Del lutto perinatale non si parla mai abbastanza: un fenomeno che accomuna duemila genitori in Italia ogni anno
Oggi è il giorno della consapevolezza del lutto perinatale, il così detto Babyloss.
La giornata, che si celebra a livello mondiale, serve a condividere l’esperienza e metabolizzare il lutto della perdita di un bambino in grembo, che è ancora troppo spesso un tabù.
Poco compreso da chi non lo ha subito e quindi fonte di tristezza e solitudine ancora maggiore da parte delle mamme e dei papà. Il rischio è che le famiglie vittime di questa perdita, non trovando comprensione da parte delle altre persone, fatichino a metabolizzare questo evento che finisce col segnarle per sempre.
I numeri e le conseguenze
In Italia ogni giorno quindici donne escono a braccia vuote dai reparti maternità.
Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT nel 2019, il 15% delle gravidanze non arrivano a termine (1 su 6) e ogni giorno quindici donne escono a braccia vuote dai reparti maternità
Fino al 180° giorno di gestazione si registrano 167 aborti spontanei al giorno. Il terzo trimestre i numeri scendono, ma restano 1320 i bambini nati morti in Italia ogni anno a fine gravidanza, molti dei quali per cause sconosciute.
Le conseguenze di questo evento drammatico possono essere particolarmente gravi. Se non affrontato il lutto può portare disturbi ansiosi, psichici o una vera e propria depressione post parto; non sempre si tratta di malessere immediatamente successivo all’evento, ma può emergere anche mesi o anni dopo la perdita e condizionare la qualità̀ della vita della donna, della coppia e di eventuali altri figli.
L’intervento precoce di sostegno e la disponibilità di corrette informazioni sugli aspetti psicologici, medici, amministrativi e burocratici – la possibilità di una sepoltura consenziente, oppure no – rappresentano un valido contrasto alle complicanze psicopatologiche e dovrebbero essere accessibili a tutti i genitori.
Una candela per tutti
Esistono molte associazioni a sostegno della famiglie. A livello nazionale CiaoLapo Onlus è però oggi possibile trovare un supporto e un aiuto da parte di personale specializzato.
A livello locale invece, sono numerose altre associazioni in cui psicologi e terapeuti offrono il proprio sostegno, come l’associazione Alchimia attiva a Milano, il Melograno di Gallarate o i Barattoli della Memoria di Varese.
Ogni anno vengono organizzati piccoli eventi per tenere viva l’importanza di questo lutto: quest’anno la pandemia ha ridimensionato ogni tipo di evento: tuttavia resta il momento speciale dell’accensione della candela. Ad accomunare tutte le iniziative c’è però un momento speciale: l’accensione di una candela per salutare per sempre i propri bambini.