Non solo mare, l’estate alle cascate

da | 14 Ago, 2024 | Lifestyle, Viaggi

Roboanti e impetuose, le cascate sono spettacoli naturali pieni di energia 

Il mare è la meta prediletta per la stagione estiva, da sempre. Eppure le famiglie coi bambini iniziano ad apprezzare moltissimo il fresco della montagna, le poche zanzare dell’alta quota, il non ritrovarsi sabbia per settimane nelle tasche, nei capelli e in ogni altro pertugio. Ma che ne dite di una gita alle cascate più baby friendly d’Italia?

Lo spettacolo del Toce

La Cascata del Toce in Piemonte è la più spettacolare delle Alpi e tra le più alte d’Europa.

Si trova nel comune di Formazza in frazione Frua, nel Verbano-Cusio-Ossola. Con il suo salto di 143 metri, offre uno spettacolo mozzafiato, sia dall’alto che dal basso.

Attenzione però a controllare gli orari di apertura sul sito del Comune di Formazza, poiché attualmente le acque vengono raccolte e utilizzate per la produzione di energia elettrica in una diga -visitabile- poco più in basso.

La cascata è raggiungibile da un sentiero piuttosto comodo anche coi bambini, immerso nella natura e nel silenzio.

Con il progetto Una Cascata per Tutti è diventata davvero accessibile: sono stati creati pannelli e audiovideo (scaricabili anche dal sito della Pro Loco) che restituiscono voce ad alcuni viaggiatori illustri arrivati qui nel tempo. In zona, da vedere anche le case tradizionali Walser, la Casa Forte museo e poi perdersi nel panorama montano.

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In Lombardia le più alte d’Italia

Le cascate del Serio si trovano a Valbondione (1.750 metri di altitudine), in alta Val Seriana, in provincia di Bergamo. Con un triplice salto e una portata di circa 10.000 metri cubi d’acqua, la cascata raggiunge i 315 metri di altezza: il più alto salto d’Italia e il secondo in Europa.

La cascata viene aperta cinque volte l’anno da giugno a ottobre, generalmente nel week end, e anche in notturna, per una visita particolarmente suggestiva. I promotori organizzano escursioni e trekking di diversi livelli di difficoltà. Quella turistica è adatta anche alle famiglie con bambini (con scarpe da montagna) e ai passeggini.

Il percorso sul sentiero è ben segnalato, ombreggiato e ampio e il cammino dura poco più di un’ora. Attraversando piccole valli, boschi e prati, si raggiunge un punto panoramico da cui ammirare le maestose cascate.

Per i più esperti, è possibile anche percorrere sentieri più impervi e lunghi.

Ma la volete conoscere la leggenda che narra dell’origine delle cascate? Pare ci fosse una nobildonna innamorata di un giovane pastore, che però non ricambiava poiché amava una popolana.

Gelosa e furibonda, la nobildonna fece rinchiudere la rivale nelle carceri del suo castello. La prigioniera, disperata, pianse talmente tanto che le sue lacrime formarono un torrente violento che travolse ogni cosa e distrusse il castello.

Il fiume di lacrime precipitò dalla cima del monte formando il triplice salto delle cascate del Serio.

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Trentino: le Cascate di Tures e il ritorno in volo

Meta ideale per una giornata in mezzo alla natura, da vivere con lentezza e grande divertimento per i più piccoli, le Cascate di Tures si trovano in Valle Aurina, dove il Rio di Riva compie tre salti d’acqua precipitando per una stretta gola. La prima cascata misura dieci metri di altezza, e si raggiunge con un cammino di 20 minuti circa, anche con passeggino. Bisogna camminare 40 minuti per raggiungere il secondo salto (140 metri totali di dislivello), decisamente impattante alla vista. In un’ora si arriva alla terza e ultima cascata, un vero e proprio spettacolo della natura, imponente, con il suo salto di 40 metri.

Il percorso per raggiungere le cascate è ben attrezzato e segnalato. Particolare, almeno da scorgere poiché non è adatto a passeggini o bambini piccoli, il sentiero meditativo di San Francesco realizzato nel 1984 da artisti locali e ispirato al Cantico delle Creature.

E se per tornare i piccoli esploratori fossero troppo stanchi, c’è la Fly-line Wasserfall! Si ritorna al punto di partenza imbragati in una carrucola con un volo di qualche minuto che costeggia le cascate. Possono volare anche i piccolissimi a cui vengono dati imbraghi speciali.

Curve e spirali appesi in aria a un tubo di acciaio, divertente, non pauroso, ma sconsigliato a chi soffre di vertigini.

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Nell’Appennino tra Toscana ed Emilia

La Cascata dell’Acquacheta si trova nelle foreste casentinesi nel cuore dell’Appennino Tosco- Romagnolo, a metà strada tra Forlì e Firenze.

Il sentiero n. 407 parte dal parcheggio del borgo di San Benedetto in Alpe, che vale una visita. I numeri sono adatti anche ai bambini. Circa 4 km di percorso per un paio d’ore scarse di cammino, in leggera salita ma sempre fattibile anche coi più piccoli.

