La rabbia è un’ombra rossa che spacca tutto. La paura è un fantasma che ti segue. La felicità sono le farfalline nella pancia. È così che i bambini raccontano le emozioni. Oppure, più spesso, non le raccontano proprio, perché le vivono, magari con straordinaria e purissima intensità, senza però avere la capacità di descriverle e separarle da sé.
Prendere confidenza con le emozioni
Un buon lavoro che i genitori possono fare è insegnare ai propri piccoli, fin dai primi anni di vita, a prendere confidenza con le emozioni e con le parole che le definiscono. Far sperimentare, con un po’ di distanza, cosa succede quando monta la rabbia, quando tutto si ingrigisce per la tristezza o si paralizza per la paura. E anche, un bel dono per il futuro, insegnare a riconoscere e apprezzare i momenti di felicità.
È uno stumento prezioso saper trasformare l’emozione in qualcosa di concreto, dare un nome all’ombra e un senso alle farfalline. Parlare delle proprie emozioni fa bene e i bambini che imparano presto a farlo, affrontano le traversie della vita con maggior serenità e consapevolezza. Perché da un lato godere dell’intensità della vita significa provare emozioni senza lasciarsi travolgere. Viverle senza perdere bussola e timone. Dall’altra saperle riconoscere significa sviluppare quell’empatia e quell’intelligenza emotiva che serve, nei rapporti tra persone così come nel mondo del lavoro, almeno quanto l’intelligenza logica e matematica.
Daniel Goleman, psicologo e scrittore, autore del famoso libro Intelligenza emotiva e del prezioso eguito Intelligenza emotiva per un figlio: Una guida per i genitori suggerisce di insegnare ai bambini l’alfabeto emozionale, ovvero le capacità fondamentali del cuore, perché mente e cuore hanno bisogno l’una dell’altro.
Ma come si insegnano le emozioni?
Mai nasconderle
Ai bambini andrebbe trasmesso, prima di tutto, di non nascondere mai le emozioni. Parlarne a cuore aperto e con rispetto. Mai zittirle. E parlarne facendosi anche aiutare dai libri. Esistono albi illustrati per l’infanzia di grande bellezza e di non minore efficacia nei contenuti.
Quando un’emozione si manifesta è bello avere il libro in casa, sedersi vicini e leggerlo. Un momento di conforto e conoscenza che è destinato a dare grandi frutti.
Riconoscerle ed esaltarle
Possiamo cominciare presto a parlare di emozioni. L’età ideale è quando i bambini compiono due o tre anni.
Per riconoscere e osservare le diverse sfumature emotive, quale miglior libro del capolavoro grafico di Van Hout Mies, dal titolo appunto Emozioni? Non solo tristezza, gioia o rabbia, ma tanto altro, l’esser furiosi, sbalorditi, spensierati. Le pagine a colori sono illustrate con immagini fantastiche. L’autrice ha pubblicato (sempre per le edizioni Lemniscaat) anche altri titoli: “L’amicizia è…” e “L’amore è…”, non perdeteli.
Per entrare gradualmente nella specificità di alcuni stati emotivi, sono interessanti i libri scritti da Trace Moroney, una scrittrice che ha dedicato un’intera collana alle emozioni. I titoli originali son stati inspiegabilmente trasformati in modo meno efficace, ma la serie è piuttosto ricca e va dal titolo Ti voglio bene!, “Sai perché mi sento solo?”, “Sai perché mi sento triste?”, ma anche “Mi piace andare a scuola?” oppure “Sai perché mi sento amato?”. E’ bello mettere in risalto anche le emozioni positive. I libri si rivolgono ai lettori di circa tre anni. Nella pagina finale di ciascun volume c’è una nota preziosa per i genitori, dove si spiega come nutrire la sicurezza e l’autostima, ingredienti importanti per una crescita serena.
Un bellissimo testo, che va oltre la carrellata di emozioni da conoscere e riconoscere, è Come ti senti oggi? Il libro delle emozioni di Molly Potter, edito da Giunti. Le illustrazioni di Sarah Jenning raccontano le emozioni, dalla noia alla gelosia, dalla timidezza alla tranquillità, ma soprattutto presenta attraverso divertenti disegni come reagire a queste sensazioni. Sei arrabbiato? Puoi disegnare un’infinità di nuvole per aiutare la rabbia ad andare via. Sei triste? Puoi trovare un posto accogliente e comodo per farti un bel pianto. Piccoli box in fondo alla pagina spiegano come riconoscere le emozioni; in fondo una guida per i genitori per educare alle emozioni.
Affrontare rabbia e paura
Storie un po’ più strutturate indagano com maggior profondità le reazioni emotive. Sceglie il piano simbolico-metaforico il bellissimo Che rabbia! di Mireille D’Allancè, edito da Babalibri e pubblicato in formato albo con la copertina rigida o in versione economica. È divertente questo libro, dove l’emozione del piccolo protagonista, la rabbia, si materializza in una vera e propria creatura che cambia dimensioni a seconda dell’intensità. Che rabbia! è considerato un classico della nuova editoria per l’infanzia e non può mancare nella libreria dei nostri figli.
