Un libro che racconta quante cose ci perdiamo stando con lo sguardo fisso sul telefono. “La bambina con gli occhi ipnotizzati”, un libro di André Carrilho
Se la letterina di Babbo Natale è un tripudio di richieste di smartphone, tablet, videogiochi touch e altra tecnologia, proviamo a bilanciare (soprattutto se uno di questi regali arriva davvero sotto l’albero) con un libro che racconta quante cose ci perdiamo stando con lo sguardo fisso sugli schermi.
Si intitola “La bambina con gli occhi ipnotizzati”, di André Carrilho, edito da Franco Cosimo Panini.
Illustrazioni bellissime, e poche parole ma che neanche sono essenziali. Una bambina con il caschetto nero e gli oggi grandi tiene lo sguardo fisso sul suo cellulare e intanto si perde tutta la vita intorno. Una vita meravigliosa e stravagante, fatta di gelati offerti, di amici, di bande di pirati, astronauti e animali enormi. Ma nulla, la bambina non vede nulla e tiene la testa chinata.
Un giorno però il cellulare le cade e si rompe! Solo allora la bambina dagli occhi ipnotizzati alza lo sguardo e scopre un mondo intorno, che fino a quel momento aveva ignorato. Si accorge di tutti quei bizzarri personaggi che le erano passati accanto e “liberata, finisce per realizzare che il mondo è pieno di amici da incontrare”.
Un libro davvero bellissimo, che cerca di sensibilizzare i ragazzi, ma anche gli adulti, sull’utilizzo sconsiderato che si fa di schermi e dispositivi. Servono e sono utili, e probabilmente sono anche un bellissimo regalo di Natale, ma attenzione a non perdersi troppa vita intorno.