La famiglia Grilli è una famiglia di burattinai, da sempre. Portano avanti la loro tradizione di marionette con corsi e spettacoli. In corso la progettazione del Museo Internazionale della Marionetta a Torino, che ospiterà la collezione privata di oltre 26mila pezzi
Essere burattinaio di professione si può, anche nel 2020. Marco Grilli lo è da sempre. A 14 anni vinceva il premio come più giovane burattinaio e nel 2010 come migliore burattinaio d’Italia. La sua storia intreccia tradizione, passione, arte e grandi valori che uniscono grandi e piccini, a cui le marionette dedicano pensieri felici. Di incredibile fascino e inestimabile valore, la collezione della famiglia Grilli oggi raccoglie decine di migliaia di pezzi (i più antichi del XVIII secolo) che presto saranno ospitati nel Museo Internazionale della Marionetta di Torino.
Burattinaio di famiglia
Era il Natale del 1946 quando Augusto, padre di Marco, riceveva in regalo un teatrino con le marionette. La sua passione per la recitazione insieme alla laurea in ingegneria gli hanno permesso di inserirsi nel mondo del teatro, con un occhio di riguardo per quelle marionette che fin da piccolo aveva amato così tanto. L’amore per i burattini ha coinvolto anche la moglie Mariarosa, che nel tempo ha catalogato la collezione con tutte le rifiniture pittoriche, sartoriali e artistiche. La tradizione di famiglia è passata in modo molto naturale nelle mani di Marco, oggi direttore della sala teatrale Alfa Teatro di Torino, che la famiglia gestisce dal 1990 e che, nel lavoro e nella vita, ha sempre cercato di valorizzare quello che le marionette gli hanno trasmesso.
Le marionette: pensieri felici per tutti
Non può che scappare un sorriso se si pensa alla grande festa che burattinai e giostrai portavano nei paesi, quando ancora non esisteva la televisione. Era un misto di entusiasmo, emozione e sorpresa: era l’evento atteso nelle piazze.
Il mestiere del burattinaio esiste da oltre 500 anni e ha letteralmente incantato generazioni. È una performance semplice, che non ha bisogno di grandi strutture o di materiale particolare e riesce a emozionare e arrivare al cuore. Di tutti. Già, perché il teatrino delle marionette è arte ma è anche un intrattenimento inclusivo, con uno stile linguistico accessibile. “Ho un ricordo felice dei bei burattini – racconta Marco Grilli -. Mi hanno dato sempre dei pensieri felici. I burattini rappresentano il bene che vince sul male, un valore assoluto che viene trasmesso con la burla e il divertimento, veri linguaggi universali. Gli spettacoli hanno una leggerezza che si trasmette non sono solo ai bambini, ma anche agli adulti”.
La Compagnia e la casa delle marionette
Nel 1978 papà Augusto fondò la Compagnia Marionette Grilli a coronamento del lungo impegno (e della passione) di portare i burattini nelle scuole. Dalla nascita della Compagnia è stato un susseguirsi di attività e mostre, in Italia come all’estero, sempre con l’obiettivo di coinvolgere i più giovani e i giovanissimi.
Crescendo, la Compagnia ha sentito il bisogno di allestire uno spazio proprio: è nato così Alfa Teatro, dedicato a burattini e marionette, che nel novembre 2020 festeggia il suo trentesimo compleanno e che anche quest’anno ha una stagione ricchissima. Nelle sale attigue al teatro c’è un museo, “La casa delle marionette”, che espone circa 500 pezzi della collezione di Augusto Grilli.
Le marionette come strumento educativo
“Con e grazie ai burattini i bambini imparano ad ascoltare, ascoltarsi e a condividere” dice Marco Grilli, che assieme agli spettacoli si impegna a organizzare laboratori di marionette per bambini. “Il teatro è una scuola di vita in cui ci si immedesima. I bambini fanno parlare le marionette, imparano i ruoli e i caratteri e entrano in contatto con la diversità”.
Attraverso le marionette si mettono in scena pensieri, paure, vergogne, desideri e grandi sogni. Il sentimento più personale prende forma attraverso il gioco e l’arte e assume una dimensione bella e lineare.
“Con l’uso di tecniche teatrali, i bambini sono aiutati a leggere le proprie emozioni, a esprimere con spontaneità i propri sentimenti per entrare in relazione con gli altri. La diversità diventa arricchente. Allora le marionette, per chi le conosce da così tanti anni e in modo così intimo, diventano anche uno strumento educativo”.
Ma non solo: con i corsi propedeutici di avvicinamento al teatro organizzati da Grilli, i bambini lavorano sull’aspetto logopedico, fonetico e ludico. Attaccata ai fili dei burattini c’è tanta vita.
La collezione e la nascita del museo
La collezione Grilli è incredibile. Raccoglie 26 mila pezzi tra burattini, pupi, ombre,
teatrini, scenografie, arredi, oggetti di scena, libri e copioni. Racconta la storia del teatro di marionette dal XVIII secolo fino ai giorni nostri ed è in continuo ampliamento.
Questo tesoro dal valore inestimabile finalmente avrà un luogo magico dedicato, perché all’interno del Parco Michelotti di Torino nascerà il Museo Internazionale della Marionetta.
I lavori di rifunzionalizzazione prenderanno il via nel 2021 con la realizzazione di un edificio green, che ospiterà il museo, la collezione permanente e le mostre temporanee. Ci sarà un teatro per burattini e marionette con 120 posti a sedere dove si terranno gli spettacoli e i laboratori. A completare il tutto, un orto didattico per i bambini.
In attesa di tanta meraviglia, la programmazione degli spettacoli per i prossimi mesi è consultabile sui siti Alfateatro.it e Marionettegrilli.com.