Parlare di sessualità a/di bambini e genitori

da | 14 Apr, 2022 | Lifestyle, News

ll tema della sessualità di bambini, adolescenti e genitori a volte è delicato da affrontare. Ecco qualche consiglio

Parlare di sessualità dei e con i bambini è ancora un tasto delicato. Dovrebbe essere un tema da affrontare con grande naturalezza, sempre con rispetto e molta apertura. Nei bambini e nelle bambine c’è grande curiosità; c’è voglia di sapere, sperimentare e conoscere. Non c’è giudizio finchè si è piccoli e questa è una splendida lezione. Eppure sempre più spesso ci si trova a chiedere aiuto per spiegare emozioni e sentimenti che avrebbero poco da doversi giustificare.

Abbiamo chiesto a Manuela Caselli, pedagogista, counselor, co-fondatrice dell’associazione Palo Giallo, di aiutarci a capire quali sono le fasi e gli ostacoli. La sessualità è uno dei temi che tratta durante le dirette Zoom del mercoledì, l’appuntamento fisso tra operatori e formatori di Palo Giallo e un gruppo crescente di singoli e famiglie. Si tratta di un percorso di crescita e miglioramento condiviso, che passa attraverso l’analisi di temi che riportano a situazioni e difficoltà tipiche dell’educazione dei figli, dei rapporti di coppia, delle dinamiche di miglioramento personale e professionale.

Partiamo dalle definizioni

  • Sesso:  l’esito della complessa interazione tra fattori genetici, ormonali, morfologici, gonadici, biochimici ed anatomici che influiscono sulla fisiologia corporea e sulla differenziazione sessuale del cervello. Circa l’1,7% della popolazione nasce con aspetti biologici caratteristici di entrambi i sessi, queste persone vengono definite “intersessuali”.
  • Identità di genere:  è l’unità e la persistenza della propria individualità maschile, femminile o ambivalente. Lo sviluppo e la costruzione dell’identità di genere sono il frutto di complesse interazioni tra fattori biologici, psicologici e culturali.
  • Espressione di genere: fa riferimento al modo con cui ogni individuo esprime, mostra e comunica la propria mascolinità e femminilità. Se l’identità di genere è una percezione interna, personale ed intima, l’espressione di genere è invece un processo sociale strettamente connesso con l’apparenza, il comportamento, l’abbigliamento e gli atteggiamenti.
  • Orientamento sessuale: comprende un insieme di fattori emotivi, sessuali e relazionali che determinano l’interesse di una persona nei confronti di soggetti del sesso biologico opposto, dello stesso sesso, di entrambi i sessi o di nessuno. Oggi si è abbandonata una classificazione esclusivamente binaria per una visione di maggiore fluidità.

Sessualità e bambini

Facciamo un breve viaggio per tappe. I bambini imparano ad autoidentificarsi nel genere intorno ai tre anni, apprendendo le differenze e le somiglianze attraverso la scoperta del corpo e degli organi genitali.

Sono frequenti le domande agli adulti di riferimento e i giochi sessuali come “papà e mamma” e “il dottore” perché i bambini in questa fase mostrano con naturalezza il proprio corpo e desiderano guardare quello degli altri. Diversi studi invece sono concordi nell’identificare l’età della prima attrazione sessuale tra i 10 e gli 11 anni. A questa età i bambini cominciano a sentire il corpo che cambia e nuove sensazioni, causate dall’intima vicinanza dell’altro sesso.

Adolescenza e identità

L’arrivo dell’adolescenza segna l’inizio di una fase di esplorazione. I giovani per capire chi sono, per sviluppare ed affermare la propria identità, hanno bisogno di svincolarsi dalla propria famiglia d’origine ed esplorare il mondo in cerca di se stessi e dei propri nuovi modelli di riferimento. In quest’ottica possono rientrare come naturale tappa del percorso esplorativo esperienze sessuali con persone dello stesso sesso, anche negli individui che arriveranno a definirsi eterosessuali.

Esperienza eterosessuali in adolescenti che si identificheranno come omosessuali possono essere sia uno step all’interno della ricerca della propria identità sessuale. Possono però essere anche tentativi di uniformarsi al gruppo di pari, per paura di non essere accettati o per non deludere le aspettative interiorizzate dei genitori.

Senza condizionamenti

Noi cresciamo interiorizzando messaggi e credenze provenienti dalla società in cui viviamo, dalla nostra famiglia, dalla scuola e dal gruppo di pari. È importante parlare di questi temi con i genitori perché talvolta i bambini assumono comportamenti non conformi alle aspettative di genere provenienti dalla cultura di appartenenza, e questo può generare uno stato di allarme.

Informare e formare i genitori è necessario perché accolgano con serenità i comportamenti e gli atteggiamenti dei bambini, senza giudicarli e senza indirizzarli in un senso o nell’altro. D’altro lato la grande difficoltà educativa consiste nel superare il condizionamento e la pressione delle aspettative sociali per privilegiare l’ascolto e la disponibilità verso il percorso sempre individuale dello sviluppo dell’identità sessuale (e non solo).

L’accompagnamento professionale

Nella mia esperienza professionale ho sostenuto ragazzi in un processo di consapevolezza del loro orientamento sessuale, lungo strade faticose e spesso dolorose. Ho affiancato genitori che vedevano i loro figli comportarsi in modo non conforme a quanto da loro atteso sulla base del sesso biologico. I percorsi hanno previsto un lavoro sulla paura della diversità, sullo scardinare i pregiudizi, sui sensi di colpa e sull’accoglienza, condizione necessaria nell’amore verso se stessi e verso l’altro. In particolare ci si concentra sul senso di colpa che mette al muro sia i genitori che i figli. I primi sono distrutti dalla domanda di dove hanno sbagliato, i secondi dalla consapevolezza di aver deluso le aspettative.

Ricordo una ragazza di 26 anni che è arrivata in studio a causa di attacchi di panico importanti. Lei era schiacciata dalla consapevolezza che non avrebbe mai potuto vivere la sua vita e la sua sessualità liberamente. Non avrebbe mai voluto deludere i suoi genitori che su di lei avevano investito tutto il senso della loro vita e l’avevano caricata di aspettative. È stato un percorso molto doloroso, in cui sono stati in un secondo momento coinvolti anche i genitori perché lei nonostante il lavoro su di sé desiderava che i genitori fossero sostenuti in questo processo.

I 3 consigli per i genitori

  • Conoscenza ma non giudizio
  • Accoglienza dei figli come persone
  • Disponibilità, apertura e rispetto per il loro percorso
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