Ci sono alcune regole fondamentali da rispettare nell’organizzazione di un pigiama party per i nostri figli, dal bagno alla privacy
Il pigiama party, specialmente il primo poi ma ogni volta, è un momento adrenalinico per i nostri figli e un impegno importante per noi genitori. Ci sono delle regole semplicissime da rispettare per non impazzire e per rendere questa esperienza piacevole e ripetibile. Eccole!
Essere presenti ma non invasivi
Il pigiama party, almeno quelli in cui i genitori sono ancora presenti, appartiene quasi sempre a una età in cui i figli si vergognano di noi; quindi la regola numero 1, imprescindibile, è proprio quella di esserci, ma non troppo! Questo vuol dire che la nostra presenza deve rassicurare i presenti (e i loro genitori) ma che dobbiamo lasciare molto margine e spazio fisico di autonomia. La cena si fa insieme, ma poi concediamo la porta della cameretta chiusa per giocare o chiacchierare. Controlliamo che si lavino i denti e la faccia prima di andare a dormire, ma senza stare a fare la guardia alla porta del bagno. “Se avete bisogno, io sono qui” è il concetto, ma trasmettendo loro fiducia e rispetto verso un momento esclusivo.
Gestire fratelli&sorelle
Regole chiare anche per eventuali fratelli e sorelle. Al pigiama party non ci si imbuca, se non su esplicito invito. I più piccoli potranno sentirsi esclusi e rimanerci male, ma tocca a noi genitori preservare e proteggere quel momento senza che ci siano intrusioni di esterni. Come? Concediamo al figlio “escluso” un piccolo vizio, come un dolce, un regalino, un film molto amato o una notte nel lettone tutta per sé. E poi: “La prossima volta invitiamo i tuoi amici, ok?”.
Programma chiaro
Se con il tempo diventeremo degli esperti improvvisatori di pigiama party, è bene che le prime volte sia tutto organizzato. Si recuperano figli a scuola o alle attività e con loro anche gli/le invitati. Momento libero e di sistemazione, poi cena e film o gioco o altro. Il piano organizzato, almeno nella teoria, a seconda delle età e delle esigenze, può tranquillizzare anche i genitori che si sentono ancora inadeguati. Poi man mano lasceremo spazio a quel che viene o al cambiamento dei piani in itinere.
Menù
Un discorso a parte va fatto per il menù. La parola d’ordine è: sbattimento zero! Tanto non sarà il cibo o la condivisione a tavola il motivo per cui vengono a casa i compagni e le compagne dei nostri figli. Indaghiamo su allergie, gusti e preferenze, ma senza lasciare loro troppa libertà decisionale (altrimenti siamo fregati ad accontentare tutti!).
Un aperitivo può essere molto comodo, per lasciare tempo alle loro cose, e poco impegnativo. Le piadine sono una buona soluzione, rapida e varia nei ripieni; con qualche verdura cruda da lasciare sul tavolo per stuzzicare. I più grandi potrebbero voler ordinare una pizza o, meglio ancora, organizzarsi per cucinare. Per i più piccoli può essere carina l’idea di avere della pasta della pizza da stendere e condire insieme a piacere. Per la colazione, i pancake sono rapidi e d’effetto, o proviamo a cercare sulla app anti-spreco TooGoodToGo un pacchetto abbondante di dolci da ritirare la sera prima a prezzo ribassato.
Rassicuranti
Al pigiama party partecipano solo bambini e bambine, ma ci sono anche i rispettivi genitori da gestire. Al momento dell’invito condividiamo con loro il piano per capire se ci sono obiezioni al riguardo. Diamo disponibilità per eventuali chiamate e mandiamo loro foto e video durante la serata. Senza risultare apprensivi o ansiosi, avvisiamoli quando dormono e quando si svegliano. Nessuna vergogna a chiedere esplicitamente cosa portare. Serve un cuscino o un sacco a pelo? Meglio chiedere che rischiare di rimanere senza. Solo con una comunicazione chiara e diretta si può costruire una relazione di fiducia, anche con gli altri adulti.
Incubo bagno
Uno dei punti più dolenti dei pigiama party è l’occupazione costante del bagno. Leggende tramandate da genitori narrano di bagni occupati per ore, specialmente per le ragazzine, soprattutto ai tempi delle medie. Se si dispone di un secondo bagno, il problema è limitato; diversamente bisogna fare dei turni da rispettare (eccetto emergenze), lasciando loro tempi lunghi.
Lasciar andare
E se invece sono i nostri figli ad andare all’attesissimo pigiama party? Nonostante le preoccupazioni e i timori delle prime volte, lasciamoli vivere pienamente questa esperienza davvero speciale per loro. Assicuriamoci con i genitori che sia tutto sotto controllo e che i piani non siano così lontani dalle nostre abitudini e chiediamo se possiamo contribuire in qualche modo, con la colazione ad esempio. Proviamo a capire con i nostri figli se vogliono sentirci la sera prima di andare a dormire o al mattino o diversamente chiediamo un messaggino rassicurante ai genitori senza far trapelare ansia ai più piccoli in festa. Scriviamo il giorno prima una lista delle cose davvero necessarie, come spazzolino, apparecchio, libri e quaderni se servono o qualche medicina e accessorio indispensabile. E poi, godiamoci la serata a due, con l’altro figlio o in solitaria!
NO stress
Questa è una premessa più che una regola da rispettare. Il pigiama party deve essere un’occasione piacevole e di festa, non fonte di stress. Non deve essere tutto impeccabile, organizzatissimo e perfetto, perché il bello è il creare una occasione per stare insieme in modo più intimo e confidenziale. Sono permessi i ritardi per la cena, la dimenticanza di una asciugamano, la tovaglia sgualcita e la torta un po’ bruciacchiata. Essere accoglienti e ospitali va ben oltre le apparenze e la disponibilità, lo spazio e il tempo dedicati hanno un valore incalcolabile!