La stagione dell’influenza è arrivata e con lei la corsa ai farmaci per curarla. In Italia purtroppo la cura è spesso sproporzionata rispetto alla patologia, prendiamo infatti troppi antibiotici, il rischio è quello di indebolire il nostro sistema immunitario creando una vera “farmaco resistenza”.
Prevenire è meglio
Prima di prendere antibiotici senza motivo è meglio fare un’accurata prevenzione, innanzitutto ricordandoci sempre di lavarci le mani quando siamo ammalati e quando siamo in contatto con persone influenzate e poi ricordiamoci le regole d’oro: 1) gli antibiotici non servono per l’influenza, non curano infatti malattie virali 2) vanno presi solo gli antibiotici prescritti dal medico, stando attenti a rispettare dosaggi e orari senza interrompere la cura prima del tempo anche se si sta meglio 3) non dare ad altre persone gli antibiotici che sono stati prescritti a noi. Il rischio principale nel prendere antibiotici senza motivo è appunto sviluppare una farmaco resistenza che porta il nostro organismo a non rispondere più alle cure; in tutta Europa si calcola che ogni anno circa 25 mila persone muoiano per resistenza agli antibiotici, questo per un uso eccessivo dei medicinali e per un’assunzione inconsapevole attraverso la carne degli animali, troppo spesso “contaminata”. A livello europeo Italia, Grecia e Malta sono i paesi in cui il consumo di antibiotici pro capite è più alto ed è quello in cui la resistenza a questi farmaci è più alta.
La prima giornata mondiale dell’antibiotico
Proprio per sensibilizzare sull’uso di questi farmaci è stata istituita per oggi, il 19 novembre, la giornata mondiale dell’antibiotico, il motto è “Antibiotici, maneggiare con cura“. Assumendoli con attenzione è possibile massimizzare la loro efficacia, evitando il rischio di danni a lungo termine che forse oggi non sono ancora ben chiari. Dopotutto lo stesso Fleming, scopritore della penicillina metteva in guardia dai possibili rischi del rendere i batteri resistenti a questi medicinali.
Per tutta la giornata su Twitter sarà possibile partecipare a dibattiti e discussioni sull’argomento usando gli hashtag #eaad e #AntibioticResistance.