All’inizio c’erano i viaggi in moto, le chiacchierate davanti a una birra, le serate a ballare il tango. La vita, insomma, spensierata di una coppia affiatata e felice. Poi sono arrivati i bambini, un, due, tre e quattro: a ogni bambino la vita cambia, la casa si trasforma, la fatica aumenta, “Ma non siamo pentiti, anzi, è bellissima la nostra allegra e scombinata tribù!”.
Silvano e Lorenza si conoscono nel 1998: “Abbiamo 17 anni di differenza: all’epoca Silvano lavorava e io studiavo ancora giurisprudenza. La nostra storia è iniziata in modo leggero, uscivamo entrambi da fidanzamenti lunghi e avevamo voglia di un rapporto senza impegni. Ci siamo innamorati quasi senza accorgercene e un giorno mi ha comunicato come vedeva il nostro futuro: insieme, in una casa nostra. Era il suo modo – molto indiretto! – di chiedermi di sposarlo. E la sua visione si è trasformata in realtà: ci siamo detti sì pochi mesi dopo, nel luglio 2002, con una piccola cerimonia in Comune, sotto una pioggia scrosciante, un buon segno, si dice. All’epoca non immaginavamo ancora che avremmo avuto una famiglia numerosa, speravo di riuscire a convincerlo ad avere un figlio, massimo due”.
O con Marty o niente
Martina è nata nel settembre 2005 al termine di un travaglio lunghissimo. “Dopo 14 ore i medici mi hanno fatto un cesareo d’urgenza e hanno scoperto che a causa di una malformazione non avrei mai potuto partorire naturalmente – racconta Lorenza – . Un ostacolo che non è bastato a scoraggiarmi! Marty è una supercombattente, dopo tutti quegli scombussolamenti è nata con gli occhioni spalancati: la sua nascita è stata la più grande emozione, una meraviglia.
Il primo anno di Martina ce lo siamo proprio goduto, noi genitori, e proprio quando ha soffiato sulla sua prima candelina ho scoperto di essere incinta di Matteo, che è nato nel maggio 2007. Lui è un bambino sensibile e profondo, da subito ha adorato Martina, il suo motto nei primi anni è stato: o con Marty o niente! Solo da un annetto si è reso conto che può anche divertirsi e fare cose senza di lei: ogni tanto ci prova.
Tre anni dopo è nata Giulia, il classico folletto biondo dal sorriso angelico dietro al quale si cela un diavoletto: è la simpatica peste che fa tutto quello che vuole senza dover neanche pestare i piedi. I due grandi erano felici del suo arrivo e da subito volevano prendersene cura: li ho scoperti che provavano a nutrirla con un biscotto quando lei aveva solo due settimane!
Infine è arrivato Stefano, totalmente inaspettato, non più cercato ma molto desiderato. Io il quarto bambino lo volevo tanto, ma avevo quasi 40 anni e non ci speravo più e proprio quando mi ero rassegnata all’idea che non sarebbe più successo, ero di nuovo incinta!”.
Un affare di famiglia
Superato il quarto mese, la gravidanza di Stefano si è avviata serenamente ed è diventata un affare di famiglia, una vera festa per tutti. “Mi sono fatta fare un disegno sulla pancia e anche i bambini hanno avuto il loro belly painting – racconta Lorenza -. Mi hanno disegnato le loro mani su una maglietta premaman e hanno persino scelto il nome del fratellino! Non è stato un processo semplice, ci sono stati un po’ di litigi e una prima soluzione di compromesso: per soddisfare tutte le preferenze avevano scelto un nome composto! Lì noi genitori ci siamo opposti, il nome doveva essere uno solo. Quando è nato Stefano i fratelli erano così entusiasti che ci hanno subito chiesto un altro bambino per allargare la squadra. Ma anche volendo, non potrei: durante la gravidanza Stefano si era posizionato con la nuca proprio sopra la ferita del cesareo e l’aveva un po’ divaricata. Il primario mi ha detto che mi era andata bene ma che avevo rischiato molto e che questa era l’ultima volta. I bambini dovranno farsene una ragione, non ci sarà un quinto fratellino! Stefano è nato pigro, così pigro che nei primi mesi non succhiava il latte e ho dovuto nutrirlo con un sondino; – rinunciare all’allattamento no, non fa proprio per me.
