Detrazioni figli a carico 2018: anche quest’anno si può detrarre una quota di denaro dalla dichiarazione dei redditi, che sia il 730 o il Modello Unico, per chi ha figli a carico di età compresa fra 0 e 24 anni.
Detrazioni figli a carico 2018: come funziona
La Legge di Bilancio 2018 ha innalzato il tetto di reddito entro il quale i figli possono essere considerati a carico del genitore.
Si considerano figli a carico tutti i figli, naturali, riconosciuti, adottati, affidati o affiliati.
Sul calcolo della detrazione per i figli a carico 2018 influiscono questi parametri
- L’ammontare del reddito del genitore (RN1 Col.1, comprendendo la deduzione per l’avitazione principale),
- l’età del figlio (se è inferiore a 3 anni)
- se il figlio è portatore di handicap
- Il numero dei figli (se superiore a 3).
La detrazione va segnata nel rigo RN6 Col.2 . L’ulteriore detrazione per famiglie numerose è da inserire nel rigo RN6 Col.3.
Nel caso di almeno quattro figli a carico è stata riconosciuta una detrazione aggiuntiva di 1200 euro oltre alle altre detrazioni figli a carico 2018.
Detrazioni 2018 per i figli piccoli
Gli importi che si possono detrarre sono i seguenti:
- da 900 a 1.220 euro, per ogni figlio sotto i tre anni
- da 800 a 950 euro, per ogni figlio dai tre anni in su (anche i figli maggiorenni, fino a 24 anni)
- da 220 a 400 euro è l’importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap
Sul 730 è stata introdotta una nuova casella che serve a proteggere la privacy dei figli affidati: si potrà inserire il numero di quanti figli sono, senza indicare il loro codice fiscale.
Da quest’anno è stato eliminato anche l’obbligo per i contribuenti di comunicare ogni anno i dati relativi alle detrazioni al sostituto d’imposta.
La dichiarazione resta dunque valida anche per i periodi d’imposta successivi a meno che non cambi la situazione familiare e sia necessario presentare una nuova comunicazione, per esempio se nasce un nuovo figlio.
Detrazioni 2018 per i figli grandi
Ogni figlio è considerato fiscalmente a carico dei genitori se ha un reddito complessivo IRPEF non superiore a 2.840,51 euro.
Nel 2019 ci sarà un altro miglioramento, perché il limite di reddito per i figli a carico è stato aumentato: il figlio sarà considerato a carico se guadgna fino a 4.000 lordi, fino a 24 anni.
I figli sono considerati a carico sia che studino, sia che lavorino (a patto di non guadagnare più di 2840,51 euro all’anno), o ancora fare tirocini e stage, vivere all’estero, vivere da soli o convivere con i genitori.
Come va divisa la detrazione tra i genitori?
La detrazione per i figli a carico 2018 può essere divisa tra i genitori al 50%, oppure attribuita interamente al genitore che possiede il reddito complessivo più elevato.
Se i genitori sono legalmente separati o divorziati, con affidamento congiunto o condiviso, la detrazione si divide nella misura del 50%, salvo un diverso accordo che attribuisca l’intera detrazione al genitore che ha il reddito più elevato.
Se il genitore affidatario è uno solo, la detrazione spetta totalmente a lui.
Se i genitori non sono sposati vale quanto previsto per i genitori coniugati. Se i genitori non sposati sono separati e c’è un provvedimento per l’affidamento dei figli si applica quanto previsto per i genitori coniugati.