Dal 1999 il 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, è una data non casuale, questo è infatti l’anniversario del brutale omicidio di tre sorelle avvenuto in Messico.
Ed è sugli uomini e le donne di domani che si deve concentrare lo sforzo per debellare questa piaga. I maschi vanno educati sin da piccoli all’uguaglianza, per capire che le donne (e le bambine) non sono “oggetti” di loro proprietà, che hanno entrambi gli stessi diritti, doveri, capacità e attitudini. Le bambine devono essere educate a saper dire no, a ribellarsi quando sono vittime di violenza, a non dover subire passivamente quello che un maschio decide per loro. Infine bisogna proteggerli anche dalla violenza passiva, quella che possono subire a casa guardando un padre che maltratta una mamma, imparare che non è il modo giusto di vivere una relazione affettiva. La violenza sulle donne non è poi solo fisica, è anche una violenza subdola, che passa da retribuzioni diverse per maschi e femmine, per il diverso trattamento sul posto di lavoro, per le discriminazioni determinate da una gravidanza. Ci sarà violenza fino a che le donne verranno trattate diversamente solo in quanto donne.
Nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne sono tante le iniziative volte a promuovere questa battaglia per i diritti, ogni città ha organizzato manifestazioni ed eventi proprio per celebrare le donne e l’uguaglianza e dire no a questa forma di violenza subdola e vigliacca.