Le foreste più belle in Italia da esplorare con i bambini

da | 12 Mar, 2024 | Green, Lifestyle, Viaggi

Il 21 marzo è la Giornata internazionale delle foreste, di cui l’Italia è meravigliosamente ricca. Quali sono le più affascinanti da scoprire in famiglia e con i bambini?

Bosco di La Thuile, Valle d’Aosta

Il bosco del Promise è un bellissimo bosco raggiungibile con un facile percorso in piano, adatto a grandi, piccini e anziani. L’itinerario parte dal centro di La Thuile e, proseguendo in direzione La Joux su strada asfaltata, si ha un primo assaggio del panorama spettacolare dei versanti delle montagne che la circondano. Superato il ponticello sul torrente Rutor, si prosegue con uno sterrato che riporta a La Thuile e che si snoda interamente nel sottobosco, quindi al fresco anche in estate. All’interno dell’area è allestita un’area picnic in pineta e, a breve, è prevista l’inaugurazione di un parco avventura.

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Gran Bosco di Salbertrand e Oasi Zegna, Piemonte

Il Piemonte vanta numerosi parchi e boschi: quello di  Salbertrand si trova in Val di Susa e vanta 700 ettari di foresta mista di abete bianco e abete rosso (raro nelle Alpi Occidentali), unica nel panorama della vegetazione piemontese. Tantissimi anche gli animali che abitano nel bosco e… gli gnomi che hanno trovato casa tra i fiori del giardino delle farfalle presso la sede del Parco del Gran Bosco di Salbertrand. Per la visita al bosco sono organizzati diversi itinerari e sentieri da percorrere a piedi o in bici, senza particolari difficoltà.

C’è un posto unico, specialmente per le famiglie, nelle Alpi Biellesi. I boschi dell’Oasi Zegna sono abitati infatti da una popolazione fatata, da animali e piccole creature che rendono il Bosco Animato. Queste creature, realizzate dal legno di abeti e betulle che avevano terminato il proprio ciclo grazie alla visione dello scultore Max Bove, si trovano lungo il sentiero che conduce a Margosio, adatto a ogni età. Un cammino magico, durante il quale si possono incontrare scoiattoli, orsi, marmotte, gufi e tanti altri esseri fiabeschi.

La Foresta dei violini, Trentino

Camminando alla scoperta dei sentieri del Parco di Paneveggio, in Val di Fiemme, è possibile ammirare una vasta distesa di abeti rossi che circonda tutte le montagne. Si tratta della Foresta dei violini, così chiamata per la leggenda secondo la quale Stradivari in persona si recava qui a scegliere l’abete migliore per costruire i suoi strumenti. Alcuni di questi alberi, infatti, sembra posseggano particolari qualità di risonanza, dovute alla lenta crescita, all’esposizione al sole e a un giusto mix di umidità e calore. Il loro legno riesce a propagare e amplificare in maniera eccezionale il suono e proprio da qui il nome e una fama che ha richiamato, fin dagli inizi del 1600, liutai di tutto il mondo. La Foresta dei violini può essere raggiunta dal Centro Visitatori di Paneveggio, poco distante dal Lago di Forte Buso.

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Parco Naturale Migliarino San Rossore, Toscana

In provincia di Pisa, a ridosso della Versilia, il Parco Naturale Migliarino San Rossore è chiamato anche Parco delle favole. Sono tanti gli itinerari proposti, adatti a qualsiasi esigenza ed età, nell’interno o lungo i trenta chilometri di spiagge in evoluzione naturale, protette da dune e ombrate da fasce alberate. Un luogo magico e capace di stupire, da visitare a piedi ma anche a cavallo, in bici o in canoa. L’ambiente è vario tra dune, arenili, foreste igrofile, aree palustri e boschi, e sono diverse le associazioni che qui organizzano attività e laboratori.

Bosco del Sasseto, Lazio

Ad Acquapendente, in provincia di Viterbo, c’è un bosco che è stato rinominato dal National Geographic come il “Bosco di Biancaneve” per il suo richiamo alle fiabe, e non si fa fatica a capirne il motivo anche solo guardando qualche foto. A poca distanza dal Castello di Torre Alfina, un anonimo viottolo nascosto conduce al Monumentale Bosco del Sasseto, un gioiello di diversità forestale.

La sua caratteristica è data dalla presenza di numerose latifoglie secolari che superano anche i 25 metri di altezza, oltre a rami contorti, rocce coperte di muschio ed edera che rendono l’atmosfera incantata. Da visitare, durante la passeggiata, il Mausoleo che custodisce le spoglie di uno degli storici proprietari del Castello di Torre Alfina. Le visite al Bosco del Sasseto sono possibili esclusivamente con accompagnatore, e sono tante le attività organizzate di didattica e educazione ambientale.

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Foresta Umbra, Puglia

Un polmone verde e di ombra nel cuore del Gargano, in Puglia. La riserva naturale Foresta Umbra deve il suo nome proprio alla fitta vegetazione che per molti tratti non lascia passare neanche un raggio di sole, rendendola un luogo molto piacevole in estate.

Dal 2017 le sue faggete sono state riconosciute “Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”, Patrimonio dell’umanità UNESCO. Varia nel suo aspetto e con diversi punti allestiti per il ristoro e il relax, la foresta Umbra è apprezzata a tutte le età. Per le famiglie è particolarmente adatto il percorso intorno al laghetto artificiale, ricchissimo di carpe, pesci gatto, tartarughe e rospi che spesso affiorano dalla superficie per cibarsi delle mollichine di pane lanciate dai più piccoli. Poco distante c’è la zona dei Daini, il centro visite e il “gioca bosco”, un parco giochi realizzato interamente in legno e completamente immerso nella natura.

I Giganti della Sila, Calabria

La Riserva di Fallistro, in Calabria, custodisce i famosi “Giganti della Sila”, un patrimonio arboreo che non ha eguali, costituito da ben 58 pini larici che raggiungono i 40 m. di altezza e con un’età media che supera i 350 anni, una testimonianza viva dell’antica Silvia Brutia. Patrimonio del FAI, la Riserva offre un percorso di visita guidato molto interessante e adatto a tutte le età. Per conoscere il paesaggio silano e la sua biodiversità si può partire visitando il Centro di educazione ambientale di Cupone sul Lago Cecita, che propone sentieri naturalistici, osservatori faunistici, un museo, un orto botanico e un giardino geologico accessibile anche a ipovedenti e non vedenti. Un itinerario piuttosto facile, da percorrere in bici o a piedi, è quello del Lago Ampollino, sulla ciclopista che costeggia il bacino lacustre.

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Foresta di Campidano, Sardegna

Una foresta definita giovane, risultato di opere di rimboschimento del XX secolo, ma molto interessante e piacevole, da scoprire facilmente grazie ai numerosi sentieri da percorrere a piedi, in bici e a cavallo. Tra i vari spunti di interesse una probabile area sacra nuragica, tracce di una miniera d’argento, un centro di esperienza ed educazione ambientale,  che organizza laboratori e incontri didattici anche per le scuole. Da qui partono due percorsi, il primo dedicato proprio ai bambini e il secondo denominato “sentiero multisensoriale”, con tappe dedicate ai cinque sensi, per tutta la famiglia e per imparare a riconoscere piante aromatiche e alberi, distinguere tipi di foglie, scoprire l’alimentazione della fauna che abita la foresta e identificare le specie di uccelli dal loro canto.

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