Tantissime le fake news sul Coronavirus. Finalmente un sito per la verifica delle notizie.
Sono state settimane calde e probabilmente lo saranno ancora per un po’. Le chat, la condivisione di video e audio e di false informazioni non hanno fatto che peggiorare il clima difficile con cui stiamo convivendo. Con la diffusione del Coronavirus c’è stato un picco di disinformazione sulla sua origine, diffusione ed effetti. Molte affermazioni errate e fuorvianti vengono quotidianamente diffuse sui social network, creando spesso confusioni ed inutile allarmismo. Ora finalmente è possibile la verifica delle notizie.
CoronaCheck per la verifica delle news
L’INPGI, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, ha annunciato la nascita del primo sito di Fact Checking interamente dedicato alla verifica scientifica di notizie inerenti al Coronavirus. Si chiama CoronaCheck ed è stato realizzato da un team di ricercatori tra Francia e USA. Le notizie vengono verificate sulla base di dati ufficiali provenienti da: World Health Organization (WHO), Governi e Ministeri della salute di Italia, Australia, Taiwan, China, Canada.
Vero o falso
Il sito consente di verificare se una determinata frase relativa al Coronavirus sia vera o falsa. Per ogni verifica richiesta, il sistema mostra un’etichetta vero/falso e una spiegazione di come il sistema di Intelligenza Artificiale sia giunto a quella conclusione. Davanti ad affermazioni che non è in grado verificare, il sistema chiede feedback all’utente affinchè possa aiutarlo nel processo. In questo modo, il sistema apprende dal feedback degli utenti come gestire nuovi tipi di reclami e su come sfruttare nuovi set di dati.
Allarme fake news
“Sin dall’inizio di questa drammatica vicenda ho fatto appello ai cittadini a informarsi esclusivamente attraverso i siti ufficiali del governo, delle istituzioni sanitarie, le testate giornalistiche nazionali e locali e le agenzie di stampa” ha commentato il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella. “In momenti come questi l’accreditamento delle fonti, la professionalità degli operatori dell’informazione, la completezza e la credibilità dei contenuti informativi fanno la differenza. Penso che sia necessario che tutti, compresi i grandi operatori del web, facciano la loro parte per isolare le fake news che giocano contro l’interesse collettivo”.