C’è un ambulatorio pediatrico nella periferia di Roma dove da sette anni si raccontano fiabe. Un lunedì al mese, ed è un momento bello per tutti, di scambio, condivisione. Da questo spontaneo momento di aggregazione interculturale sta nascendo un progetto importante, con uno spettacolo che va in giro per l’Italia, un libro già pubblicato e un documentario in preparazione. L’idea di questa iniziativa, Mamme Narranti, l’ha avuta un medico, poeta e cantante romano, Andrea Satta. “Sono pediatra di base nell’hinterland romano, con i suoi problemi di integrazione e isolamento: l’ambulatorio di un medico può essere un luogo di comunità, si può creare un clima di aggregazione. Le persone che si rivolgono a me hanno fiducia nel mio ruolo, e proprio grazie a questa fiducia ho intravisto una grande chance e provare a dare un mio contributo personale nella costruzione del senso di comunità nel quartiere. Tutto è iniziato quando, un piovoso lunedì d’autunno, è venuta in studio da me una mamma marocchina e mi ha raccontato il suo senso di isolamento e di solitudine. Tornato a casa, ho iniziato a pensare cosa avrei potuto fare per aiutare quella donna e le tante mamme con problemi simili ai suoi. Il giorno dopo sono tornato in studio con un cartello che ho affisso sulla porta: “Venite a raccontare la favola con cui vi addormentavate a casa vostra”. E così abbiamo iniziato: mamme e papà venivano in ambulatorio con i racconti della loro infanzia, portavano dolcetti, couscous, frittate e ciambelle. Genitori di ogni regione d’Italia e del mondo, con storie molto diverse alle spalle, spesso difficili. In comune il quartiere, il pediatra, la voglia di condividere un racconto”.
Raccontare crea benessere
“Sono consapevole del grande valore dell’oralità e come pediatra so quanto sia benefico per i bambini. Ci sono studi che dimostrano come i parametri vitali di un prematuro migliorano anche solo ascoltando la voce della mamma: gli stimoli sensoriali creano benessere. E in questo progetto c’è anche il valore aggiunto delle favole di ogni parte del mondo che vengono messe in comune. L’iniziativa ha avuto un grande successo nel quartiere, così ho pensato che sarebbe stato bello portarla in altre città. Mi sono messo in contatto con la rete di pediatri di base e insieme incontriamo le mamme del territorio che ci raccontano le fiabe del luogo. Gli incontri si svolgono nel fine settimana e spesso vi partecipano anche artisti della città, perché sia un momento ancor più bello, di condivisione e di festa. Siamo stati a Torino, Trieste, Ravenna, Genova, Lecce, Potenza e il tour prosegue in tutta la penisola”.
Da questa esperienza è nato un libro “Mamma quante storie!”, che raccoglie trentuno fiabe raccontateci dalle mamme e illustrato da Sergio Staino e Fabio Magnasciutti. L’incasso sarà devoluto alla biblioteca di Lampedusa.
E non finisce qui: il progetto Mamme Narranti sta diventando anche un documentario che racconta quello che Andrea e i suoi colleghi stanno facendo. “Stiamo riprendendo tutti gli incontri, per realizzare un documentario dal taglio cinematografico. Vorremmo che il nostro progetto arrivi dappertutto: grazie al documentario possiamo raccontare il senso dell’iniziativa in modo diffuso. È un progetto di integrazione, più siamo meglio è. Perché solo dalla conoscenza degli altri si costruisce il futuro dei nostri figli”.