Da molti anni il 1° dicembre è stato scelto come data per celebrare la lotta all’AIDS, una malattia che spaventa, ma da cui ci si può e ci si deve proteggere.
Con la LILA per una vita più serena
La LILA, Lega Italiana per la Lotta all’AIDS, da tantissimo tempo aiuta a informare sull’importanza della prevenzione, su come continuare a vivere in maniera serena se si è sieropositivi e su come affrontare la malattia. Molte anche le informazioni utili per chi, sieropositivo o no, decide di pianificare una gravidanza, è già in attesa, ha dei figli o vuole intraprendere un percorso di adozione. Perchè va ricordato che, con le dovute precauzioni, cure e attenzioni, non ci sono impedimenti a diventare genitori o a continuare ad esserlo.
HIV e genitorialità
Per prima cosa ovviamente occorre fare il test, per elimare dubbi e paure, in caso di positività bisogna sempre ricordare che con le dovute cure, è possibile diventare genitori. Se la mamma è sieropositiva le attenzioni da prendere saranno diverse, proseguire una terapia idonea durante i nove mesi di gravidanza, procedere con un parto cesareo, evitare l’allattamento al seno e iniziare quanto prima una terapia idonea per il bambino. Poi bisogna prima di tutto ricordarsi che se la mamma è sieropositiva non necessariamente lo sarà anche il bambino, anzi, la percentuale di contagio mamma/feto è meno dell’1% se si prendono le corrette precauzioni. Se il papà è sieropositivo è poi possibile procedere tranquillamente con una gravidanza, il concepimento potrà seguire due strade: una medicalmente assistita con il “lavaggio” dello sperma o una naturale nel caso in cui l’uomo segua una terapia e la carica virale sia non rilevabile da almeno 6 mesi, i farmaci vengano assunti con regolarità e nessuno dei due partner presenti lesioni alle mucose genitali, inoltre può essere utile l’utilizzo dei test di ovulazione, per capire quali sono i giorni fertili e avere rapporti mirati. Infine l‘HIV non preclude la strada dell’adozione, non esistono infatti leggi in Italia che impediscano l’adozione, è vero però che tra i test richiesti c’è anche quello dell’HIV. Il tribunale dei minori deve tener conto della salute psico/fisica di entrambi i genitori, la sieropositività dunque non impedisce l’adozione ma è comunque un elemento che, a parità di condizioni tra più richiedenti, può essere preso in considerazione dal giudice.
Sul sito della LILA c’è una sezione apposita con tutte le informazioni per chi intende pianificare una gravidanza o ha dei dubbi.