Arriverà a luglio l’assegno unico universale per i figli a carico

da | 31 Mar, 2021 | News, Soldi e Diritti

L’assegno unico e universale di 250 euro al mese per ogni figlio a carico arriverà a luglio, dopo il via libera definitivo del Senato alla legge delega

L’assegno unico e universale per i figli arriverà il primo luglio 2021, come ha assicurato il presidente del consiglio Mario Draghi. Tutte le famiglie riceveranno fino a un massimo di 250 euro al mese per ogni figlio. Obiettivo del Governo è una corsa di tre mesi per realizzare la legge delega che rivoluzionerà il sistema di bonus dedicati alle famiglie.

L’Italia attualmente si posiziona in uno sconfortante terzultimo posto per il sostegno ai genitori, rispetto alle altre nazioni europee.  

Assegno unico e universale per i figli a carico

La necessità di un sostegno continuativo alle famiglie è sentita da tempo. In piena pandemia, nel luglio 2020, la Camera dei Deputati ha introdotto il concetto di “assegno unico e universale”. “Unico” perché la nuova misura di sostegno va a sostituire tutti i bonus erogati da sistema (bebè, natalità, adozione, bonus mamme, assegno per il terzo figlio) e anche altre forme di sostegno, come le detrazioni Irpef per i figli a carico.

Con il termine “universale”, invece, si vuole indicare che l’assegno ai figli sarà corrisposto ogni mese a tutti i genitori, siano essi contribuenti, lavoratori autonomi o dipendenti, capienti o incapienti. Fino a oggi, infatti, il sostegno era una prerogativa dei lavoratori dipendenti.

Da prima della nascita a 21 anni

Quando spetta con il nuovo aiuto mensile? Il nuovo assegno, che potrà essere erogato sotto forma di credito d’imposta oppure in denaro, sarà riconosciuto per ogni figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età, con un importo maggiorato dal secondo figlio in poi. L’ammontare dipenderà dall’Isee.

Fino al compimento del 21 anno di età l’importo (con un ammontare ridotto) sarà erogato direttamente al figlio maggiorenne nel caso in cui sia iscritto all’università, svolga un tirocinio, frequenti un corso professionale, sia impegnato nel servizio civile, svolga un lavoro a basso reddito o sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro. E’ definito “a carico” il figlio maggiorenne che non abbia un reddito superiore a 4.000 euro.

L’assegno sarà maggiorato – secondo un’aliquota non inferiore al 30% e non superiore al 50% – per ciascun figlio con disabilità, minorenne o maggiorenne e di età inferiore a ventuno anni, con importo della maggiorazione graduato secondo le classificazioni della condizione di disabilità. 

In attesa dei decreti attuativi

Le anticipazioni finora avute dovranno trovare conferma, nei prossimi mesi, nei decreti attuativi che forniranno i dettagli per ottenere l’assegno. Il calcolo del valore dell’assegno sarà differenziato in base all’Isee familiare, fino al suo eventuale azzeramento.

L’assegno sarà compatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza. 

L’assegno unico e universale per i figli a carico è una misura giusta e attesa da tempo, che porta l’Italia al livello delle altre nazioni europee. Resta tuttavia ancora un deficit importante nella spesa per gli asili nido e le scuole dell’infanzia.

 

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