. Per i piccoli va benissimo una corsetta, un po’ di salti sul posto, a gambe unite e poi portando le ginocchia al petto. Si chiude con qualche esercizio di stretching. Il riscaldamento cambia e si integra crescendo, perché aumenta la probabilità di stiramenti e di farsi male.
Occhio alla strada
Attenzione alle linee e al flow dello skatepark. I percorsi vanno rispettati, per evitare di tagliare la strada agli altri. Di solito i primi che arrivano creano una sorta di flusso ed è importante che chi si inserisce lo rispetti.
Rispetto
Quello che rende gli skatepark luoghi piacevoli e di crescita è la bellissima atmosfera che si respira. C’è una sorta di legge silente di rispetto verso gli altri. Intanto per skateare o pattinare bisogna fare attenzione agli altri rider (bici, monopattini, roller). Ci sono i turni da rispettare, ci si aiuta se si cade, ci si chiede come va e si commentano trick ed evoluzioni. Si usano tanto quelle paroline magiche che sono “grazie” e “scusa”.
Allenare la pazienza
Skate, roller e monopattino allenano senz’altro la pazienza. Bisogna provare e riprovare, con determinazione e senza fretta. In uno skatepark è importante usare le strutture in base al livello di ciascuno, non improvvisandosi o occupando spazio per cui non si è all’altezza.
Occhio allo skate
La pista deve essere sempre libera. Guai a lasciare skate, roller o altro abbandonati in mezzo al park. Potrebbe arrivare qualcuno veloce, da una rampa, e farsi male incontrando l’ostacolo all’improvviso. Bisogna stare attenti al proprio mezzo e tenerlo sempre con sé. Quando si esce, il mezzo esce con noi.
No drink, no food
È scritto sul regolamento: lo skatepark è riservato a chi va su skateboard, roller, monopattini e bici BMX. Non si fa altro. Non si possono usare le rampe per correre o giocare, è pericoloso oltre che fuori luogo. Lo skatepark non è un punto di ritrovo per fare comunella o per il picnic e la merenda. Sulle strutture non ci si siede e non si mangia o beve. Si può sicuramente farlo, ma bisogna uscire.
Per i genitori
L’ultima regola è per i genitori, un accorgimento, o una preghiera, anzi. Lo skatepark non è un baby parking; non si possono portare i bambini e lasciarli pascolare in libertà. Come in palestra e in piscina, lo skatepark ha delle regole e i bambini vanno accompagnati a conoscerle, comprenderle e rispettarle. E che gli adulti siano i primi a farlo!