Si sta avvicinando la festa, ma festeggiare significa fare assembramento ed è fortemente sconsigliato. Che fare?
Quarto, settimo, terzo o decimo. Per tante bambine e bambini è la seconda volta che non si festeggia il compleanno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Niente amichetti, niente animazione, palloncini e regalini. Ma davvero? Alcuni genitori raccontano come hanno risposto – almeno un po’ – al giusto desiderio dei piccini.
L’amico del cuore a dormire
“Va bene, d’accordo, non si poteva fare. O forse sì. Non l’abbiamo capito e non ci siamo nemmeno affannati più di tanto a interrogare i Dpcm. Semplicemente, abbiamo chiesto ai genitori del migliore amico di nostro figlio – Carlo, di 7 anni – se erano d’accordo a lasciarlo da noi per una notte.
Avuto il loro consenso abbiamo organizzato un mini-pigiama party e siamo andati a prendere il bimbo il giorno stabilito. Per la cena-a-due, in cameretta, abbiamo preparato il menu preferito da entrambi.
Abbiamo spostato un PC in camera, così hanno potuto guardare un cartone prima di andare a dormire. Durante il film noi genitori siamo entrati con la torta a sorpresa, le candeline e i regalini per tutti e due. D
evo dire che è stato un bel compleanno! Sicuramente Carlo lo ricorderà. Il giorno successivo abbiamo riaccompagnato l’amichetto a casa e ringraziato i genitori per aver accettato, pensando prima di tutto ai bisogni dei bambini.” (Anna Rita)
Una caccia al tesoro casalinga
“No, non avremmo avuto il coraggio di sfidare la sorte proprio adesso che si va verso la fine della pandemia. Se le scuole sono chiuse, inutile e sbagliato organizzare una festa di nascosto. Così per il compleanno di Alice, 9 anni, ci siamo inventati una caccia al tesoro all’interno della casa.
Ho preparato tutto io di nascosto da tutti: dalla festeggiata, ma anche dalla sorella Chiara (6 anni) e dal papà. All’ora indicata, ho consegnato un bigliettino con il primo indizio. Nella caccia al tesoro c’erano cose da fare, come telefonare ai nonni per farsi dare un ulteriore indizio, mandare un messaggio agli zii e ai cuginetti, suonare al vicino di casa, che ha passato un bigliettino da sotto la porta.
Il gioco è durato più di un’ora, alla fine i regali sono stati trovati e spacchettati con grande gioia. Abbiamo concluso con candeline, torta, fotografie e baci. Un compleanno diverso dal solito ma comunque felice!” (Anita)
Al parco, con il picnic
Sabato era il compleanno di Federico, ma di restare a casa proprio non ce la siamo sentita. Abbiamo invitato degli amici a passare la giornata al parco. Ci siamo portati una grande coperta su cui abbiamo sistemato tante merendine monodose a disposizione di tutti.
Abbiamo portato i palloni. Gli amici si sono seduti vicino a noi, i bambini hanno giocato mantenendo per quanto possibile la distanza, comunque eravamo all’aria aperta e, noi adulti, con le mascherine.
È stato molto simile alla classica festa, solo che l’abbiamo fatta all’aperto, grazie al bel sole che ci ha accompagnato, e senza taglio della torta. Federico è stato più che contento: in questo periodo, persino giocare al parco con gli amici sembra un regalo. (Massimo)