Lungo il percorso ci sono piccole pozze tranquille, cascatelle e laghetti dove riposarsi e fare una pausa prima di ripartire.

Le cascate del torrente Acquacheta in realtà sono tre, oltre alla principale, si possono ammirare quella del Lavane e quella dell’Ufficiale. La Cascata dell’Acquacheta fa un salto di 70 metri ed è particolarmente piena e potente in primavera e in autunno.

Al Centro Visita di San Benedetto in Alpe si possono ricevere tutte le informazioni necessarie per l’escursione, sui sentieri per raggiungere le cascate, la piana e il belvedere. Necessarie le scarpe da trekking.

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La Cascata della Prata nelle Marche

Sul sito mammemarchigiane.it abbiamo trovato il consiglio per una gita baby friendly molto suggestiva, che ci porta ad ammirare la Cascata della Prata, sul versante marchigiano dei Monti della Laga, in territorio di Acquasanta Terme. La cascata fa un tuffo di 50 metri circa e il sentiero per raggiungerla è immersa nei boschi di castagni.

Sono 7 km circa, con 630 m di dislivello: il cammino non è particolarmente difficoltoso, fattibile senza problemi fino all’ultimo tratto, che è il più scivoloso e fangoso ma anche il più suggestivo.

Si parte dalla frazione di Umito, nel comune di Acquasanta Terme. Ci si sposta seguendo le indicazioni per l’agriturismo Laga nord, per proseguire sul sentiero n. 314. Il sentiero è ombreggiato, non è percorribile con passeggino ma comodo con scarpe da trekking, fascia o marsupio. A qualche centinaia di metri dalla partenza c’è un’area attrezzata: portate cibo e acqua per la giornata.

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La villa magica di Tivoli

A circa 30 km da Roma c’è un parco spettacolare: il parco di Villa Gregoriana di Tivoli, a due passi dal centro storico. È un incredibile luogo di natura, arte e storia, capace di lasciare a bocca aperta grandi e piccoli.

All’interno del parco si trovano alberi giganti dalle forme più strane; ci sono grotte, tunnel, formazioni calcaree, resti archeologici e splendidi punti panoramici. Il parco nasce intorno a una gola scavata dal fiume Aniene nei millenni, profonda 120 metri. Proprio questa gola ospita la Grande Cascata, da ammirare da diversi punti di vista panoramici, dall’alto e dal basso.

La cascata si svela man mano e fin dall’inizio si fa desiderare e scoprire, motivando i piccoli esploratori ad andare avanti, nonostante il cammino e i gradini.

Il parco è accessibile grazie al recupero voluto dal FAI; sono previsti biglietti di ingresso per famiglie e si può optare per la visita libera o guidata.

All’interno ci sono un centinaio di panchine diffuse: è bene portare acqua e spuntini e vestirsi in modo comodo con scarpe sportive.

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Le Cascate delle Marmore

Sono in Umbria le Cascate delle Marmore, all’interno dell’omonimo parco, tra le più suggestive d’Europa. Il corso d’acqua fa tre salti, per un’altezza totale di 165 metri. Quelle delle Marmore sono cascate artificiali, risultato di una incredibile opera tecnica voluta dall’uomo per deviare le acque del fiume Velino e farle confluire nel fiume Nera.

Sono sei i sentieri per visitare il sito delle cascate; i primi tre i più adatti alle famiglie con bambini. Il n. 1 unisce il belvedere inferiore a quello superiore, e il cammino dura un’ora circa passando proprio dietro alla cascata. Il n. 2 si avvicina al secondo salto ed è particolarmente adatto ai più piccoli.

Anche il terzo sentiero, pianeggiante, è ideale per i bambini; attraversa i canyon scavati nella roccia dal Nera e arriva a una terrazza da cui ammirare le cascate.

Le cascate sono visitabili in autonomia, anche in notturna, oppure con visite guidate e animate. Fantacascata è la visita teatrale animata dall’Elfo Giangi, che accompagna i bambini dai 3 agli 8 anni per una visita di un’ora circa. Per chi visita autonomamente: è bene vestirsi in modo comodo e controllare gli orari della portata d’acqua.

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L‘escursione in Calabria

Più a sud troviamo la Cascata del Marmarico, in Calabria, la più alta dell’Appennino Meridionale. Il fiume Stilaro percorre il parco naturale regionale delle Serre, tra il parco della Sila e il parco dell’Aspromonte, raggiungibile dal paese di Bivongi.

La cascata è alta 114 metri e l’acqua si tuffa in una bellissima pozza di acqua trasparente e freddina. Scenografica, così come lo è il sentiero immerso nel verde, questa è una gita adatta ai bambini più grandicelli o comunque abituati a camminare.

Il cammino dura un paio d’ore e il percorso è sterrato (non adatto a passeggini); in alternativa c’è un servizio navetta/fuoristrada che in meno di mezz’ora porta gli ospiti alle cascate.

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