Mangiare con gusto ed educazione: quali sono le buone maniere a tavola da trasmettere ai bambini?
Intorno alla tavola le attenzioni dei genitori si concentrano principalmente sul nutrire i bambini: che cosa e quanto mangiano. Ma qualche piccola regola di buona educazione può fare in modo che il pasto sia un momento piacevole e rilassante per tutta la famiglia.
Tutti insieme
In alcune case c’è l’abitudine di far mangiare i bambini prima dei grandi, per comodità, per poi ritagliare un momento di pace e tranquillità tra soli adulti. Eppure sarebbe bene rendere il pasto un momento di condivisione e unione. Inoltre, per l’etichetta, è bene aspettare che tutti siano a tavola prima di cominciare a mangiare.
Anche quando si è ospiti da amici, si aspetta che i padroni di casa e tutti gli ospiti siano seduti per iniziare a mangiare insieme. Allo stesso modo, è bene attendere che tutti abbiano finito prima di alzarsi dal tavolo.
Seduti composti
I bambini sono in grado di essere equilibristi, contorsionisti, ballerini ovunque, anche a tavola, ma chiediamo loro di stare composti al momento del pasto e di assumere una posizione corretta – che tra l’altro li facilita nell’ingerire il cibo e deglutirlo.
Occhio alla macchia
Sul mercato si trovano bavaglini di ogni forma e dimensione, persino fatti a camicia, che proteggono tutto il busto, braccia comprese. Senza esagerare e permettendo comunque ai bambini il movimento libero, aiutiamoli a mangiare in modo ordinato e pulito. Agli adulti il galateo impone il tovagliolo sulle gambe per non sporcarsi se cade del cibo o una posata. Con i piccoli proviamo a essere più flessibili, proteggendo i vestitini senza troppa ansia o rigidità, consentendo loro anche di sporcarsi un pochino.
Con le mani o le posate?
Sempre di più si tende a valorizzare e favorire l’autonomia dei bambini e a tavola lo si fa spesso concedendo loro di mangiare con le mani, specialmente alle prime pappe. Il pasto diventa un’esplorazione con tutti i sensi, lasciando da parte il bon ton. I bambini piccoli in effetti non hanno le competenze manuali per una buona presa delle posate, e forse è preferibile che mangino con le mani piuttosto che essere imboccati.
Appena più grandi, però, insegniamo ai nostri figli a mangiare con forchetta, cucchiaio e, perché no, coltello. Come aiutarli? Troviamo le posate adatte alla loro età e concediamo qualche eccezione. Un esempio? Pollo e patatine con le mani!
Masticare con la bocca chiusa
Il rumore della masticazione è molto fastidioso, per alcuni intollerabile. Chiediamo ai bambini fin da subito di mangiare con la bocca chiusa, non risucchiare brodo o spaghetti, di bere senza sembrare degli assetati nel deserto. Un trucchetto utile può essere quello di fare bocconi piccoli e di bere a sorsi.
No telefono tablet
Si, ci siamo cascati tutti. Nei momenti di inappetenza, delirio e stanchezza, il tablet o lo smartphone sono stati ancore di salvezza. Ma no, a tavola non va bene, così come è da evitare la televisione accesa durante i pasti.
Ce lo confermano i pediatri: i dispositivi elettronici a tavola non ci stanno. Per sopravvivere a una cena molto lunga o forse noiosa per i più piccoli? Carta e matite per l’attesa, un gioco di carte o un fumetto sono molto meglio della tecnologia. Tutto rigorosamente da ritirare quando il pasto è servito.
Senza interrompere
Vivere il pasto come un momento di scambio e condivisione richiede ai bambini di essere presenti e partecipare alla conversazione. Abituiamoli con il buon esempio a raccontarsi intorno al tavolo, per spiegare cosa è successo durante la giornata, fare programmi per il giorno dopo o condividere qualche preoccupazione o gioia.
Una regola però deve essere chiara: quando qualcuno parla non si deve interrompere, che siano i grandi o i piccoli ad avere la parola.
Non disprezzare il cibo
Assaggiare sempre dovrebbe essere una buona prassi prima di dire che la pietanza nel piatto non piace. In ogni caso chiediamo di usare parole rispettose del cibo. Che schifo, bleah, mi fa vomitare, non sono espressioni che vanno usate.
Grazie per favore
Le paroline magiche da usare sempre sono perfette anche a tavola! Per favore vorrei del pane; grazie la pasta era buonissima. La cortesia e l’educazione rendono ancora più piacevole il momento del pasto e la condivisione a tavola.
Flessibilità
Le regole sono importanti e una volta identificate a livello familiare vanno condivise con i bambini in modo abbastanza deciso e coerente. Però, c’è un però. Non dobbiamo essere troppo rigidi e ci sono dei momenti in cui possiamo essere elastici e permissivi, facendo notare che si tratta di un’eccezione. Per esempio, a cena con tanti amici possiamo dire ai bambini di andare a giocare quando il tavolo junior ha finito di mangiare.