Allattare i miei figli per me è fondamentale e l’ho fatto a lungo per tutti loro: 13 mesi Martina, 20 mesi Matteo e il record assoluto lo detiene Giulia: 30 mesi! Stefano è il pupazzo di casa, adorato dai fratelli. Lui è da sempre innamorato di Martina e la sua prima parola è stata ‘Tata’, ovvero sua sorella. La mattina quando apre gli occhi la prima cosa che fa è andare a cercare i fratelli, di giorno sta sempre in mezzo a loro. Sono una piccola tribù e la loro evidente gioia di stare insieme mi conforta nei momenti di stanchezza in cui mi viene da chiedermi ‘Ma cosa ho mai fatto?’. Come tutti i fratelli, quando sono insieme litigano, quando sono separati si cercano e trovano un loro equilibrio. Sono complici e si aiutano molto, a catena: Martina aiuta Matteo, Matteo aiuta Giulia. I più grandi, le ragazze soprattutto, amano molto i lavoretti creativi. Stefano ancora non riesce a seguirli, ma ci commuoviamo infinitamente nei momenti in cui giocano tutti insieme, magari con il trenino, le costruzioni o i Pokémon. Matteo e Giulia sono un po’ gelosi della libertà che Martina inizia ad avere (pranzo con le compagne al rientro da scuola, pigiama party con gli amici), ma lei è carina con loro e spesso torna a casa con pensierini per i fratelli. E poi, a Natale, tutti vogliono fare regalini ai fratelli e devo uscire con ciascuno per cercare sorpresine per gli altri”.
Un’allegra ludoteca
Lorenza lavora a tempo pieno in uno studio di commercialisti, Silvano è libero professionista e lavora sette giorni su sette con orari impossibili. Come riuscite a conciliare questi ritmi lavorativi con la famiglia? “Ce lo chiediamo anche noi! – ammette Lorenza –. Ma un modo si trova. E poi siamo molto aiutati da mia mamma e da Camelia, la nostra tata e preziosissimo aiuto del pomeriggio. L’organizzazione, poi, è fondamentale: bisogna pianificare le giornate in ogni dettaglio: un equilibrio delicato, ma ben rodato. I bambini amano invitare gli amici a giocare da noi, dicono che da soli si annoiano (da soli?!?), e la nostra casa è sempre aperta per tutti: mi capita di arrivare a casa e trovare 6-7 bambini che giocano, si ricorrono, ridono. Con gli anni casa nostra si è trasformata in un’allegra e grande ludoteca, con libri, giochi e hobbistica dappertutto (sala, cucina camere da letto e bagni compresi). Sempre da riordinare e mai a posto come vorremmo, ma ce ne facciamo una ragione!”.
Una curiosità: chi cucina a casa vostra? “Un po’ Silvano e un po’ io, spesso per velocità prepariamo un piatto unico, i quantitativi, ovviamente, sono notevoli. Se faccio tardi al lavoro, la cena la prepara Silvano e il ragù del papà è uno dei piatti più amati in casa. Io mi dedico a torte salate, frittate, pesce, a volte sperimento piatti un po’ esotici che non sempre riscuotono successo. Ogni tanto in casa nostra c’è il Sardina Party: Silvano torna a casa con una montagna di alici che io pulisco, infarino, friggo e che loro sbafano con grande felicità!”.
Cosa fate nel tempo libero? “Nel fine settimana Silvano purtroppo deve spesso lavorare. A me piace portare i bambini in giro a fare corsi creativi, visitare posti, scoprire cose belle. Me li porto tutti quanti dietro, solo se facciamo attività ‘da grandi’ consegno Stefano alla nonna. Il sabato pomeriggio si va in ludoteca a creare, giocare e fare merenda. La domenica invece siamo sempre alla ricerca di attività divertenti (laboratori ai musei, merende selvagge, mostre). Se i ragazzi combinano con gli amici o c’è una festa, indosso il cappello da tassista e li scarrozzo in giro! D’estate nel weekend andiamo in montagna, a Mattie, dove i ragazzi possono stare all’aperto e passano il tempo a cercare funghi, more e animaletti vari che tentano di portare a casa”.
Ma dove trovi l’energia per andare in giro nel weekend dopo una settimana di lavoro da conciliare con casa e quattro bambini? “Alle volte me lo chiedo anch’io, ma se non dedicassi il mio tempo libero a fare attività belle con loro non mi sentirei bene. Sono stanca, sì, ma stare insieme e vederli felici mi trasmette tantissima forza. Una volta al mese mi riservo una mezza giornata tutta per me – mi piace seguire corsi di creatività (uncinetto, maglia, ricamo e cucito sono le mie passioni). E ogni tanto esco il venerdì sera con le amiche, per una cenetta e chiacchiere leggere. Un ottimo tonificante!”.
Ultimo arrivo in famiglia, nell’ottobre 2015, è la deliziosa gattina Cleo. “È una gatta vivace, tende agguati a Giulia e Martina saltando loro addosso all’improvviso mentre girano per casa, la notte graffia alla porta di Matteo finché non cede e la lascia dormire con lui. Stefano le fa i dispetti classici da monello, le ruba il cibo, la chiude nell’armadio e la acchiappa per la coda: ma lei si vendica e di notte gli graffia i piedi. Insomma, si è perfettamente integrata in famiglia!”.