Il verde speranza dei prati della campagna lombarda. E il blu, simbolo delle iniziative di sensibilizzazione sul tema dell’autismo. È da questo accostamento di colori che nasce #PratiBlu, la mostra fotografica dedicata al tema dell’autismo che sarà aperta al pubblico dal 25 al 29 di settembre a Milano, nello spazio espositivo di Palazzo Lombardia.
L’esposizione mette insieme i migliori scatti realizzati lo scorso 1 luglio in occasione della biciclettata benefica promossa da Arga Lombardia Liguria, l’associazione che riunisce i giornalisti che si occupano del settore agroalimentare, e Gaudio, Gruppo Autismo e Disabilità Intellettiva Onlus. Una giornata all’insegna della scoperta di alcune delle perle meno note della campagna lombarda che circonda la grande Milano, da Gaggiano passando per la Madonna del Dosso e l’area naturalistica del lago di Boscaccio fino ad arrivare alla Certosa di Vigano Certosino e Bairate. “La biciclettata ha colto in pieno l’obiettivo di offrire l’occasione di incontrare persone, conoscere luoghi, immergersi nel verde dei paesaggi e scoprire sapori della campagna lombarda anche a chi soffre di sindrome da autismo”, spiega il presidente di Arga Lombardia, Fabio Benati.
L’iniziativa di luglio è la prima di una serie che le due associazioni, insieme a Cascina delle Idee e all’azienda agricola Zipo, intendono realizzare nei prossimi mesi per sensibilizzare media, cittadini e istituzioni sul fenomeno dell’autismo con un approccio nuovo “coniugando il turismo sostenibile alla valorizzazione dei tesori culturali e paesaggistici del territorio ancora poco conosciuti e alla promozione di aziende agricole che producono eccellenze alimentari a km zero”.
Le foto scattate durante la prima biciclettata di #PratiBlu sono visibili, gratuitamente, presso nello spazio espositivo di Palazzo Lombardia: “Guardiamo in modo distratto e superficiale. Servono altri occhi per vedere – è il claim scelto per la mostra –. Solo chi ha una naturale predilezione per i dettagli che a noi sfuggono può elaborare un’immagine attenta. Anche questo è comunicare ed esprimersi. Vogliamo altri occhi per vedere”.
Silvia De Bernardin