Ho un figlio di 6 anni, che è piuttosto timido. Ha cominciato la prima elementare e non gli piace andare a scuola, credo soprattutto perché ha paura delle maestre, degli insuccessi e anche di relazionarsi con gli altri compagni di classe. All’inizio pensavamo che la paura sarebbe passata e avrebbe fatto amicizia con qualcuno, ma al contrario, si è radicata ancora di più. La mattina piange, non vuole alzarsi, mi chiede di non portarlo a scuola e io non so cosa fare. Mi sembra di essere l’unica mamma con questi problemi: tutti gli altri bambini entrano a scuola felici… Come mi suggerisce di comportarmi? Indulgere alla sua timidezza e tenerlo qualche giorno a casa? Oppure forzarlo a fare qualcosa di più a scuola, per esempio le attività facoltative nei pomeriggi in cui non c’è lezione, così può avere dei momenti di svago con gli altri compagni? E devo chiedere alle maestre di essere più indulgenti o più severe con lui? Aspetto la sua risposta perché proprio non so cosa fare. Grazie!
Cara mamma,
l’ingresso nella scuola elementare rappresenta sia per i bambini che per gli adulti un passaggio così significativo, che i terapeuti familiari considerano questo periodo una delle fasi del ciclo vitale della famiglia. Ciò che lo rende emozionante e faticoso è proprio la molteplicità di cambiamenti che presenta: i bambini si trovano a dover affrontare la richiesta di apprendere, di riuscire a stare per molto tempo seduti e attenti, di relazionarsi con nuovi compagni. Inoltre passano da un contesto in cui ormai erano “i grandi” della scuola materna a uno in cui sono di nuovo i più piccoli, per di più con delle insegnanti nuove, che hanno il compito anche di valutarli. Quest’ultimo aspetto può creare in loro ansie e paura di non farcela, soprattutto nei bambini più timorosi di deludere le aspettative degli adulti. Che fare? Rispetto alle attività extrascolastiche, consiglio di non proporre ulteriori impegni a un bimbo già in difficoltà, poiché la prima elementare è di per sé molto stancante proprio per gli aspetti emotivi legati alle novità; inoltre, per quanto riguarda ciò che accade a scuola, è meglio aver fiducia nelle insegnanti, che sono in grado di scegliere ciò che ritengono più opportuno. Il contributo prezioso che mamma e papà possono dare è aiutare il bambino a spostare l’attenzione dal contesto scolastico (e più in generale da quello che deve imparare e dagli obiettivi ancora da raggiungere) a tutto ciò che lui è e sa fare quando non è nei panni dell’allievo. Provate a pensare a tutte le sue qualità e competenze non legate a una prestazione e a complimentarvi con lui in ogni occasione in cui emerge il suo modo di essere. Questo probabilmente non sarà facile per voi, giacché di solito l’ansia contagia un po’ tutti, tuttavia lo stimolerà a guardarsi con occhi diversi. Il sentirsi apprezzato per quello che è, sarà d’aiuto al vostro bambino non solo per tollerare maggiormente l’idea di poter sbagliare, ma altresì per affrontare qualche fallimento. Raccontategli le paure e le difficoltà che avete vissuto quando voi andavate a scuola, i fallimenti e tutti i “pasticci” che avete fatto prima d’imparare a far le cose bene: questo lo rassicurerà molto. Lasciarlo a casa quando teme d’andare a scuola è un po’ come dirgli che anche secondo voi non ce la può fare; obbligarlo con amorevolezza e tante iniezioni di autostima, invece, lo aiuterà a confrontarsi con la realtà, anche se un po’ faticosa, e ad acquisire maggior fiducia in se stesso. Buon anno scolastico!