Dagfrid è una bambina vichinga che vorrebbe andare a saccheggiare villaggi invece che stare a casa a pulire pavimenti e cucinare pesce (che oltretutto odia)
Un nome quasi impronunciabile, che fa attorcigliare la lingua nella lettura ad alta voce: Dagfrid è una bambina vichinga costretta a stare a casa ad aiutare la mamma e la nonna a pulire il pavimento, lavorare a maglia e cucinare pesce. Lei oltretutto odia il pesce e tiene una molletta per tapparsi il naso quando ne ha a che fare.
Suo fratello Odalrik (altro nome difficilissimo da pronunciare!) invece passa le giornate a dondolarsi sulla sua barca, senza muovere un dito.
Perché tutta questa differenza? Per quale motivo le donne vichinghe sono obbligate alle faccende domestiche mentre gli uomini sono a saccheggiare villaggi e fare gare con scudi e birre? Ma soprattutto: siamo sicure/i che il fratello sia felice di stare tutto il giorno a fare nulla?
“Dagfrid, La rivolta del merluzzo” è un breve romanzo per bambini e bambine, scritto da Agnès Mathieu-Daudé e Olivier Tallec, edito da Babalibri per la collana Superbaba. È piccolo anche nelle dimensioni (copertina flessibile) e nel prezzo (8,50 euro).
Il testo è scritto in stampatello minuscolo, ideale per chi comincia a leggere da solo, accompagnato da diverse illustrazioni a colori, ironici e brillanti.
Il romanzo “Dagfrid, La rivolta del merluzzo” è divertente, irriverente e poco scontato. Racconta in modo del tutto originale le differenze di genere, quelle tra fratello e sorella e le aspettative dei genitori con cui confrontarsi e anche scontrarsi crescendo.
“Io e Odalrik ci siamo posati le mani sulle spalle a vicenda (è una cosa che in barca è meglio non fare) e abbiamo fatto un voto. Per Thor, se un giorno avremo dei figli, faranno quello che vorranno!”.