Mireille D’Allancè è autrice anche di un altro volume ugualmente poetico, dal titolo Quando avevo paura del buio, una storia essenziale e dolcissima che aiuta i bambini ad affrontare il timore della notte.
Altro libro altamente simbolico, legato alla paura, è Cane nero di Levi Pinfold, edito in Italia da Terre di Mezzo, che si ispira a una antica e diffusa leggenda della Gran Bretagna. Quando il terribile cane nero si presenta a casa della famiglia Hope, tutti si spaventano immensamente: basta un suo sguardo a scatenare gli eventi più funesti. Sarà il più giovane della famiglia, il piccolo Small, l’unico capace di guardare l’animale dritto negli occhi.
Cane nero si può considerare un vero trattato psicologico sulla paura e su come serva il coraggio di affrontarla direttamente per neutralizzarla e riportare la situazione alla serenità.
Litigi e possessività
Parla di litigi e di amicizia Il litigio di Claude Boujon, edito in Italia da Babalibri. Il signor Bruno e il signor Bigio, entrambi conigli, vivono in due tane vicine. Sono sempre andati molto d’accordo, ma un giorno iniziano a litigare. Finché una brutta avventura li farà tornare amici.
Dedicato ai piccolini che attraversano la fase del “tutto mio” lo spassoso Mio mio mio di Michel Van Zeveren. Bellissime le illustrazioni e il significato pedagogico del racconto, dove gli equilibri dei personaggi cambiano pagina dopo pagina. La lettura è breve e non stanca i più piccoli.
Le storie d’amore piacciono
L’amore non è solo per ragazze: grazie a Kite Edizioni possiamo divertirci col delicato Quando un elefante si innamora di Davide Calì e Alice Lotti. Qui è il sentimento dell’amore a dominare la storia: trasferire su un pachiderma gli atteggiamenti tipici dell’innamorato, a volte contraddittori, a volte bizzarri e tenerissimi, è un’idea perfetta per affrontare l’argomento con una punta di ironia e comicità, alternando gioia e timore, sicurezza e fragilità, realtà e sogno. E per parlare di timidezza e di come affrontarla. I disegni, delicati ed essenziali, non mancano di quei dettagli che rafforzano e completano la storia.
Per i più grandicelli
Janna Carioli e Sonia Possentini hanno realizzato un libro dedicato ai bambini un po’ più grandi, ottimo strumento anche per adulti e insegnanti che amano approfondire l’educazione sentimentale.
Si intitola L’alfabeto dei sentimenti ed è corredato da immagini molto delicate ma rivolte a un pubblico più ampio per età. Il libro è un elenco di parole, dalla A alla Z, legate ognuna a un sentimento o stato d’animo, come “quiete” o “batticuore”. Non mancano termini più concettuali, come “vigliaccheria”, “identitá” o “memoria”. È un libro che punta alla poesia, con le sue rime e le illustrazioni che sembrano evocare foto d’epoca o immagini d’altri tempi. Ne esistono due diverse rilegature, entrambe suggestive, una in forma di libro e l’altra in forma di schede. Questa seconda è perfetta per lavorare a scuola o per focalizzarsi su singole parole.
Bambini troppo vivaci?
Una piccola parabola poetica, buffa e delicata sulla vivacità dei bambini è stata scritta dal nostro amatissimo Bruno Tognolini (con Giulia Orecchia) nel libro Il Ghiribizzo. La vivacità è soffocata e vissuta dagli adulti come un problema da gestire? Qui, con semplicità e leggerezza, si esplorano risposte inedite e diverse. Va benissimo a partire da 6 anni, per l’ingresso alla scuola elementare.
Mamma e papà ti vogliono bene
C’è tutta la vulnerabilità e il bisogno di protezione nel bellissimo libro: Ci pensa il tuo papà di Mireille D’Allancè. “Senti, papà, cosa faresti se cadessi in acqua?” “Mi butterei per ripescarti.” “Tutto vestito?” “Tutto vestito, anche con le scarpe.” “E se nell’acqua ci fossero i coccodrilli?”. Orsetto vuole mettere alla prova il suo papà di fronte a tutto quello che lo spaventa e scoprirà che l’amore, la tenerezza, la dedizione del suo papà sono le uniche rassicurazioni che gli servono.
Immancabile poi nella libreria di ogni famiglia, più volte esaurito e più volte ristampato, è Urlo di mamma di Jutta Bauer. Siamo nel mondo dei pinguini: la mamma si arrabbia e sgrida il suo bambino, che si spaventa così tanto da andare in mille pezzi. Sarà solo a sera che il piccolo pinguino riuscirà a ricomporsi, complice la mamma che ha raccolto i frammenti. Un piccolo libro per ricucire l’amore. Compratelo, assolutamente. E leggetelo mille e mille volte.