Milano, Torino e Roma sono le prime città di un progetto che aiuta a superare le difficoltà del ritorno in classe grazie alla Dog Therapy. Il progetto di For a smile Onlus
C’è chi decide di partorire coi delfini, chi ospita le galline nelle case di cura e ora c’è anche la possibilità di ridurre l’ansia e la paura che genera l’ingresso a scuola grazie alla compagnia dei cagnolini. La Dog Therapy è una splendida novità che bambine e bambini troveranno in alcune scuole di Milano, Roma e Torino, grazie al progetto promosso dall’associazioneFor a Smile.
Il contatto con gli animali
Sono tanti e riconosciuti i benefici della Pet e Dog Therapy, particolarmente per i pazienti che vivono in contesti fragili, per i bambini con disabilità, affetti da autismo o altri disturbi del neurosviluppo. Attraverso il gioco e una relazione spontanea con l’animale, i percorsi aumentano la fiducia in se stessi e verso l’altro, migliorano l’elaborazione del linguaggio verbale e non-verbale e alcuni aspetti psico-motori. Non essendoci una dimensione performativa, né un giudizio o una valutazione, questi momenti sono anche un importante sfogo emotivo.
“Accade sempre qualcosa di straordinario quando un bimbo vede un amico a quattro zampe che gli corre incontro. Si accende la curiosità e la voglia di giocare e conoscersi”. Sono le parole di Ludovica Vanni, presidentessa e socia fondatrice di For a Smile, associazione senza scopo di lucro nata a Torino nel 2006.
Perché la Dog Therapy a scuola
Avere un amico a quattro zampe aiuta, sempre. Ma perché proprio a scuola? “For a Smile lavora da oltre tre anni con la Dog Therapy negli ospedali. Oggi, a causa dell’emergenza, non ci è più possibile entrare nei reparti. Abbiamo pensato a un altro luogo sensibile dove potevamo essere utili. Visto il momento, la scuola ci è sembrata la scelta naturale”.
Al centro delle polemiche e delle aspettative, la scuola ha bisogno di favorire la ripresa dopo mesi di isolamento e lockdown. “I percorsi di Dog Therapy possono accelerare i processi di inserimento e integrazione. Fanno crescere la fiducia dei bambini e agevolano la creazione del gruppo classe”, continua Ludovica Vanni.
Il progetto nazionale
È nato così il primo progetto nazionale di Dog Therapy nelle scuole, che porta gli amici a quattro zampe a incontrare i bambini delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e di secondo grado. Si è partiti a Milano in ottobre nell’IC Via Giacosa, con i bambini della scuola dell’infanzia. I primi di dicembre partono gli incontri a Torino, con i ragazzi con disabilità dell’istituto superiore OSCAR ROMERO di viale Papa Giovanni XXIII a Rivoli (TO). In corso anche accordi con le scuole di Roma ed è già grande l’entusiasmo. “I percorsi sono stati studiati dai nostri operatori certificati I.A.A. (Interventi Assistiti con Animali – Dog Therapy) insieme alle insegnanti, agli psicologi di riferimento della scuola e alle famiglie”. Ogni scuola avrà un percorso proprio, costruito sulle esigenze specifiche.
Gli incontri sono organizzati all’esterno, oppure in spazi dedicati a gruppi ristretti, secondo le normative Covid-19. “L’iniziativa è dedicata alle scuole che vivono in contesti più delicati e complessi e i costi sono totalmente coperti da For a Smile Onlus, che vede nel progetto Basta una Zampa e nella Pet Therapy una delle azioni portanti del suo operato a favore del benessere dei bambini”.
La Dog Therapy in ospedale
Già da anni For a Smile Onlus promuove progetti di Dog Therapy negli ospedali pediatrici. La relazione disinvolta e naturale tra un bambino e un animale educato al contatto sono un sostegno prezioso nei momenti delicati, quando si genera uno stato di insicurezza e ansia.
A godere dei benefici ci sono i bambini, ma anche la famiglia stessa e lo staff medico che riesce a entrare in contatto con il piccolo malato in tempi più ristretti. “A oggi siamo intervenuti, tra gli altri, all’Istituto neurologico Carlo Besta e al San Raffaele di Milano, all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, all’ospedale Martini di Torino e sulle poltrone dei dentisti della Dental School”, continua Ludovica Vanni. In tutto 6 ospedali, 40 coadiutori con 40 cagnolini, 724 ore di Dog Therapy per 33.120 bambini beneficiari.
Ovunque c’è un bambino
Se l’ospedale è uno dei luoghi dove c’è maggiore bisogno di fiducia e di sorrisi, è altrettanto vero che di Pet Therapy c’è bisogno ovunque. “L’idea – continua la presidentessa – è cercare di portare i benefici dove servono. Oltre ai cani si possono fare attività con gatti, conigli, cavalli e asini. Tra i prossimi obiettivi di For a Smile, c’è la ripresa negli ospedali e la continuazione nelle scuole, ma anche l’avvio di attività nei centri ippici e nei musei, per coniugare la Pet Therapy all’arte e farla conoscere e sperimentare nelle feste di compleanno”.