Obbligo di Green Pass per genitori, tate e nonni che entrano nei nidi e nelle materne per prendere i bambini. È già caos
Non ha quiete la scuola, che a pochi giorni dall’inizio si trova travolta da una nuova bufera. Nei giorni di partenza e di inserimento, nelle scuole materne e nei nidi di tutta Italia arriva la notizia che possono entrare all’interno delle strutture solo gli adulti provvisti di Green Pass, genitori inclusi.
Le nuove disposizioni
“Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative (…) deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19“, prevede il decreto.
“La disposizione di cui al primo periodo non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori”. Obbligo dunque per tutti gli over 12 che entrano nelle strutture, anche se per pochissimi minuti.
Le reazioni
Da parte delle scuole è stata immediata la preoccupazione per la logistica. Il controllo va a incrementare il lavoro del personale scolastico, potrebbe creare disagio e coda agli ingressi e all’uscita. Ma soprattutto lo sgomento è dei genitori, che si ritrovano a dover accettare delle condizioni diverse da quelle firmate nel patto di collaborazione scuola-famiglia.
I titoli dei quotidiani e i social network parlano chiaro. A Bergamo un padre di due bambini di 3 e 5 anni ha minacciato di chiamare i Carabinieri perchè il personale scolastico si diceva non autorizzato a portare i bambini fuori dalla struttura.
A Collegno, in provincia di Torino, mamme e papà sprovvisti di Green Pass hanno dovuto riportare a casa i bambini, nonostante non esista alcun limite per l’accesso ai bambini. Stessa cosa in molte scuole milanesi, che però si sono organizzate con deleghe al bisogno.
In altre scuole, la maggior parte forse, si vive in un limbo. Non sono arrivate le circolari ufficiali, eccetto che per i genitori che accompagnano i bambini durante i giorni di inserimento e che sono obbligati ad avere Green Pass. Per il resto il personale scolastico si comporta interpretando liberamente il decreto, senza che i genitori abbiano ricevuto alcuna comunicazione.
Si all’ingresso nei cortili
Una via d’ingresso (e d’uscita) forse c’è. Lo dice all’agenzia Adnkronos la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia: “è vero che i cortili e i giardini rientrano fra le strutture scolastiche, ma è pur vero che si trovano all’aperto, dunque ritengo che a tutti i genitori si possa permettere di accompagnare i loro figli fino all’ingresso dell’edificio scolastico“.
Qualcuno parla di disparità e discriminazione; altri di difficoltà nell’organizzazione; quasi tutti di incoerenza, se si pensa che il caffè al banco sì e a scuola con mascherina e distanziamento per tre minuti no.
“Raccomando buon senso – continua la sottosegretaria. Nel rispetto della legge e della sicurezza, si tenga conto anche delle esigenze emotive dei più piccoli, per i quali è importante arrivare alla soglia della scuola mano nella mano con un genitore. I dirigenti scolastici stanno già dimostrando questa sensibilità, tanto che le eccezioni fanno notizia”.