Mondi in miniatura per piccoli grandi osservatori 

da | 21 Gen, 2021 | da non perdere, Lifestyle

Diorami contemporanei fra immaginazione e realtà: avventuriamoci in mondi in miniatura che ci regalano uno sguardo insolito sul quotidiano intorno a noi

Avventurarsi nell’esplorazione di minimondi e diorami è come aprire un portale per l’immaginazione: la riproduzione su scala micro di mondi macro restituisce infatti un effetto fiabesco che cala in un’altra dimensione.

Il microcosmo degli oggetti quotidiani

Il segreto sta proprio nella scala: cambiando le proporzioni, cambia anche il punto di vista e la fantasia prende il volo. C’è chi ha fatto di questo sguardo parallelo un’ispirazione per il proprio lavoro quotidiano. 

Tatsuya Tanaka, un artista e fotografo giapponese che da dieci anni esatti realizza una foto al giorno di mondi in miniatura creati da lui stesso.

Il progetto di Miniature Calendar è iniziato nell’aprile 2011, lo si può seguire sul suo account Instagram dove immancabilmente ogni giorno dell’anno viene pubblicata una foto nuova.

La particolarità del suo lavoro non sta solo nell’abilità tecnica della riproduzione in miniatura – perfetta e commovente – quanto piuttosto nella chiave di lettura che propone.

Nelle sue fotografie gli elementi della vita quotidiana si trasformano in qualcos’altro. I broccoli diventano alberi di un bosco, la tazza di tè diventa la piscina in cui rilassarsi, la mascherina chirurgica diventa mare.

Uno sguardo non comune, divertito e poetico, sul mondo che ci circonda e che ci insegna l’arte del saper osservare tenendo accesa la fantasia. 

La vita parallela dei topini di città

Stesso approccio alla realtà caratterizza il collettivo svedese Anonymouse, che dal 2016 si diverte a disseminare le proprie minuscole creazioni in angoli nascosti delle città.

Il gruppo di artisti svedesi, infatti, è diventato famoso per aver installato nelle vie di Malmö la riproduzione in miniatura di locali, negozi, appartamenti completi di ogni dettaglio.

La cosa più divertente è che tutte queste piccole installazioni, nella visione degli artisti, ospitano la vita parallela dei topini della città, solo un attento osservatore riuscirà a scorgerle!

Nel tempo Anonymouse ha costruito ritrovi topeschi anche in altre località svedesi, in Francia e in Irlanda, diventando motivo di escursioni condotte apposta per scoprire dove si trovano.  

mondi miniatura

Terrari da esplorare

Aggiungere una componente di realtà ai diorami li rende sicuramente più immaginifici. Se per Tanaka sono i piccoli oggetti che ci circondano e per Anonymouse sono gli angoli delle città, per il brasiliano Roger Evangelista sono le piante.

Rinnovando l’idea dei terrari, riproduce piccoli mondi che utilizzano piante vere disponendole all’interno di bottiglie, vasi, contenitori per le caramelle, ampolle… etc.

Alla base sta il principio che le piante riescono a creare un ecosistema autosufficiente per cui sopravvivono senza necessità di cure particolari.

Ecco allora giardini e collinette che svelano le situazioni più diverse: statue del Buddha in giardini zen, motociclisti impavidi, T-Rex che vanno a caccia, perfino il viaggio dei Re Magi o il Presepe. 

 

Mini-mondo per i grandi

Difficile non rimanere incantati di fronte a questi mondi in miniatura e non chiedersi che effetto farebbe rimpicciolirsi per poter entrare in quei localini o passeggiare fra quelle collinette.

Sogno impossibile? Come ci insegnano i diorami basta cambiare prospettiva: invece di rimpicciolirci, troviamo il mondo a nostra misura. Per esempio, possiamo provare l’esperienza di entrare nella casetta mignon che svetta sul Loch Shin, un lago scozzese nelle Highlands.

La Wee House, nota anche come la Broons Hoose, è al centro di una leggenda che la vuole costruita nel 1824 da un bracconiere per attestare di essere diventato proprietario terriero.

Purtroppo il bracconiere morì poco dopo e non potè godersi la casa. In realtà la Broons Hoose è stata costruita agli inizi degli anni Duemila durante la Lairg Gala Week, una delle feste più importanti del Loch Shin dedicata alla compravendita delle pecore.

L’intenzione era di distruggerla poco dopo la festa, ma si decise di collocarla su un isolotto del lago e trasformarla in un’attrazione turistica insolita. Un’ottima idea, visto che sono numerosi i viaggiatori che accorrono fin lì per fotografarla.

Perché la sensazione di varcare la soglia di una casetta che sembra uscita dalle favole dei fratelli Grimm elettrizza anche noi grandi, ci fa tornare un po’ bambini.

wee house

Leggi anche –> Il piccolo mondo: giocare a immaginare

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