“Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano” è il fumetto della disegnatrice francese Emma. Arriva finalmente l’edizione italiana con la prefazione di Michela Murgia
Un paio di settimane prima dell’8 marzo arriva in Italia “Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano” edito da Laterza e con a prefazione di Michela Murgia. Le dieci storie trattano temi femministi quasi”vecchi” ma con un linguaggio totalmente nuovo.
“Affrontare il discorso dello squilibrio di carico mentale è ancora un fronte poco battuto del dibattito mainstream sul dislivello di genere ed è anche uno dei più rischiosi, perché tocca direttamente la struttura dei rapporti personali” sostiene la Murgia nella sua prefazione. Si torna a parlare quindi di “carico mentale”, ovvero quel fenomeno comune in molte famiglie in cui tutte le faccende domestiche inerenti alla gestione della casa e della famiglia vengono delegate esclusivamente alle donne.
“Bastava Chiedere!” racconta in chiave tragicomica situazioni famigliari di ordinaria quotidianità: c’è sempre un papà “moderno” pronto ad aiutare ma solo sotto richiesta o direttiva della mamma.
Chi non si è mai ritrovato in questa situazione? Eppure ci si sente dire che non “bisogna lamentarsi”, perché in fondo negli ultimi 50 anni la figura paterna e i padri “cambiano addirittura i pannolini”, vestono i figli e danno loro da mangiare.
Non ci si chiede però, chi nota che la scatola dei pannolini è vuota, chi toglie dall’armadio i vestitini che non vanno più e chi si preoccupa di che cosa deve mangiare un bambino.
Insomma “Bastava Chiedere!” di Emma ci ricorda che per le mamme la stanchezza mentale è ben peggio di quella fisica, e il “dover chiedere” significa assumere un ruolo manageriale che occupa quasi la totalità del proprio tempo.
Se “eseguire” si riduce a un semplice “aiutare”, gestire una famiglia insieme significa condividere le responsabilità.